L’OLD BUT GOLD che proponiamo oggi è un tuffo nel passato, ma non così lontano a dirla tutta. Con i suoi 25 anni, Crazy Taxi continua a piacere in modo particolare. Sarà per la bellezza della colonna sonora, il brivido dell’arcade o la sua sfida, ma di sicuro regala e rievoca emozioni.
Questo iconico gioco è stato rilasciato nel 1999 da Sega ed era originariamente progettato per le sale giochi, offrendo un’esperienza semplice, ma molto divertente. Venne convertito nel 2000 per Dreamcast e poi nel 2001 anche per le piattaforme PlayStation 2, GameCube e la versione per Microsoft Windows realizzata da Strangelite. Dal 2010 in poi sono state realizzate conversioni per dispositivi iOS e Android e per le piattaforme digitali PlayStation Network e Xbox Live, nonché anche su Steam nel 2011.
Crazy taxi, un tuffo nel passato
Crazy Taxi è entrato nella mia vita, e in quella di molti ragazzi, probabilmente grazie ai cereali. Sì, perché, per chi non lo sapesse, nei primi anni 2000, nelle confezioni di cereali si trovavano spesso dei giochi di vario genere. Alcuni erano basati su film, come Totò Sapore o i Roteò, mentre altri erano giochi già famosi e adattati per l’occasione, come Bugs Bunny: Lost in Time.
Come dire, unire il piacere … con altro piacere. Per chi si stesse chiedendo il perché questa usanza è caduta in disuso i motivi principali sono stati: evoluzione della tecnologia (passaggio al digitale), costi e logistica, preoccupazioni ambientali e sicurezza.
Ricordo che con un mio amico trascorrevamo molte ore giocando a questo titolo, divertendoci e sfidandoci a vicenda. La modalità Arcade, riprovandola oggi, si rivela essere una delle sfide più difficili che abbia mai affrontato nella mia carriera videoludica. Forse ero più bravo da bambino, visto che allora ottenevo sempre valutazioni di grado A, mentre adesso raggiungere lo stesso traguardo è diventato un’impresa.
Gameplay e modalità di gioco
Il concetto alla base di Crazy Taxi è piuttosto semplice: scegliere uno tra quattro tassisti disponibili e portare i passeggeri dal punto A al punto B nel minor tempo possibile. Axel, BD Joe, Gena, Gus tutti loro con una macchina, uno stile e un carattere semplicemente unico anche rivolgendosi ai passeggeri.
Tra le diverse modalità di gioco, quella che regalava più emozioni era sicuramente l’Arcade Mode, nonché la più difficile. Si iniziava con 60 secondi e si guadagnava tempo extra completando le corse rapidamente, rendendo ogni secondo prezioso. Le altre modalità, con un tempo fisso di 3, 5, 8 o 10 minuti, permettevano di esplorare la mappa relativamente con più calma, offrendo un ritmo meno frenetico e la possibilità di vedere quanti passeggeri si potevano trasportare entro il limite di tempo.
Nonostante il gameplay di Crazy Taxi possa sembrare oggettivamente difettoso e privo di una fisica realistica, ci sono piccoli dettagli che lo rendono ancora più affascinante. Ad esempio, l’accelerazione, le frenate e le partenze del veicolo richiedono una certa attenzione, poiché influiscono sulla velocità del taxi. Se si preme troppo bruscamente l’acceleratore da fermi, la macchina sgommerà e partirà più lentamente. Inoltre, le frenate devono essere calcolate in base alla velocità, rendendo il controllo del veicolo una sfida interessante.
Soundtrack azzeccatissima
La musica è sicuramente uno degli elementi più distintivi di Crazy Taxi. Sin dal momento in cui si accende il gioco e si viene accolti dal menù principale, le percussioni e il ritmo catturano immediatamente l’attenzione, evocando una sensazione di energia e frenesia. In un certo senso, ricorda i tamburi della liberazione presenti in One Piece, chi conosce l’opera sa esattamente di cosa sto parlando.
Le tracce musicali che accompagnano il gioco costituiscono un mix eclettico, spaziando tra i suoni dei The Offspring e dei Bad Religion, aggiungendo un tocco unico all’esperienza complessiva. Sfrecciare lungo le strade in una corsa contro il tempo con una colonna sonora così coinvolgente è un’esperienza senza prezzo: il ritmo non fa altro che aumentare l’adrenalina catturata da ogni secondo del timer, eppure, nonostante ciò, non risulta fastidioso o ansiogeno, ma contribuisce a rilassarsi in mezzo a tutto il dinamismo del gioco.
La magia dei giochi di un tempo
Crazy Taxi appartiene a una categoria di giochi ormai rara, ovvero quelli che puntavano tutto sul battere i propri record e sfidare gli amici a fare di meglio. Era un’epoca in cui i giochi non erano ancora dominati dall’online e le serate passate con gli amici a giocare insieme, magari passandosi il controller a turno, erano la norma. Questo tipo di esperienza è qualcosa che molti ricordano con affetto e un pizzico di nostalgia, ma comunque si è solo evoluta, non è mai tramontata del tutto.
Oggi, con la prevalenza dei giochi online e delle piattaforme di comunicazione come PSN, Discord, o il VOIP in game, quel tipo di gioco sociale e fisico sembra un ricordo lontano. Tuttavia, c’è ancora spazio per quei momenti di puro divertimento arcade. Personalmente, mi piacerebbe rivivere quelle giornate con gli amici, giocando a Crazy Taxi o ad altri classici del passato.
Taxi Chaos, un successore non degno
A dieci anni di distanza dal suo debutto su Steam, Crazy Taxi sembra vivere una sorta di reincarnazione attraverso Taxi Chaos, sviluppato da Lion Castle Entertainment e pubblicato da GS2 Games. In molti lo hanno definito il successore spirituale di questo classico intramontabile. Mantiene una formula simile, coinvolgendo il trasporto dei passeggeri in una città aperta e cercando di completare le corse nel minor tempo possibile e presenta, inoltre, nuove meccaniche e aggiornamenti rispetto al suo predecessore.
Anche se Taxi Chaos ha cercato di catturare lo spirito di Crazy Taxi, le opinioni sulla sua riuscita sono state varie. Alcuni giocatori hanno apprezzato il suo omaggio al classico, mentre altri hanno criticato alcune mancanze rispetto al gioco originale. In ogni caso, Taxi Chaos ha cercato di portare avanti il genere dei giochi di guida arcade, offrendo un’esperienza frenetica e divertente per gli appassionati del genere.
Sarebbe interessante vedere una remastered di alta qualità o addirittura un nuovo gioco basato sull’originale, ma bisogna ammettere che è difficile dire se ciò accadrà, considerando che nell’industria dei videogiochi tutto è possibile, tranne nel caso di Half-Life 3 quello è un no sicuro.
Conclusione
Crazy Taxi rimane uno dei giochi simbolo per molte persone, nonostante la sua semplicità e la mancanza di una grande profondità. È un perfetto esempio di come i giochi arcade possano offrire ore di divertimento con un gameplay immediato e accessibile. Sicuramente provare quest’esperienza è qualcosa che tutti dovrebbero fare almeno una volta per poter rivivere un pezzo di storia videoludica. Sfido CHIUNQUE a ottenere la doppia S al primo tentativo.