Classic Racers Elite, gioco di corse inizialmente uscito per Nintendo Switch, ha deciso di fare il grande passo e fare la sua comparsa anche su PlayStation 4 e PC. Il titolo, sviluppato da Vision Reelle, ci darà l’opportunità di guidare bolidi provenienti da epoche lontane, ispirati ai bellissimi anni 60, peccato però alcune scelte di gameplay, ma soprattutto una realizzazione tecnica al limite dell’orrido, faranno sopraggiungere la noia e la frustrazione dopo pochissimo tempo.
Solo tu contro il tempo
L’obbiettivo di Classic Racers Elite è quello di farti rivivere la sensazione di guidare un bolide classico, ispirato alle automobili che sfrecciavano negli anni ’60. Dico ispirato perché da questo punto di vista non ci sono licenze ufficiali, il che era particolarmente prevedibile, visto che il gioco si vede che è stato creato con un basso budget.
Nonostante questo i modelli ricreati riusciranno a farti capire a quale auto si ispirano, quindi potrai ben riconoscere la Mini Minor, la Fiat 500 Abarth (ovviamente quella vecchia, non quella glamour che vediamo sfrecciare nelle nostre strade praticamente ogni giorno), la Ford Escort MK1 e tanti altri esemplari. Il problema più grande di Classic Racers Elite sta sicuramente nelle modalità di gioco, ma soprattutto nel fatto che è stato creato un titolo basandosi sulla modalità time attack.
Non correrai contro altri piloti, ma solo contro te stesso e il tempo. Quindi la struttura del gioco è: scegli la pista da percorrere, eccoti il tempo che devi battere e fallo. Questa dubbiosa scelta a livello di gameplay azzera totalmente la sfida e rende il gioco estremamente piatto e monotono.
A chi è rivolto Classic Racers Elite?
Anche da punto di vista delle modalità di gioco la musica non cambia, infatti queste saranno solamente due ovvero Campionato e Sfida. Nella prima dovrai prendere parte a quattro gare in cui dovrai battere i tempi stabiliti, la seconda è praticamente la stessa cosa, ma affronterai una gara singola. I veicoli da scegliere, che come ti dicevo prima, non sono auto ufficiali, ma ispirate a quelle reali, saranno di buon numero.
Tuttavia per sbloccarle tutte dovrai affrontare la modalità Campionato, la quale ti darà l’opportunità di sceglierne solamente quattro alla volta, quindi per una serie di sfide avrai quattro auto, per l’altra ne avrai altre quattro e così via. Il quartetto di auto che ti verranno proposte non si differenzieranno molto una dall’altra, quindi ti capiterà di avere una Mini Minor che raggiungerà i 97 Mp/h, ma alla stessa velocità andrà anche l’auto ispirata alla Maserati Tipo 60. Inoltre queste auto non saranno minimamente personalizzabili, visto che l’unica cosa che potrai cambiare sarà il colore, scegliendo da dei preset fissi.
I controlli sono molto semplici, ma non per questo accurati. Con il tasto R2 accelleri, con L2 freni e, ovviamente, con lo stick analogico potrai sterzare. La cosa che lascia un po’ perplessi è la retromarcia, visto che ancora adesso non ho capito come poterla inserire. Infatti in un qualsiasi gioco di auto per mettere la retro, basta, solitamente, tenere premuto il tasto del freno. Qui alle volte sarà così, altre volte, invece, si dovrà tenere premuto sia l’acceleratore che il freno. Può essere che si tratti di un bug oppure questa feature potrebbe cambiare da auto ad auto, fatto sta che questo aspetto aumenta il fattore frustrazione.
Un’altra scelta particolarmente discutibile di Classic Racers Elite è la funzione del ritorno in pista. Solitamente, in un qualsiasi gioco di macchine, se esci di pista, premi un tasto e ti riporta immediatamente sul tracciato per continuare la gara. Anche qui questa funzione è presente, ma la macchina viene posizionata nella stessa direzione in cui è uscita. Questo significa che se esci di pista in un rettilineo, dovrai fare dieci manovre solo per tornare nella giusta direzione, perdendo così un sacco di tempo e rendendo praticamente inutile il continuare la gara. A sto punto tanto vale premere start e ricominciare il tracciato daccapo.
Tuttavia il difetto più grande di Classic Racers Elite è che non si capisce assolutamente a chi è rivolto questo titolo. Non siamo di fronte ad un simulatore, visto che le meccaniche non sono nemmeno lontanamente paragonabili ad un titolo che vuole dare un’esperienza pura al 100%, ma non siamo nemmeno di fronte ad un titolo arcade, caciarone e divertente dove le scorciatoie, le derapate e l’alta velocità la fanno da padrone.
Bella questa grafica su PlayStation 2!
Ma arriviamo al tasto più dolente di tutta l’opera ovvero la parte tecnica. Graficamente Classic Racers Elite è pietoso. Le auto, pur essendo molto riconoscibili, non sono nulla di che e mancano di dettagli, in più il fatto che queste non si danneggino allo scontro con elementi del fondale, non fa che aumentare la perplessità in questo titolo. Anche gli ambienti appaiono piatti e sembrano usciti da un titolo facente parte della primissima tornata di giochi per PlayStation 2.
Non parliamo poi delle musiche…non ne parlo perché di fatto non ce ne sono, ad eccezione dell’irritante e trascurabilissima colonna sonora presente nella schermata del titolo. Va beh, ma almeno avranno messo un po’ di enfasi sui rombi dei motori e sui suoni ambientali…vero? No, per nulla. Il suono di una macchina differisce solo leggermente da un’altra e tutto intorno sarà assolutamente muto. Davvero pessimo!