Crossfire X è uno dei tanti nuovi titoli che approderanno su Xbox Series S, Xbox Series X e PC Windows nel corso del 2021.
Nonostante i vari rinvii la data d’uscita del gioco è fissata ancora per la fine di questa’anno e nel frattempo possiamo deliziarci con alcuni video e una manciata di immagini che ci faranno assaporare in anteprima le atmosfere del gioco.
Crossfire X è dunque un titolo ancora in sviluppo ma negli ultimi mesi sono stati fatti passi da gigante; finalmente può mostrarci i miglioramenti che sono stati apportati dal momento del suo annuncio.
Crossfire X, i progressi fatti dall’annuncio nel 2020
Gli studi che si stanno occupando dello sviluppo del titolo sono Smilegate e Remedy, gli stessi che un anno fa circa ci hanno mostrato una demo della modalità multyplayer, ovvero quella più corposa e centrale.
Restiamo però ancora in attesa di anticipazioni e dettagli sulla, seppur marginale, campagna single player, ad oggi ancora inedita.
Ecco alcune immagini delle ambientazioni di Crossfire X, nelle quali si può notare la consistenza degli elementi dello scenario e la naturalezza dell’illuminazione generale, pressoché identica a quella della vita reale.
Di seguito invece puoi visionare i tre video di approfondimento delle mappe pubblicati dagli sviluppatori.
La prima mappa è adatta alla modalità a 30 giocatori prevista nelle battaglie multigiocatore. Le squadre saranno due e si batteranno per difendere i cinque punti di controllo sparsi nell’ambiente di gioco.
https://www.youtube.com/watch?v=YfTubZilOKY
La seconda invece si chiama Invasion, è una mappa pensata per le missioni stealth che prevede l’infiltrazione di gruppi di giocatori all’interno di una lussuosa reggia. Ovviamente l’obbiettivo è quello di non farsi scoprire.
https://www.youtube.com/watch?v=01y0BnZXcmc
La terza mappa di Crossfire X si chiama Babylon Lab ed è stata pensata per le sessioni multigiocatore fino a 16 utenti.
https://www.youtube.com/watch?v=v_38buNhSCQ
Non perderti le ultime notizie sul mondo Xbox e Microsoft, pare che Phil Spencer abbia deciso di puntare sui piccoli studi di sviluppo in paesi emergenti ed è pronto ad acquisirli appena mostreranno di che pasta sono fatti.