In queste settimane i giornalisti di settore stanno ricevendo le loro PlayStation 5 per poter essere pronti a recensirle, ovviamente vige un pesante embargo che non consente di pubblicare post e ancor meno foto che ritraggano i diversi particolari.
Questo però non ha fermato alcuni dal fare l’unboxing almeno del controller della nuova PlayStation.
Già sapevamo il nome: DualSense. E sapevamo anche essere il successore del DualShock 4 e che porterà con se diverse novità. Nel box del controller si legge la conferma sul feedback tattile del DualSense, i trigger adattivi, un microfono integrato e il “Signature Comfort“.
Ciò che l’embargo non vietava in effetti era usare il controller con altri dispositivi (fatta la legge trovato l’inganno).
Visto che sempre nella scatola campeggia la scritta Only For PlayStation 5, alcuni hanno voluto vedere se fosse vero. Ed è stato provato con tutto, compreso il tostapane.
Dualsense e le sorprese che non ti aspetti
A parte gli scherzi, ovviamente, si è iniziato con la PlayStation 4. La console sembra riconoscere il microfono ma nulla di più (sicuramente, ce lo auguriamo, ci sarà il tempo per rilasciare firmware per rendere retrocompatibile il DualSense così come fu fatto per il controller DualShock 4 per la veterana PlayStation 3).
La seconda prova è stata collegare il DualSense all’arci nemico Xbox Series X… e qui nisba, non funziona del tutto, anche se mostra che si sta caricando (è già qualcosa).
Quando invece il controller viene collegato a un Surface Laptop Go (rullo di tamburi) sembra funzionare e il controller ha funzionato in modalità wireless anche quando è stato connesso al suo Google Pixel 5, permettendo addirittura di giocare a Forza Horizon 4 tramite il servizio di gioco Project xCloud di Microsoft.
Certo è un vero shock vedere giocare a un gioco Xbox su un telefono Android con il controller della PlayStation 5, ma tant’è…
Alla luce dei fatti, per ora, è un’ottima notizia per i giocatori che compreranno solo una PlayStation5 ma che vogliono utilizzare Project XCloud e Game Pass di Microsoft, un po’ meno per chi (come me) ha una PlayStation 4 (beffati).