10 anni fa, nel 2009, il mercato dei giochi mobile non era certo florido come al giorno d’oggi. Giochi come Angry Birds, Doodle Jump o ancora Paper Toss impegnavano i quarti d’ora dei possessori di un iPhone o un iPod touch e se non questi, erano comunque giochi simili, poco impegnativi per l’utente e per il dispositivo. In quello stesso anno però ci fu una software house australiana, che volle sfruttare al massimo le capacità dei dispositivi mobile dell’epoca, pubblicando un gioco tecnicamente molto più complesso rispetto alla concorrenza. Firemint pubblicò così Real Racing l’8 giugno 2009 per i dispositivi iOS. Pagare qualche euro per un gioco mobile, non era così strano in quegli anni, la maggior parte dei giochi più famosi erano a pagamento, rispetto ad oggi dove la formula free-to-play è ampiamente più diffusa; Real Racing uscì però ad un prezzo abbastanza elevato, vedere $10 fece storcere il naso a parecchi utenti, ma in poco tempo questo non comportò un grande problema. Il gioco diventò presto un enorme successo commerciale e in pochi anni due sequel furono pubblicati, anche per il sistema operativo di Google, Android: Real Racing 2 nel 2010 e Real Racing 3 nel 2013, gioco ancora oggi supportato e seguito da molti utenti.
Il primo esponente della serie: Real Racing
Fin da subito, a partire anche dal nome, il gioco voleva mettere in chiaro che non si trattava di un gioco arcade qualsiasi, ma che voleva essere il più simile possibile ad un simulatore. Accanto a una grafica e una fisica convincenti, le diverse visuali di gioco e le ricche impostazioni davano subito un senso di realismo mai visto prima su dispositivo mobile. Nella sezione comandi delle impostazioni, era possibile scegliere fra 5 diverse configurazioni, si trattava di diverse combinazioni fra metodi di sterzo con accelerometro o con i comandi touch, accelerazione automatica o manuale, frenata assistita o manuale; anche la sensibilità dell’accelerometro e l’intensità del break assist potevano essere modificate.
Le modalità di gioco erano molteplici. La modalità “Carriera” spiccava su tutte, ogni gara fungeva da qualificazione per la gara successiva, nel caso in cui si riuscisse a completare un giro entro il tempo predefinito, si poteva accedere alla prossima corsa. Il gioco si suddivideva poi in 4 sezioni, basate sulle tipologie di vetture: “Hatch”, “Sedan”, “Muscle” e “Exotic”; ognuna di queste sezioni si suddivideva a sua volta in 3 classi di difficoltà dalla “Classe C”, la più facile alla “Classe A”, la più difficile.
Altre modalità erano rappresentate da “Gara veloce” e “Prove a tempo” con la possibilità di confrontare i propri tempi con quelli di altri giocatori tramite una classifica online, infine era anche presente il multiplayer locale e online, fino a 6 giocatori potevano sfidarsi in tempo reale.
Al momento del rilascio Real Racing è stato lodato dalla critica, guadagnandosi un punteggio aggregato di 88/100 su Metacritic, basato su 4 recensioni e un ottimo 96% su GameRankings, basato su 6 recensioni; ad oggi i numeri non variano di molto.
Una maggiore attenzione ai dettagli
Il successo del primo capitolo ha portato Firemint a pubblicare un sequel chiamato Real Racing 2.
Il gioco non presenta grandi differenze nel gameplay, ma il primo dettaglio da notare riguarda la disponibilità per le diverse piattaforme: se Real Racing era disponibile solo per il sistema operativo mobile proprietario di Apple, ora anche gli utenti Android, Windows Phone e Mac, possono godere del gioco.
I comandi sono rimasti pressoché invariati rispetto al predecessore, ma sono stati resi più precisi per garantire un’esperienza di gioco più piacevole. La modalità carriera è anch’essa molto simile al primo Real Racing, ma le divisioni diventano 5 e cambiano nomi. All’interno di queste divisioni non troviamo solo gare in cui lo scopo è arrivare primi, ma anche alcune gare a eliminazione e alcune gare testa a testa. Alcune competizioni premieranno i giocatori con monete virtuali da spendere in potenziamenti miglioramenti estetici o per l’acquisto di nuove autovetture. Oltre alle modalità prese pari pari dal predecessore, il multiplayer locale e online prevede ora un numero massimo di giocatori pari a 16, rispetto ai precedenti 6
Real Racing 2 è stato elogiato dalla critica, in termini numerici ha fatto anche meglio del primo capitolo, ottenendo un punteggio aggregato di 94/100 su Metacritic basato su 18 recensioni.
