Se fino ad ora regnava sovrano l’hype in merito all’uscita di Crash Bandicoot 4 It’s About Time, che, ricordiamo, è prevista per il 2 ottobre, questa notizia rischia seriamente di smorzare l’attenzione dell’utenza nei confronti del titolo di Activision.
Nella pagina ufficiale del Microsoft Store, infatti, Crash Bandicoot 4 It’s About Time mostra, a fine pagine, la dicitura inerente agli “acquisti in-app” (un modo più elegante per intendere le microtransazioni).
Non è stato chiarito a quali tipi di microtransazioni potranno avere accesso i giocatori, ne dagli sviluppatori, ne dal publisher stesso, almeno per il momento.
Tuttavia, sappiamo che con l’acquisto digitale di Crash Bandicoot 4 It’s About Time, i giocatori riceveranno una skin esclusiva:
Non sembra così azzardato, quindi, ipotizzare la presenza di una moltitudine di skin utilizzabili, sebbene, renderle disponibili come ricompense in-game, potrebbe essere una scelta più apprezzata dall’utenza (ma questo è l’umile parere di chi sta scrivendo).
Ma il problema non si esaurisce qui. La presenza di microtransazioni, in un platform single-player come Crash Bandicoot 4 It’s About Time, mette in scena numerosi dubbi (almeno a me!): come potranno i giocatori essere sicuri di non ritrovarsi d’avanti ad acquisti facoltativi di nome, ma obbligatori di fatto ? Potrebbe crearsi un altro caso in stile “La Terra Di Mezzo: L’Ombra Della Guerra” ? Come accoglieresti la possibilità di comprare dei boost per avere un aiuto in più durante la tua partita?
Non è infatti da escludere (e qui voglio essere chiaro, non sto puntando il dito contro Activision, ma l’esperienze delle microtransazioni ha ormai ottenuto l’effetto di farmi dubitare della buonafede di qualsiasi sviluppatore) la presenza di particolari potenziamenti atti a facilitare la riuscita di una missione o di un obbiettivo extra.
Resta da vedere quale sarà la reazione del pubblico, che, da diversi anni a questa parte, difficilmente è stata clemente nei riguardi di determinati atteggiamenti delle software house, in particolare con quelli che, come in questo caso, vengono additati come tentativo di lucrare sulla passione videoludica dell’utenza.