Zak McKracken and the Alien Mindbenders, questo il nome completo del gioco anni ’80 che tutti noi videogiocatori di vecchia data chiamiamo semplicemente Zak McKracken, un po’ perché bastano queste due parole per far capire subito di che gioco si tratta un po’ perché nel 1988 eravamo ancora meno english friendly di oggi. Si tratta del secondo gioco basato sul motore SCUMM, dopo Maniac Mansion, ed è un’avventura grafica punta e clicca pubblicata nel 1988 dalla Lucasfilm Games, oggi meglio conosciuta come LucasArts, per le piattaforme Commodore 64, Amiga, Atari ST, FM Towns e MS-DOS ovvero PC. In Italia Zak McKracken arriva solo nel 1989. Avevo 8 anni e correva l’anno 1992 quando io conobbi questo videogioco nella versione MS-DOS per PC , il quale mi sembrava talmente immersivo da sognarmelo ad occhi aperti e talmente difficile da farci gli incubi di notte. Con il senno di poi e con il passare dei decenni, io lo ritengo ancora uno dei maggiori capolavori mai pubblicati ma per quanto riguarda la grafica riconosco che la risoluzione era ridicola e di conseguenza i pixel risultavano essere grossi come fagioli; ma all’epoca l’alta definizione doveva ancora essere concepita e ciò che entusiasmava di questo gioco erano le avventure scapestrate, le battute colme di ironìa e i rompicapo dalle soluzioni più inaspettate e alle volte insensate che si potessero immaginare: finire Zak McKracken senza nessun suggerimento era impresa che valeva l’elogio e la più alta considerazione da parte degli amichetti.
Zak McKracken and the Alien Mindbenders mescola elementi avventurosi, fantascientifici ed umoristici nati, sviluppati e tradotti in pixel da David Fox con Matthew Kane come co-progettista e programmatore, utilizzando la grafica EGA anche se una seconda versione fu successivamente sviluppata per il sistema PC Fujitsu FM Towns con grafica VGA. Inizialmente il gioco doveva essere caricato tramite floppy disk: tre floppy disk da 5,25 pollici da 360 kb di memoria o due floppy disk da 3,5 pollici da 720 kB di memoria (cosa sono i kB? Gli antenati dei GB); successivamente arrivò anche la versione che prevedeva il CD-ROM come supporto. Zak McKracken si poteva giocare sia con il joystick che con mouse e tastiera.
Trama
Zak McKracken è un giornalista che scrive articoli per una testata scandalistica, il National Inquisitor. Nel prologo vediamo Zak insistere con il suo direttore affinché gli affidi lo scoop più importante della giornata concedendogli l’occasione di dimostrare davvero il valore della sua penna; in tutta risposta il direttore gli affida il compito d’indagare su un fenomeno paranormale avvenuto nella campagna statunitense. Zak dovrà quindi prendere l’aereo per recarsi sul luogo del fenomeno dove tra mirabolanti avventure, colpi di geniale idiozia, risate e indovinelli scoprirà che dietro ai fenomeni paranormali si nasconde un vero complotto ordito dagli alieni che si aggirano sulla Terra celando la loro vera identità dietro ai classici occhialoni neri e baffi finti da carnevale. Gli alieni, infatti, hanno costruito un diabolico marchingegno che sfruttando la rete telefonica assorbe lentamente ma inesorabilmente l’intelligenza degli abitanti della terra rendendoli poco a poco sempre più stupidi così da facilitare l’invasione. Per sventare il diabolico piano degli extraterrestri, Zak McKracken dovrà trovare dei cristalli mistici, risalenti a un antico manufatto alieno, girando per il globo terrestre fino a solcare addirittura il terreno di Marte per adempiere a questa ricerca.
Il gioco è pregno di cultura new age, merito di David Fox che in Zak McKracken ha voluto riversare il suo interesse per temi quali: esperienze paranormali, contatti medianici, misticismo, civiltà aliene, guru, sciamanesimo e… cristalli dai poteri mistici. David Fox, l’ideatore di questo titolo, durante la progettazione di Zak McKracken and the Alien Mindbenders trascorse alcuni giorni con David Spangler, scrittore new age che all’epoca godeva in america di una certa fama. Successivamente, in fase di sviluppo, il creatore del motore SCUMM Ron Gilbert persuase David Fox ad inserire elementi ironici ed umoristici, per nostra fortuna.
