Fu circa dieci anni fa, quando un gruppo di ragazzi svedesi, noti come Team Psykskallar e conosciuti per il titolo Afraid of Monsters DC, ebbe la “malsana” idea di generare una mod horror di Half-Life, ed il titolo iniziò a prendere forma.
In principio l’idea era semplicemente questa: generare una mod horror del famosissimo titolo sviluppato da Valve. Solo in seguito, grazie ai primi gamers coraggiosi, il nome di questa mod iniziò a risuonare sempre di più e gli sviluppatori furono costretti ad aggiornarlo, correggerne i vari bug, ampliarne storia e migliorarne il gameplay. Fino a quando l’impresa portò la mod a diventare un vero e proprio titolo stand alone disponibile su Steam.
La Trama
Le vicende ruotano attorno al giovane Simon, un ragazzo tendente alla depressione e autolesionista, che viene sfortunatamente investito da un auto mentre cerca di aiutare uno sconosciuto in fin di vita. Il giovane si risveglia in una città vuota, gli abitanti sono spariti, ed al loro posto “ben altre cose” infestano le strade.
Ci avvieremo quindi alla ricerca di una via di fuga da quel posto. Incontreremo misteriosi personaggi, tra i quali “Il Dottor Purnell“, un tizio vestito con un camice bianco e il volto coperto da una maschera antigas, cercando disperatamente di tornare a casa senza perdere la ragione. Il finale della storia dipenderà tutto dalle nostre azioni.
Gameplay
Il gioco nasce come un fps survival horror, a tratti anche psicologico. Il suo derivare da Half-Life è caratterizzante fino ad un certo punto, infatti il titolo si discosta abbastanza da esso e dalle altre mod esistenti. Innanzitutto, il nostro caro protagonista ha uno zaino che funge da inventario, purtroppo per noi poveri giocatori è provvisto di soli sei slot.
Nel gioco è presente un blocco note tramite il quale potremo consultare i documenti trovati durante l’avventura. Altro fattore interessante è che una volta aperto l’inventario il gioco non va in pausa, quindi si può diventare facili prede delle disturbanti creature che popolano il mondo. Tuttavia è possibile affidare gli oggetti più importanti a dei tasti di scelta rapida.
Differenzia da Half Life anche la presenza di siringhe per ricaricare salute e stamina. Un fattore curioso sono gli effetti collaterali di queste, infatti se utilizzate più del necessario causeranno dei deficit visivi al nostro protagonista. Il sistema di combattimento è pressoché identico a quello del titolo Valve. La IA dei vari mostri è piuttosto semplice: cercheranno di ucciderti a vista e in ogni modo.
Il gioco è incentrato molto più sui jumpscares che non sui veri e propri scontri diretti con i nemici. Lo scherzo migliore tirato ai giocatori dagli sviluppatori del titolo è, sicuramente, la scarsa presenza di punti di salvataggio, rappresentati da dei registratori a cassette.
Grafica
La grafica del gioco utilizza lo stesso motore di Half-Life, il GoldSrc, derivato dal precedente Quake Engine. Il titolo sicuramente non eccelle in questo campo, anzi, soprattutto nei momenti in cui sono presenti delle animazioni ci si accorge di quanto queste siano goffe e spigolose. Gli ambienti sono piuttosto curati, riescono nell’intento di trasmettere decadenza/tristezza. I mostri sono la cosa meglio riuscita del gioco a livello grafico, infatti, la spigolosità dei poligoni e la goffaggine dei movimenti rendono le creature che abitano la città molto inquietanti e caratteristiche del titolo.
Musiche
Nel gioco la colonna sonora è composta da ben 50 tracce, realizzata da tre dei membri del Team Psykskallar: Andreas Rönnberg, Bxmmusic e Muddasheep. Oltre questo sono stati pubblicati separatamente due album, entrambi composti da Andreas Rönnberg: Cry of Fear (Lost Tracks & Memories) e Cry of Fear (Lost Tracks & Manhunt).
Critica
Cry of Fear ha ricevuto il plauso della critica su molti siti trattanti giochi indie, tra i quali i famosi IndieDB e ModDB. Il titolo è stato giudicato dai due siti come la più terrificante mod mai creata. Il giorno della pubblicazione, il sito ModDB andò in crash tante erano le persone che scaricarono il titolo. Sui due siti citati, il titolo prese un punteggio pari a 9.4/10.