CD Projekt RED è rimasta forse troppo legata alle atmosfere e ai temi dark fantasy che hanno caratterizzato la loro precedente opera: The Witcher 3. Scegliere la giusta direzione artistica per Cyberpunk 2077 sembra essere stata una delle attività più complesse di tutto lo sviluppo, lo ammettono gli sviluppatori polacchi; ciò nonostante l’impressione che si ha, è – per fortuna – quella di avere davanti due giochi totalmente diversi in termini di ambientazioni.
Mateusz Tomaszkiewicz è il direttore delle missioni di gioco, che durante una chiacchierata con i ragazzi di GamingBolt ha dichiarato: “Ci sono serviti diversi anni per capire quale approccio volessimo avere verso il gioco,” ha detto lo sviluppatore “all’inizio, abbiamo cominciato (a lavorarci) quando The Witcher 3 era già in sviluppo. Abbiamo creato un team più piccolo che lavorasse sull’ambientazione stessa. Su come potesse collegarsi all’originale Cyberpunk 2020; su come architettura e stile artistico dovessero essere e così via. È stato un processo lungo che ha richiesto diversi anni e la collaborazione fra scrittori, concept artist e gli illustratori impegnati nel progetto The Witcher 3. Si è rivelato essere un mucchio di lavoro e un’immensa sfida in quanto era una nuova ambientazione per noi.” Visto che il team nell’ultimo decennio si era concentrato interamente sulla trilogia di The Witcher. “Ma ritengo che siamo arrivati a un qualcosa di veramente speciale e di sinceramente interessante.”
Per quello che si è potuto vedere finora, l’ambientazione e la direzione artistica sembrano rispecchiarsi nel titolo stesso, pare proprio di poter respirare l’aria di un futuro cyberpunk. Una volta che il gioco sarà disponibile, si avrà modo di verificare quanto le buone intenzioni e gli sforzi di CD Projekt RED riusciranno a far venire fuori la vera essenza del gioco.
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