I city builder sono uno di quei generi che riescono sempre a catturare l’attenzione di chi ama la gestione e la costruzione, e City Tales Medieval Era si inserisce proprio in questo filone con un’idea chiara: dare al giocatore la libertà di sviluppare una città medievale senza vincoli rigidi. Il gioco, sviluppato da Irregular Shapes, si presenta come un gestionale rilassante in cui si può plasmare il proprio insediamento seguendo il naturale sviluppo del territorio, senza la classica griglia di costruzione che spesso limita la creatività.
Nonostante sia ancora in accesso anticipato l’idea è interessante e il risultato è piacevole, anche se non si può dire che il titolo stravolga il genere. Per chi ha già giocato a titoli come Banished o Age of Empires l’esperienza potrebbe sembrare familiare, ma City Tales Medieval Era ha comunque qualche spunto interessante, soprattutto per chi apprezza un approccio più flessibile alla pianificazione urbana.
Un city builder che punta sulla libertà di costruzione
Fin dai primi minuti di gioco si percepisce l’a volontà degli sviluppatori ‘intenzione di creare un sistema di costruzione diverso dal solito, più naturale e fluido. Qui non si piazzano edifici seguendo delle griglie predefinite, ma si possono tracciare strade e delimitare quartieri liberamente, lasciando che la città si sviluppi in modo più organico. Questo approccio richiama la crescita spontanea delle città medievali reali, dove le vie si intrecciavano in modo irregolare, seguendo la conformazione del territorio e le esigenze degli abitanti.
Gli edifici vengono generati proceduralmente e questo significa che ogni città avrà un aspetto unico, senza ripetersi in modo eccessivo. Questa scelta dona una certa varietà, ma a volte sembra che il giocatore abbia meno controllo di quanto vorrebbe sulla disposizione e sull’aspetto delle strutture. Il rischio è che, alla lunga, la generazione automatica tolga un po’ di personalizzazione, anche se il risultato estetico rimane comunque piacevole.
Gameplay, la gestione delle risorse
Oltre alla costruzione, un aspetto fondamentale di City Tales Medieval Era è la gestione delle risorse e dell’economia cittadina. Ogni insediamento deve raccogliere materie prime, come legno, pietra e cibo, per poter espandere le sue infrastrutture e garantire il benessere della popolazione. La produzione è piuttosto articolata, con oltre cinquanta risorse diverse da raccogliere e trasformare. Bisogna bilanciare bene la crescita della città, evitando di espandersi troppo in fretta senza avere abbastanza materiali per sostenere la popolazione.
Un dettaglio interessante è la suddivisione della città in distretti con funzioni specifiche. Creare un quartiere agricolo vicino a un fiume permette di ottenere raccolti più abbondanti, mentre posizionare aree commerciali vicino alle strade principali aumenta il commercio e la prosperità economica. Questi piccoli accorgimenti rendono la gestione più strategica e aiutano a pianificare con attenzione lo sviluppo urbano.
Un altro elemento da tenere in considerazione è la tassazione. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra il mantenere la popolazione soddisfatta e garantire un flusso di entrate sufficiente per finanziare nuove costruzioni e miglioramenti. Se le tasse sono troppo alte, i cittadini si lamentano e la produttività cala. Se sono troppo basse, lo sviluppo rallenta e diventa difficile espandere la città. Questo sistema costringe il giocatore a prendere decisioni ponderate e a trovare un compromesso tra crescita e benessere della popolazione.
A differenza di molti gestionali, in City Tales Medieval Era ci sono anche personaggi unici, chiamati Compagni, che si uniscono alla città e offrono bonus o missioni particolari. Ognuno ha le proprie abilità e può essere assegnato a ruoli specifici, influenzando la produttività e il funzionamento degli edifici.
Questo sistema aggiunge un piccolo tocco narrativo e rende la città un po’ più viva, anche se al momento non sembra ancora sviluppato fino in fondo.
Grafica e sonoro in stile medievale
Lo stile grafico di City Tales Medieval Era è curato e colorato, con un’estetica che punta più sull’accessibilità che sul realismo estremo. Gli edifici hanno un aspetto piacevole e si integrano bene nel paesaggio, soprattutto grazie alla crescita organica della città che evita la rigidità di molti altri titoli del genere.
Le ambientazioni sono ricche di dettagli, con foreste, fiumi e colline che influenzano la disposizione delle strutture. Il ciclo giorno/notte e gli effetti atmosferici aggiungono un tocco di varietà, rendendo il mondo di gioco più vivo.
Il comparto audio contribuisce a rendere l’esperienza più immersiva. Le musiche ispirate al periodo medievale accompagnano bene il gameplay senza risultare invadenti e gli strumenti tradizionali e le melodie rilassanti si adattano perfettamente all’atmosfera del gioco, aiutando a immergersi maggiormente nel contesto.
Anche gli effetti sonori sono ben realizzati. Non è un comparto sonoro particolarmente sorprendente, ma svolge bene il suo lavoro e contribuisce a dare carattere all’ambientazione.
City Tales Medieval Era è un city builder interessante, che punta su un’esperienza più libera e meno vincolata rispetto ai classici del genere. Il sistema di costruzione senza griglia è il suo punto di forza, permettendo di creare città dall’aspetto naturale e realistico. La gestione delle risorse e dell’economia è ben strutturata e offre una buona profondità strategica, senza però risultare eccessivamente complessa. Gli edifici generati in gruppo sono un’idea interessante, ma potrebbero dare la sensazione di limitare la personalizzazione. Anche il sistema dei Compagni è ancora poco sviluppato e potrebbe offrire qualcosa di più in termini di gameplay e narrativa.
Come già accennato, City Tales Medieval Era è in accesso anticipato e probabilmente, con qualche aggiornamento, ha il potenziale per diventare un buon city builder. Chi ama la costruzione libera e la gestione rilassata troverà sicuramente qualcosa di interessante, mentre chi cerca un’esperienza più strutturata e profonda potrebbe sentire la mancanza di alcune meccaniche più articolate. Per chi è curioso, è disponibile una demo su Steam che permette di farsi un’idea più precisa delle sue meccaniche e del suo potenziale.