A prima vista, Sea Hero Quest VR può sembrare uno dei tanti titoli in realtà virtuale senza lode e senza infamia presenti sul mercato; tuttavia è stato sviluppato per aiutare a identificare i giocatori con sintomi iniziali di demenza, spesso molto prima che questi vengano riscontrati durante screening medici. E funziona.
Secondo un recente articolo pubblicato sulla rivista scientifica statunitense PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) Sea Hero Quest Vr, sviluppato da Glitchers in collaborazione con Deutsche Telekom e alcune università sparse per l’Europa, è stato progettato con il contributo di insigni neuroscienziati così da generare dati scientificamente credibili utili per comprendere la demenza, uniti a “un’esperienza coinvolgente e divertente”.
Incredibilmente, i report calcolano che due minuti passati giocando a questo titolo equivalgono a 5 ore di ricerche di laboratorio; gli sviluppatori del gioco sostengono che siano già stati generati dati equivalenti a 15.000 anni di ricerche.
Al momento gli studi sono concentrati su quei giocatori che sono acclarati portatori del gene APOE4, uno dei geni responsabili dell’Alzheimer,così da verificare dove aumentano le possibilità di rallentare l’insorgere della demenza e dove questo non avviene.
“Abbiamo scoperto che le persone con un alto rischio genetico, i portatori dell’APOE4, si comportano peggio nello svolgere compiti di movimento nello spazio. Scelgono vie meno efficienti per raggiungere gli obiettivi fissati” dice il professor Michael Hornberger, che ha contribuito allo sviluppo del progetto.
“Per affrontare questa crescente minaccia alla salute, nel 2016 abbiamo sviluppato Sea Hero Quest per dispositivi mobili, allo scopo di modificare i metodi esistenti per la raccolta dei dati e creare il primo punto di riferimento mondiale sul modo di muoversi nello spazio delle persone” con queste parole Glitchers presenta sul proprio sito il progetto.
“Valutare le abilità spaziali di un individuo è un momento importante nella diagnosi delle condizioni. Dal suo lancio 3,5 milioni di persone sparse in 193 paesi hanno giocato a Sea Hero Quest e contribuito all’equivalente di 15.000 anni di ricerche simili svolte in laboratorio”.
A questa affermazione fa eco la dottoressa Hilary Evans, capo esecutivo di Alzheimer Research UK:
“Non abbiamo mai visto intraprendere ricerche sulla demenza di queste dimensioni, prima di oggi. Il database generato da Sea Hero Questo è realmente senza precedenti”.