In Zak McKracken, inoltre, c’è spazio anche per una storia d’amore: Zak adempierà al suo destino grazie all’incontro dapprima onirico e poi anche dal vivo con Annie Larris, che tra le altre cose è il vero nome della moglie di Davide Fox. Annie è un personaggio chiave nel gioco e l’incontro con lei svelerà parecchi misteri. C’è spazio per il surrealismo: alieni che assomigliano a delle scope con il manico di legno, pezzi di pane così raffermi da sfondare i marciapiedi, scoiattoli a due teste, uova che esplodono nel forno a microonde dell’aereo solo per dare il tempo a Zak di allagarlo, il tutto al solo scopo di farlo atterrare prima del dovuto, un ostello su Marte e altre mille e più visioni surreali. Decisamente immersivo, come dicevo all’inizio.
Ultimo appunto: tantissime sono le location di gioco. Si parte dall’appartamento di Zak a San Francisco per poi prendere l’aereo diretti a Seattle; si torna a San Francisco per dirigersi poi niente di meno che su Marte, il pianeta rosso; di nuovo San Francisco e poi tappa a Miami, Zaire e Nepal; un altro viaggio interstellare per raggiungere nuovamente Marte e poi si torna sulla terra per andare a visitare Lima, Mexico City, ancora San Francisco poi Londra, Cairo e di nuovo Zaire e Lima; si dovrà poi attraversare il Triangolo delle Bermuda solo per fare ritorno su Marte e, infine, il gran finale si svolgerà al Cairo dove Zak e Annie scongiureranno una volta per tutte il complotto dei Mindbenders.
Il sistema di gioco
Il giocatore inizialmente controlla solamente Zak, in seguito potrà controllare anche Annie Larris e le sue due amiche Leslie e Melissa. Nella tre quarti superiore dello schermo possiamo vedere la scena attuale, il personaggio che stiamo controllando e l’ambiente circostante, mentre sulla fascia nera in basso si trovano i veri e propri comandi di gioco sotto forma di verbi (premi, tira, dai, apri, chiudi, esamina, usa e così via) che si possono combinare facendoli interagire con gli oggetti dell’inventario o con gli altri oggetti dell’ambientazione. L’uso dei comandi di gioco avviene tramite un puntatore, mosso con il mouse o con il joystick, con il quale si può cliccare sui comandi e sugli oggetti dell’inventario e della scena. Un sistema di gioco un po’ laborioso forse, ma che permette una grande interattività con tutta l’ambientazione circostante al personaggio; interattività mai vista prima e che a mio parere nulla ha da invidiare agli attuali sistemi di gioco.
Peccato veniale
A mio parere, ma non è certo un parere molto imparziale visto che i ricordi di Zak McKracken sono indissolubilmente legati agli anni felici della mia infanzia, l’unico neo di tutto il gioco è la traduzione dall’inglese all’italiano. In verità, che la traduzione italiana sia un grosso difetto di questo titolo, non è solo mia opinione ma la mia personalissima opinione è che questo sia davvero l’unico difetto di tutto il gioco: un peccato veniale che sono quanto mai disposto ad assolvere.
A tale proposito su vari forum on line e pagine dedicate a Zak McKracken si legge che i redattori della Commodore Gazzette sul numero 4 del 1989 scrissero:
“Peccato che la qualità dell’italiano, almeno fino a questo momento, sia al di sotto del livello minimo di dignità; c’è da sperare che il pubblico risponda positivamente e che le traduzioni in futuro vengano affidate a traduttori professionisti, anche se questo dovesse costare qualche sterlina in più“.
Non sono riuscito a recuperare la pagina originale di quel numero della Commodore Gazzette, se qualcuno dovesse averla o riuscisse a trovarla lo invito vivamente a mettere un link nei commenti!
Curiosità
Anche oggi è possibile rivivere le avventure proposte da Zak McKracken scaricando dal sito di ScummVM l’emulatore che permette di giocare su svariate piattaforme alcuni fra i classici giochi di avventura punta e clicca tra i quali Zak McKracken and the Alien Mindbenders. Sulla pagina di compatibilità è possibile trovare un elenco dettagliato dei giochi e delle piattaforme sulle quali è possibile giocarli. Tra queste: PC Windows, Linux, Mac OS X, Dreamcast, PocketPC, PalmOS, AmigaOS, BeOS, OS/2, PSP, PS2, SymbianOS, Android.
Raccontaci la tua esperienza con Zak McKracken: l’hai già giocato o lo giocherai? Sei uno dei pochi che sono riusciti a finirlo senza nessun aiutino? Se è così sappi che hai la mia più profonda stima.