Quello di Cyberpunk 2077 senza dubbio è solo una delle pagine nere riguardanti il rapporto dei giocatori con lo stesso prodotto, però bisogna anche saper apprezzare quando qualcuno si impegna così duramente per rimediare ai proprio errori.
La stessa CD Projekt Red, con CEO Adam Kiciński, ha voluto affermare ancora una volta che il gioco non sarà abbandonato, anzi! A discapito dei novantanove problemi causati dal rilascio di Cyberpunk 2077, la paura che il gioco non seguirà più la roadmap di aggiornamenti non sarà il 100° problema…per fortuna!
Lo stesso Kiciński continua in numerose interviste a dichiarare che “quasi più della metà del team originale di sviluppo sta continuando a lavorare sul gioco”, il tutto con la speranza di poter consegnare finalmente il titolo tanto promesso ad un pubblico che difficilmente sarà gentile.
Cyberpunk 2077 si rialza dalle macerie, ma quanto ci vorrà?
Nel lungo Q&A presentato dalla stessa CD Projekt Red, viene riassunto il da farsi sul primo quarto del 2021, discutendo a colpi di risposte con investitori, stampa e pubblico. Ecco tutta la discussione:
https://www.youtube.com/watch?v=tYvR5Ha9j7A&ab_channel=CDPROJEKTIR
Da quanto statuto da Kiciński, metà del team principale è sul lavoro per rendere Cyberpunk 2077 il gioco promesso, mentre la restante metà del team è stato suddiviso in altri “progetti non ancora annunciati”.
È proprio il caso di dire che forse questa volta hanno imparato a non rivelare subito le proprie carte, onde evitare di ritrovarsi nella stessa situazione con un gioco dalle aspettative impossibili e troppo fragili.
Come se ciò non bastasse, dopo appena il rilascio del gioco, CD Projekt Red ha subito ingenti traumi e accuse da parte di tutti, non solo dai giocatori delusi.
A ciò risponde anche lo stesso quest designer Paweł Sasko, il quale afferma proprio che il progetto è stata un’impresa titanica e davvero difficile, soprattutto per il team di sviluppo che non aveva mai affrontato la creazione di un mondo così denso e pieno di vita.
Speriamo vivamente che tali promesse siano mantenute, anche perché siamo stufi di “seconde possibilità mancate”, ma vedere il titolo supportato ancora dalla sua stessa creatrice non fa altro che riempirci di speranza e attesa moderata.