City Driver, sviluppato da ViewApp e pubblicato da Aereosoft, si propone nel contesto dei simulatori di guida, un genere che ha già visto numerosi titoli di successo. La premessa di questa recensione è capire se questo titolo, su PC, è riuscito a distinguersi in un panorama già ricco di proposte simili, offrendo caratteristiche uniche e un’esperienza di guida coinvolgente.
In un’epoca in cui il genere delle simulazioni ha raggiunto vertici impressionanti, con titoli come il Microsoft Flight Simulator che ha stabilito nuovi standard, le aspettative per i nuovi giochi di simulazione sono in costante aumento. La ricerca di innovazione e l’offerta di esperienze sempre più realistiche diventano elementi chiave per catturare l’attenzione di un pubblico sempre più esigente.
City Driver: esplorando Monaco di Baviera
In quanto simulatore di guida, City Driver non pone un’enfasi particolare sulla trama, che è completamente assente. Si può iniziare semplicemente una “Nuova sessione“, selezionando il veicolo da utilizzare e la zona della città da cui partire. L’ambientazione di gioco è un affascinante scenario urbano basato su una scala 1:1 della città di Monaco, offrendo un’esperienza di guida immersiva in una metropoli intricata e vibrante, con la possibilità di scoprirne le attrazioni storiche.
All’interno di questo contesto, saremo liberi di esplorare quasi tutta la mappa, svolgendo missioni che variano da un veicolo all’altro, gestendo aspetti pratici come il rifornimento di benzina o la ricarica della propria vettura.
Gameplay e meccaniche
La schermata iniziale di City Driver accoglie i giocatori con un menu estremamente semplice che presenta, oltre alle due opzioni principali di gioco, un manuale completo con tutte le regole, istruzioni e informazioni necessarie. L’avvio di una nuova sessione, che è sempre unica a causa dell’assenza di salvataggi, o l’accesso a un tutorial ben realizzato e divertente (quasi più coinvolgente del gioco stesso) sono le uniche modalità per iniziare la nostra avventura di guida.
Le dinamiche di guida in City Driver risultano abbastanza accessibili e intuitive, con variazioni in base al tipo di veicolo selezionato, che può essere automatico o manuale. Tuttavia, è importante sottolineare che senza l’opportunità di testare il gioco con l’hardware specifico per cui è stato progettato, l’esperienza di guida è stata complessa sia utilizzando il joystick che la tastiera. In particolare, quest’ultima si è rivelata incontrollabile, con lo sterzo che reagiva istantaneamente appena si tentava di affrontare una curva.
Sterzo o Joystick fondamentali
Nel caso del joystick, la situazione migliora notevolmente, ma richiede attenzione e l’approccio mentale di considerare il “grilletto” come l’acceleratore. Solo adottando questo approccio, la guida diventa piacevole, seppur impegnativa, specialmente per chi è abituato a giochi più realistici come Forza Horizon o Formula 1.
Oltre alla guida, ci sono varie interazioni con il veicolo: apertura porte e bagagliaio esternamente, gestione parasole, radio, frecce, cambio e volume radio internamente. Il “menu veicolo” consente di regolare luci, freno di stazionamento e assistente per il parcheggio.
I Gloriosi propositi di City Driver
City Driver è uno di quei giochi che, pur avendo molti punti positivi, lascia un retrogusto amaro, quasi come il commento degli insegnanti al liceo: “è intelligente ma non si applica”. La grafica è eccellente e soprattutto fluida grazie al DLSS, con dettagli impeccabili su auto, tettuccio e interni.
La mappa ampia rende l’esplorazione piacevole, nonostante alcune zone siano inaccessibili. Stazioni di ricarica e benzinai sono un tocco interessante, ma la schermata nera durante il loro utilizzo toglie realismo e intrattenimento.
Le missioni di City Driver sono varie e discretamente realizzate, pur presentando alcune ripetizioni. Tuttavia, sono divertenti e ben integrate nella realtà, offrendo la possibilità di accedervi in qualsiasi momento tramite il telefono. Esplorare la mappa è piacevole sia in auto che a piedi, anche se l’interazione dell’IA può risultare macchinosa e fastidiosa.
Il tutorial, arricchito anch’esso da mini-sfide, è progettato per coinvolgerci e prepararci, dimostrando l’impegno degli sviluppatori per un’esperienza coinvolgente. Quindi di sicuro va fatto un plauso per l’attenzione a tutti questi dettagli che riescono a far distinguere City Driver dagli altri titoli del genere.
Una fisica inesistente
Tuttavia la fisica di guida si rivela essere il vero tallone d’Achille di City Driver, sia nella meccanica della guida che nell’interazione con il mondo circostante. In un simulatore, ci si aspetta una riproduzione accurata degli impatti e delle collisioni, ma qui, il rumore di un urto è spesso l’unico indicatore, mentre le macchine coinvolte sembrano sfidare la legge della fisica, scomparendo senza un graffio o volando in cielo dopo un frontale. L’intelligenza artificiale, seppur apprezzabile in parte, mostra lacune evidenti: frecce che compaiono all’ultimo momento, mancanza di rispetto delle precedenze e comportamento sconcertante dei pedoni.
Capiamo che gestire e programmare l’ IA e la fisica rappresenti una sfida complessa, ma è altrettanto vero che, se si desidera sviluppare un simulatore di guida realistico in una città dinamica come Monaco, concentrarsi su questi aspetti è di vitale importanza. Ciò è dovuto al fatto che negli ultimi anni la qualità grafica, se non eccellente, almeno originale, è diventata quasi una caratteristica scontata nel mondo dei videogiochi grazie all’utilizzo di motori come Unreal Engine e Unity.