City Takeover è un gioco strategico sviluppato da Voodoo, QubicGames e Game Worthy Studios, disponibile su Nintendo Switch, Android e iOS. Uscito in anteprima il 4 novembre 2020, il titolo si presenta come una sfida di conquista urbana, in cui il giocatore deve espandere il proprio controllo su una città composta da una griglia di edifici e strade. La premessa è semplice: partire da un edificio di partenza e cercare di conquistare l’intera mappa collegando tra loro edifici di diversi colori, in un crescendo di complessità strategica. Ma dietro questa facciata minimalista, City Takeover nasconde alcune problematiche che, nel complesso, possono impedire al gioco di brillare.
Prendiamo il controllo della città…?
City Takeover nasce dall’intuizione di combinare un gameplay strategico con i classici elementi di un puzzle game, un approccio tipico di molti titoli mobile prodotti da Voodoo. Gli sviluppatori hanno voluto creare un’esperienza di gioco che fosse accessibile a tutti, proponendo meccaniche semplici da apprendere. L’idea di fondo è quella di costruire una rete di edifici connessi per conquistare la città, una premessa che ricorda vagamente altri giochi di strategia in tempo reale, ma con un approccio decisamente più casual.
Nei panni di un orsacchiotto piuttosto arrabbiato (che nel gioco vedremo solo a fine livello, per comunicarci quanti punti abbiamo ottenuto), ci troviamo su un campo non zoomabile nel quale sono presenti diversi blocchi, gli edifici, di cui uno assegnato a noi per colore. Lo scopo del gioco è creare dei collegamenti tra un edificio e l’altro, in modo che degli orsetti compatti possano trasferirsi rapidamente per conquistare e far crescere il suddetto blocchetto. Indubbiamente bisogna utilizzare un minimo di strategia per un’ottima conquista, ma dopo 30 livelli senza aver mai perso nemmeno lontanamente, qualche dubbio sulla competenza dell’avversario (l’ai) inizia a venire…
Il gameplay è basato proprio su una combinazione di strategia e puzzle-solving. Ogni mossa deve essere calcolata con attenzione, poiché collegare male due edifici può portare alla perdita di importanti risorse. Nonostante l’apparente profondità strategica, il gioco soffre di una certa lentezza che tende a spezzare il ritmo dell’azione. Le partite, soprattutto nei livelli più avanzati, possono diventare lunghe e macchinose, senza offrire una vera sensazione di progressione o ricompensa per lo sforzo compiuto.
In aggiunta il design dei livelli non sembra variare molto, con schemi che si ripetono frequentemente. Questo porta a un’esperienza di gioco che diventa rapidamente ripetitiva, priva di quella spinta che incentiva il giocatore a continuare a giocare per scoprire cosa lo aspetta nel livello successivo. La mancanza di una reale varietà di obiettivi o sfide rende il gameplay prevedibile e un po’ monotono.
Il gioco è quindi un susseguirsi di azioni, collega l’edificio, taglia le vie di collegamento non più utili e aspetta di far tuo un altro edificio grazie allo scorrere del tempo. Vero che si tratta di pochi minuti, ma star lì a guardare la partita che prende forma, alla lunga, diventa un po’ noioso. Senza contare che non essendoci la possibilità di girare la telecamera o zoomare, alcuni collegamenti risultano non visibili e il tutto si trasforma presto in un caos di linee colorate.
Qualità grafica e design più adatti alla versione mobile
Dal punto di vista grafico, City Takeover adotta uno stile fin troppo minimalista che si riflette in ogni aspetto del gioco, dai menu ai modelli degli edifici. La scelta di una palette di colori pastello contribuisce a rendere l’esperienza visivamente piacevole e rilassante, ma al tempo stesso, la semplicità delle grafiche rischia di diventare monotona dopo poche ore di gioco. Sembra inoltre che il titolo sia stato trasposto senza considerare un’ottimizzazione grafica per Nintendo Switch, con dei difetti di grafica squadrata visibili in particolar modo nel menù.
Come accennato, in poco tempo può essere difficile distinguere le diverse aree della città a colpo d’occhio. Questo può creare confusione, specialmente nei livelli più avanzati, dove la mappa si espande e il numero di edifici da gestire aumenta. In questi casi, la mancanza di varietà e dettagli grafici fa sì che si perda il filo della strategia, rendendo l’esperienza complessiva meno coinvolgente.
L’interfaccia utente è funzionale ma piuttosto spartana, senza particolari animazioni o effetti che possano rendere l’azione più dinamica. Questo contribuisce a dare al gioco un aspetto un po’ piatto.
Le interazioni in City Takeover sono semplici e intuitive, in linea con la filosofia di design minimalista del gioco.Si utilizza il touch screen della Nintendo Switch (o il controller, a seconda della preferenza) per tracciare linee tra gli edifici, creando connessioni e cercando di espandere la propria rete.
Comparto audio e sonoro
Arriviamo poi a parlare di audio ed effetti sonori in City Takeover, che si dimostra in linea con gli altri aspetti. La colonna sonora è composta da tracce ripetitive e poco elaborate e finisce per stancare rapidamente. Le musiche di sottofondo e gli effetti sonori, che dovrebbero accompagnare e creare atmosfera, diventano presto un fastidio da cui si cerca di fuggire abbassando il volume o disattivandole completamente.
Gli effetti sonori non aggiungono molto all’esperienza, in quanto sono limitati e poco vari, con suoni che si ripetono e che non riescono a rendere l’azione più coinvolgente.
City Takeover è un gioco che parte con una buona idea di base, ma che non riesce a mantenere l’interesse del giocatore a lungo termine.
La grafica minimalista e il gameplay strategico, pur piacevoli nelle prime ore di gioco, diventano presto ripetitivi e privi di stimoli. La lentezza dell’azione, combinata con un comparto sonoro deludente, rende l’esperienza meno avvincente di quanto potrebbe essere.
Il titolo sembra più adatto a brevi sessioni su dispositivi mobile, dove la sua semplicità può essere apprezzata meglio. Su Nintendo Switch purtroppo, City Takeover non riesce a sfruttare a pieno le potenzialità della console, risultando in un’esperienza piatta e poco memorabile. Se siete alla ricerca di un gioco strategico profondo e coinvolgente, potrebbe non essere la scelta migliore, ma, se amate i puzzle e cercate un passatempo leggero senza troppe pretese, magari da portare in vacanza, potrebbe valere la pena dargli una chance, ma con aspettative contenute. Tra l’altro, sul sito dello Shop Nintendo è in offerta a 1,99€ anzichè 4,99€ fino al 25 agosto.