Crime O’Clock è un puzzle game che unisce una trama investigativa basata sul viaggio nel tempo alle meccaniche di gioco tipiche della serie “Dov’è Wally?” (conosciuta anche come “Dov’è Waldo” o “Dov’è Ubaldo”). Se non sai di cosa parlo, si tratta di quei libri dove devi cercare personaggi specifici in grandi disegni pieni di dettagli.
Dietro al titolo c’é uno studio tutto italiano: Bad Seed. Questo è stato fondato a Milano nel 2014 e indubbiamente non è alle prime esperienze nel settore, non a caso Crime O’Clock è distribuito da dei veterani dell’indie come Just For Games. Tutti questi fattori si sono combinati nel creare in me grandi aspettative verso Crime O’Clock. Saranno state soddisfatte?
Dov’è Wally il Criminale?
In Crime O’Clock vestiamo i panni di un investigatore temporale appena promosso al ruolo e pronto ad agire sul campo. Per svolgere il nostro lavoro al meglio saremo quindi affiancati da una IA molto speciale di nome EVE. Il nostro debutto doveva essere tranquillo, ma si sa che in questi casi le cose non vanno mai come previsto.
Poco dopo aver preso in carico i nostri doveri, qualcuno di misterioso inizierà a far danni sulla linea temporale, creando volontariamente paradossi in varie epoche fondamentali. La situazione non è semplice perché non solo non sappiamo chi o perché, ma i crimini temporali sono un vero problema di risolvere.
La loro risoluzione deve infatti essere svolta senza che si creino ulteriori paradossi e questo ci obbligherà spesso a cercare risposte alternative che affrontino il problema da un punto di vista diverso. Tutto mentre cerchiamo di capire chi sta cercando di portare tutto questo caos sulla linea temporale e perché.
Il concept e l’atmosfera di Crime O’Clock sono quindi interessanti e la storia ha i suoi notevolissimi colpi di scena, ma in generale non mi ha preso quanto avrebbe dovuto. Questo principalmente a causa di un ritmo troppo rilassato ed un tono troppo leggero della narrazione. Non sembra mai che ci sia un reale rischio e avrei apprezzato più tensione.
Non solo dov’è, ma anche quand’è Wally?
Il funzionamento di Crime O’Clock è quello di “Dov’é Wally.” Avremo a disposizione un colossale affresco e qui dovremo trovare ogni volta quanto ci viene richiesto da EVE, con la possibilità di ingrandire o rimpicciolire la scena. I controlli sono quasi tutti qui e sono davvero molto intuitivi ed istantanei.
Il twist interessante è che ogni disegno, uno per ogni era, ha dieci varianti che rappresentano dieci diversi momenti temporali. Questo ci permette di vedere come si evolvono le situazioni nel tempo. Gran parte del fascino di Crime O’Clock arriva dal capire cosa è successo prima o dopo una data scena e nel ricostruire quel percorso.
Dovremo anche affrontare vari minigiochi, tutti molto facili e ripetitivi ad essere onesti, quasi fastidiosi. Se abbiamo problemi a trovare una specifica figura o qualcosa che EVE ci ha richiesto, c’é un comodo sistema di indizi che fornisce suggerimenti, anche se spesso da troppo per scontato che si sappia bene cosa c’é nella mappa.
Proseguendo nella storia, inoltre, sbloccheremo vari poteri speciali che ci aiuteranno nella nostra opera di risoluzione: come usare certe strutture per ottenere ulteriori indizi o vedere attraverso le scatole o interi edifici. L’unica cosa che mi dispiace è che nella storia non abbiamo un controllo diretto su quale momento temporale visitare.
Questo cambia nella modalità Fulcrum dove cercheremo dei personaggi extra in ogni era per ogni momento temporale, così da ricostruire la loro storia. Questa è molto divertente, ma è anche frustrante perché non ha un sistema di indizi e così capita spesso di vagare per minuti e minuti senza meta nel disegno fino a sentire male agli occhi.
Cinque enormi affreschi dinamici di cultura pop
Il comparto artistico è sicuramente uno dei punti più alti di Crime O’Clock. Ogni era è un singolo colossale disegno pieno zeppo di disegni, ma la cosa affascinante è come questi varino attraverso i dieci momenti temporali proposti. Il risultato sono cinque colossali affreschi pieni di citazioni e vicende da ricostruire.
Se tale varietà e profondità la si percepisce poco nella modalità Storia, molto pilotata ed unidirezionale, è quando si sceglie di giocare alla modalità Fulcrum che davvero ci rendiamo conto del lavoro eccezionale degli sviluppatori. La quantità di citazioni pop qui presenti (tra John Wick, Alì, il cappello di paglia, ecc ecc) è davvero enorme.
Al di là dei singoli disegni delle ere, devo dire di aver apprezzato anche l’aspetto cyberpunk di tutta l’interfaccia e dei vari personaggi. Un tocco di comics che non danneggia minimamente Crime O’Clock e, anzi, gli dona una certa cifra stilistica molto adatta ad una storia su un investigatore temporale.
L’unico punto artistico che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca è stato quello musicale. Non tanto perché la soundtrack sia brutta o inascoltaile, quanto perché è molto piatta e varia davvero poco, risultando presto ripetibile e passando ad essere semplice rumore di fondo. Va bene che il focus è sui disegni, ma si poteva fare di più.
Che ora è? Sono le crimini temporali in punto!
Tirando le somme della nostra recensione su Crime O’Clock, possiamo concludere che questo è un puzzle game affascinante, ben pensato e ben realizzato, capace di intrattenere, divertire e creare dipendenza, soprattutto se si decide di affrontare la modalità Fulcrum. Il suo problema più grosso è forse che finisce “velocemente.”
Cinque ere non sono poi così tante e, per quanto il gioco abbia una lunga durata nella Storia, questo è dovuto principalmente al fatto che il ritmo di narrazione è lento. Probabilmente anche troppo lento. Sembra davvero che si sia voluta stiracchiare la storia ai massimi limiti del possibile pur di allungare le ore di durata.
Chiaramente questo non è l’unico difetto di Crime O’Clock, che ha tante altre piccole imperfezioni, tutte già viste e discusse nel corso della nostra recensione e che quindi non ripeterò qui. Tuttavia è forse l’unico che davvero si accusa alla fine della nostra esperienza videoludica. Esperienza che reputo comunque soddisfacente.
Semplicemente non è perfetto, ma chi lo è? Crime O’Clock è disponibile a 19.99 euro su Nintendo Switch e Steam, ma, se vuoi un consiglio, prendilo per la console Nintendo. La possibilità di affrontarlo in portabilità lo rende il videogioco perfetto per affrontare la stagione estiva. Altro che parole crociate!