Sotto l’ala protettrice di Electronic Arts
Il successo della serie non sembrava volersi fermare, Firemint era sicuramente una software house da tenere d’occhio. Electronic Arts non è rimasta con le mani in mano e decise di fare un’offerta di acquisto alla società, che accettò e venne unita ad IronMonkey, famosa per giochi mobile come Mass Effect: Infiltrator; dalla fusione dei nomi delle due società nacque così Firemonkeys a cui venne assegnato il compito di lavorare a Real Racing 3. Dopo alcuni anni di sviluppo il gioco venne pubblicato il 28 febbraio 2013 per iOS e Android, pochi mesi dopo il gioco è stato reso disponibile anche per Nvidia Shield e BlackBerry 10.
Questo terzo capitolo differisce sensibilmente dagli altri due, a partire dalla formula con cui è stato reso disponibile, Real Racing 3 è un free-to-play a differenza dei due precedenti che erano a pagamento. La grafica al momento del lancio sul mercato era sbalorditiva, considerato che si trattava di un gioco mobile. Attraverso delle impostazioni si potevano settare i diversi livelli di dettaglio per adattarsi al meglio alle capacità del proprio dispositivo. Il numero di autovetture e di circuiti è decisamente cresciuto e negli anni successivi ne sono stati aggiunti altri con regolarità, con lo scopo di mantenere il gioco sempre fresco e nuovo.
Dopo un primo tutorial a bordo di una Porsche 911 GT3 RS, al giocatore vengono proposte due auto fra cui scegliere per iniziare la propria personale carriera nel mondo delle corse. A bordo di una Nissan Silvia N15 o di una Ford Focus RS, si è ora pronti a scalare le molteplici Serie (più di 135), partendo dal livello 0 per aumentarlo attraverso i “fame points” che verranno attribuiti dopo ogni gara. Per aggiungere un altro dettaglio realistico al gioco (e al tempo stesso una caratteristica tipica dei free-to-play) le auto si rovinano e necessitano di manutenzione: dopo un certo numero di gare e urti, per usare nuovamente la vettura è necessario attendere del tempo per le riparazioni che costeranno R$ (la valuta virtuale caratteristica di questo gioco). Attraverso gli R$ è anche possibile comprare le diverse auto presenti nel gioco, aggiornamenti e potenziamenti per le stesse.
Una caratteristica fondamentale di Real Racing 3 consiste nel modo in cui vengono gestite le gare, inizialmente non esisteva un vero multiplayer, ma una versione chiamata TSM, Time Shifted Multiplayer: quando si avviava una gara il gioco caricava i tempi e i fantasmi di altri giocatori reali che avevano affrontato quello stesso tracciato: in questo modo ti trovavi a competere con giocatori reali e non controllati dall’IA, ma non in tempo reale.
Le macchine attualmente presenti nel gioco sono più di 250, tutte su licenza ufficiale da parte delle case produttrici; le ambientazioni sono anch’esse basate su città o aree del nostro pianeta e sono più di 20. Diversi aggiornamenti hanno in seguito aggiunto auto e circuiti al gioco, rendendolo sempre più grande: il gioco di base pesava 1GB e poco più, ma oggi la maggior parte delle risorse vanno scaricate successivamente, questo consente di scaricare solo ciò che davvero serve e non dover avere fin dall’inizio un gioco dal peso di più di 4GB.
Real Racing 3 ha ricevuto recensioni sia positive che negative, così da raggiungere un punteggio aggregato di 70/100 su Metacritic che poco si rispecchia nelle valutazioni attribuite ai due capitoli precedenti.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
Real Racing 3 è ancora oggi, come detto in calce all’articolo, seguito e aggiornato.L’account ufficiale Twitter pubblica costantemente notizie sul gioco e sulle aggiunte future, ma i fan continuano a chiedersi se un quarto capitolo vedrà mai la luce. Purtroppo per come stanno le cose attualmente, sembra difficile aspettarsi un sequel entro il breve periodo, come si può leggere in questa notizia di GameSoul, datata 22 febbraio 2019. Non tira una buona aria in casa Firemonkeys, infatti dopo un’ondata di licenziamenti Real Racing 4 è stato cancellato definitivamente. Non voglio quindi escludere categoricamente che il progetto non vedrà mai la luce del sole, ma a oggi è rappresentato forse solo da una cartelletta sepolta in qualche cassetto
Nel caso non l’avessi ancora fatto, ti invito a provare Real Racing 3 scaricandolo dal Play Store di Google o dall’App Store di Apple per provare con mano di che gioco si tratta o anche solo farti un’idea, le caratteristiche da free-to-play sono sì frustranti, ma con un po’ di dedizione al gioco si possono raggiungere anche buoni risultati.
Gioco molto vicino alla realtà, sembra di percepire quando perdono aderenza le ruote. Facendo diverse gare il miglioramento, nelle sfide a tempo , è di pochi centesimi per volta, proprio come nelle vere gare.l’unica cosa che non ho capito è a cosa servono gli RS.
Buonaserata
Massimiliano 1964
Rimane il gioco di macchine più bello disponibile su piattaforma mobile