Nel corso di questi ultimi giorni, sulla piattaforma streaming più famosa del mondo, si è svolto il torneo ufficiale del Twitch Rivals che prevedeva come montepremi finale ben 250.000$. I tornei competitivi hanno ormai preso campo nel modo videoludico ed esistono diversi enti che li promuovo o organizzano. Ad oggi il Twitch Rivals è uno degli eventi più seguiti sulla piattaforma viola, dedicata allo streaming di videogame e non solo, ed è considerato come un trampolino di lancio dagli aspiranti competitive player.
Come viene dichiarato sul sito ufficiale: “Il Twitch Rivals porta i tuoi streamer preferiti all’interno di una competizione testa a testa sui titoli più famosi della piattaforma. Grazie a più di 100 eventi suddivisi in più di 200 giornate nel corso di questo 2021, il Twitch Rivals è l’evento principe dell’intrattenimento competitivo in streaming.”. Purtroppo però anche all’interno di questi eventi c’è qualcuno che pensa di poterla fare franca davanti agli occhi di milioni di utenti.
Cheater su COD Warzone squalificati dal torneo
La notizia della squadra squalificata dal torneo di COD Warzone con 250.000$ in palio ha da subito fatto il giro di tutti i canali social ed è stata al centro diverse polemiche e discussioni su vari forum. Durante il torneo una squadra capitanata da uno streamer di Twitch, di cui non faremo il nome per non ledere la persona, è stata segnalata dagli utenti come possibile cheater e successivamente l’intero team è stato squalificato. Poco dopo però il titolare e rappresentante della squadra ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni.
Durante l’evento, i moderatori del Twitch Rivals hanno iniziato a ricevere numerose segnalazioni secondo il quale, all’interno delle lobby, dei team stessero usando i cheat. Il torneo è stato sospeso per circa un ora in modo che i moderatori potessero approfondire la questione e venirne a capo. Le clip segnalate dall’utenza sono state passate al setaccio dal team di Twitch e dal team di supporto di COD Warzone e a quanto sembra alcune kill non erano del tutto leggittime.
Il fautore delle “kill impossibili”, segnalate durante il Twitch Rivals, ha tentato in modo vano e barbaro di difendersi attraverso un post sui propri canali social. A quanto sembra la squalifica è stata decretata sulla base di alcune segnalazioni effettuate dalla community e non da apposite verifiche effettuate dai moderatori e quindi, secondo lo streamer, la squalifica sarebbe ingiustificata
La questione però non finisce qui, infatti, i moderatori del torneo di COD Warzone hanno contattato l’accusato chiedendogli se potesse mostrare il task manager e sembra che lo streamer non abbia mai fornito tali dati. Tutte le vicende riguardanti la squalifica e gli accertamenti sull’utilizzo di cheat durante il torneo di COD Warzone hanno avuto luogo nell’ora di sospensione del torneo. In quel frangente tutta la community è rimasta all’oscuro di tutto visto che sia i moderatori che la squadra accusata non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
Dr.disrespect si esprime e critica la gestione del Twitch Rivals
Dr. disrespect ha poi commentato la vicenda durate una sua live e secondo lui “…il fatto che l’accusato abbia dato prima la colpa alla community e poi non abbia fornito il task manager ai moderatori fa riflettere sulla sua fantomatica innocenza.”. Il famoso streamer ha poi dichiarato che le lobby, sia pubbliche che private, risultano essere sempre più sature di cheater e ciò ha portato diversi player dell’e-sport a non partecipare ai tornei competitivi di COD Warzone.
Ovviamente la critica più pesante sollevata da Dr. disrespect non riguarda l’utilizzo dei cheat da parte degli utenti nelle lobby pubbliche, ma il fatto che un torneo di questa portata venga gestito così male. Lo streamer, infatti, ha fatto notare che la squadra è stata squalificata per via di alcune segnalazioni effettuate dagli utenti visto che i moderatori non avessero alcun tipo di controllo sui PC dei partecipanti.
Ovviamente noi di iCrewPlay crediamo che un torneo con 250.000$ debba essere gestito esclusivamente dai moderatori del torneo stesso, controllando e verificando che i partecipanti stiano giocando regolarmente. La community può sicuramente dare il suo contributo durante le partite pubbliche, ma delle clip sospette, nonostante gli utenti siano palesemente colpevoli, non possono portare alla squalifica di un team da una competizione così importante.