Far suonare insieme musicisti lontani migliaia di chilometri tra loro attraverso le reti ad altissima velocità si può! Come? Grazie a “LoLa”! Scopriamone di più…
Il maestro Massimo Parovel, professore di Teoria dell’armonia e analisi musicale presso il Conservatorio Tartini di Trieste, è l’ideatore del sistema a bassa latenza audio visiva “Lola“.
È stato recentemente insignito anche del “Géant Community Award 2017“, riconoscimento per coloro che hanno incoraggiato la collaborazione, all’interno della comunità, delle reti dell’istruzione e della ricerca contribuendo alla loro crescita.
Dalla teoria alla pratica
Già nel 2005, durante una conferenza Garr, la rete italiana di ricerca, Parovel espose la sua teoria. Ipotizzò che sfruttando le caratteristiche tecnologiche e la banda ultra larga delle reti della ricerca gli artisti avrebbero potuto interagire tra loro pur trovandosi lontani.
Dall’idea si è passati al progetto vero e proprio che ha portato alla creazione del sistema di trasmissione audio/video LoLa (Low Latency), che permette collaborazioni artistiche a distanza in tempo reale, con un’ottima qualità dei segnali.
Il successo del sistema e le sue applicazioni
Diffusosi in poco tempo in tutto il mondo, LoLa è stato usato con successo per vari scopi. Tra questi: formazione, masterclass, concerti e performance interconnesse con musicisti, ballerini ed attori.
Grazie a LoLa è stato possibile l’esecuzione di “net:art | near in the distance 3“, lo spettacolo di musica e danza che ha unito in contemporanea, su un palcoscenico virtuale multi-sito, sei Paesi (Austria, Spagna, Repubblica Ceca, Finlandia, India e Italia) e che si è tenuto il primo giugno scorso in occasione di Tnc17 a Linz.
LoLa, nato per realizzare performance artistiche e musicali a distanza in tempo reale, è una soluzione applicabile a molte altre esigenze in campi diversi. Ha notevoli potenzialità.
Come afferma il suo ideatore, Massimo Parovel:
“LoLa è stato possibile grazie alla felice combinazione di tre fattori: un’idea tanto semplice quanto ambiziosa, quasi da sembrare impossibile, uno staff di esperti con cui ho condiviso l’idea ed una tecnologia adeguata”.
Secondo Claudio Allocchio, responsabile servizi avanzati Garr:
“il risultato è frutto di una ricerca continua che ha portato nel tempo a incrementare sempre più le performance: siamo partiti dalla trasmissione del video in bianco e nero per essere oggi capaci di trasmettere in full HD e fino a 4K”.
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