Recentemente mi è capitato tra le mani Clanfolk, un nuovo titolo gestionale sviluppato da MiniMax Games e attualmente disponibile su Steam in early access. Trascinato all’interno di un gameplay coinvolgente, ho potuto testare per ore ciò che il titolo ha da offrire e ora sono finalmente pronto per parlartene.
Se il titolo ti ha attirato ma sei indeciso sull’acquisto, non temere perché al termine di questa anteprima non avrai più dubbi. Bando alle ciance e iniziamo subito!
Clanfolk: un gestionale dalle mille possibilità!
Prima di entrare nel vivo dell’anteprima, voglio ritagliarmi come sempre un piccolo spazio per introdurti il gioco. Clanfolk è come già anticipato un titolo gestionale ben realizzato, ricco di possibilità.
Nel concreto ti ritroverai a dover gestire una famiglia, composta da nonni, padre, madre e 3 figli, di cui un neonato che per ovvi motivi non potrà lavorare. Partendo da zero dovrai riuscire a realizzare un vero e proprio clan fiorente, raccogliendo risorse e costruendo la tua città!
Le meccaniche di gioco sono moltissime, quindi entriamo subito più nel dettaglio!
Un tutorial ben realizzato
Come in ogni gestionale che si rispetti, è molto importante avere a portata di mano un buon tutorial in grado d’introdurti il gioco. Le feature in Clanfolk sono molte ma non temere, anche se all’inizio ti sentirai un po’ spaesato in realtà un tutorial ti guiderà passo per passo e non ci metterai molto a padroneggiare le meccaniche di base che ti serviranno per iniziare l’avventura!
Inoltre, anche una volta terminato il tutorial introduttivo, non verrai mai abbandonato a te stesso. A destra infatti una serie di avvisi ti permetteranno di sapere sempre quali nuove strutture hai sbloccato, quali risorse ti mancano, se sei a corto di cibo e così via.
Insomma, una sorta di tabellone “obiettivi” che ti permetterà, cliccando su ognuno di essi, di ricevere suggerimenti per il loro completamento.
Sotto questo punto di vista Clanfolk non delude affatto, le meccaniche di gioco sono ben spiegate e accessibili!
Pensa a sopravvivere!
La prima cosa che sarai chiamato a fare in Clanfolk sarà ovviamente raccogliere risorse. Trovare del cibo, del legname e della paglia sarà essenziale in quanto ti permetterà di attrezzare la zona di mondo designata per la tua sopravvivenza.
Dovrai infatti costruire una zona notte con qualche tappetino per dormire, una zona per bere e una per lavarti, oltre che ovviamente un bagno. Potrai ottenere cibi raccogliendo bacche dai cespugli circostanti o pescando anguille, proseguendo nel gioco sbloccherai anche la caccia e tanto altro!
Raccogliere risorse quale legname, paglia, pietre, argilla e tanto altro, ti permetterà d’iniziare a costruire i primi strumenti: un fuoco per cuocere il cibo, attrezzi da lavoro quali piccone, ascia e pala e così via.
Tutto ciò che accumulerai dovrà essere accuratamente conservato, o rischierà di ritrovarlo sparso per tutta la mappa di gioco. Per questo dovrai anche realizzare delle aree dedicate ai vari magazzini, per cibo, risorse e attrezzi.
Se durante i primi istanti di gioco di Clanfolk ti ritroverai in balia degli eventi atmosferici, a dormire all’aperto e con il deterioramento del cibo alle stelle, man mano che proseguirai la situazione migliorerà. Partendo da nulla, dovrai infatti dare vita a un grande villaggio, con edifici di ogni tipo.
Deciderai tu dove costruire le mura e i tetti, dove realizzare sentieri, dove installare lampioni per la notte e così via. Scegliendo addirittura i materiali da costruzione!
Insomma, tanti aspetti da tenere sotto controllo, ma soprattutto tante meccaniche di gioco realizzate in modo impeccabile. Sotto questo punto di vista nulla da criticare!
Gestisci il lavoro come meglio credi
Per costruire e far prosperare una città non si può di certo battere la fiacca. In Clanfolk task da portare a termine tenderanno spesso ad accumularsi e portarli a termine richiederà parecchio tempo.
È qui che entra in gioco la meccanica di gestione del lavoro! Innanzitutto ogni personaggio avrà delle abilità e delle preferenze differenti. Qualcuno sarà più bravo e veloce con la raccolta dei materiali, qualcun altro darà il meglio di sé con la costruzione di edifici e così via.
Assicurati quindi di aggiustare le precedenze di ogni personaggio in base alle loro preferenze, in modo da rendere tutti più efficienti.
Ma ciò che davvero farà la differenza saranno le 3 modalità di lavoro disponibili. Ogni personaggio potrà prendersi una vacanza, potrà lavorare normalmente (alternando momenti di lavoro con le dovute pause), oppure potrà entrare in modalità di lavoro intensiva, continuando a stancarsi fino al termine dei task e lavorando anche di notte.
Ovviamente la scelta migliore è lasciar alternare lavoro e riposo in base alle esigenze di ognuno, in modo tale da mantenere alto l’umore e proseguire con i compiti. Tuttavia talvolta lavorare la notte senza interruzioni potrebbe rivelarsi necessario!
Questa possibilità di modificare i ritmi di lavoro dona a Clanfolk una marcia in più, fai però attenzione a non abusarne: l’umore e la salute dei tuoi operai sono importanti!
Un hud di gioco fin troppo complesso!
Nei gestionale è sempre importante trovarsi a proprio agio con l’hud di gioco, che deve permetterti di controllare tutto in modo semplice e intuitivo.
Diciamo che in Clanfolk questo obiettivo non è stato pienamente raggiunto. Le sezioni e i pulsanti risultano talvolta confusionari e occupano una buona parte dello schermo. Navigare tra le varie funzioni, specialmente a inizio avventura, non è un’impresa semplice e potrebbe lasciarti abbastanza spaesato!
C’è da dire però che tutto sommato, man mano che si prosegue con l’avventura, si riesce a prenderci la mano. Nulla di grave quindi, ma diciamo che avrei preferito qualcosa di più intuitivo!
Una grafica da RPG vecchio stile!
Ti ricordi i vecchi giochi Pokémon per GameBoy, o vari titoli RPG d’inizio 2000 rilasciati per PC e non solo? Ecco, ricordare tutto ciò è di sicuro il modo più veloce per descrivere la grafica di Clanfolk!
Ci troviamo di fronte a un titolo che ricorda molto gli RPG vecchio stile di anni fa, con i quali io stesso sono cresciuto. Certo, qualche elemento è ovviamente migliorato come le texture di piante o acqua, ma non è una grafica moderna o affascinante. Chiariamoci, il tutto compie comunque il suo dovere, la grafica è adatta al titolo che ci ritroviamo di fronte e riesce a dare quel fattore nostalgia che non mi dispiacerà mai.
Per quanto riguarda invece il sonoro, lo definirei senza infamia e senza lode. Non risulta fastidioso ma non spicca nemmeno, anzi, la maggior parte del tempo passa inosservato.