Microsoft verso il futuro del Gaming
Dalle dichiarazioni rilasciate ieri da Kevin Gammill (general manager della divisione cloud gaming di Microsoft), si è pensato molto al futuro dei videogiochi. Il concetto che Microsoft vuole trasmettere è di guardare oltre gli standard classici di gaming su console; vorrebbe infatti spingere lentamente gli utenti ad usufruire quasi solo ed esclusivamente i giochi su servizi cloud. La potenziale idea dell’azienda americana è quella di arrivare a registrare circa 2 miliardi di utenti entro il 2020 (ovvero l’intera utenza del mercato videoludico) avendo essa già a disposizione tecnologie come : Azure, Havok, Simplygon e PlayFab.
Il caso Sony e le potenzialità di Nvidia
Ci prova anche Sony a sviluppare dei servizi cloud gaming inglobando a sè Gaikai e creando PlayStation Now e PlayStation Online, ma al contrario di Microsoft raggiunge numeri veramente osceni arrivando al punto di chiudere i suddetti servizi su PlayStation 3, Smart tv e PlayStation Vita, e lasciando per ora attivo PlayStation Now solamente su PlayStation 4 e PC. Situazione invece diversa per Nvidia, la quale sembrerebbe avere un’ottima base tecnologica visti i servizi già presenti sulla sua Nvidia Shield e su altri dispositivi di sua proprietà.
Le connessioni italiane sono abbastanza potenti da permette il cloud gaming?
La domanda sorta ai videogiocatori in seguito alle dichiarazioni di Microsoft è una sola: “Riescono le connessioni italiane a sostenere un servizio del genere?“. La risposta è No, poichè in paesi come il nostro la velocità di connessione media raggiunta è di appena 100 Mb/s nel 90% del paese. In paesi come Stati Uniti i servizi di gaming sembrerebbero funzionare alla perfezione, tanto da portare oltre il 98% i guadagni generati da tali.
E voi cosa ne pensate a riguardo di tale argomento? Nel caso aveste una connessione sufficientemente potente per il cloud gaming sareste disposti ad usarlo?