Quello che Cyberpunk 2077 e CD Projekt RED promettevano ai loro utenti era un’esperienza surreale, fuori dal comune, che avrebbe dovuto portare il gaming verso una nuova direzione. Eppure, come ben sai, le cose non sono andate come previsto e il titolo si è mostrato al pubblico videoludico nella sua realtà effettiva: quella di un gioco ai limiti della decenza.
Proprio per via di una campagna di marketing vicina alla truffa, Cyberpunk 2077 è stato rapidamente gettato nel dimenticatoio, criticato, fatto a pezzi dai giocatori, che ancora oggi non risparmiano il loro odio nei confronti del titolo e della sua casa di sviluppo.
Cyberpunk 2077: il lead quest designer palesa la sua tristezza
A ritornare sull’argomento shitstorm è stato Pavel Sasko, lead quest designer di CD Projekt RED, nonché figura di spicco per via delle sue frequenti live su Twitch.
Sasko ha espresso tutta la sua amarezza nei confronti del continuo disprezzo ricevuto da parte dei giocatori tramite ogni canale a loro disposizione (Reddit, Twitter, Instagram e così via), cosa che spesso e volentieri ha portato l’intera casa videoludica polacca (lui stesso compreso) a rinunciare a qualunque forma di ottimismo.
Insomma, una situazione spiacevole è quella di mamma CD Projekt, peggiorata ulteriormente da un recente paragone effettuato tra Cyberpunk 2077 ed Elden Ring: Sasko, reo di aver difeso l’assenza dei tipici inseguimenti di polizia nel noto GDR (cosa giustificata con la mancanza della suddetta meccanica persino in Elden Ring), è stato vittima delle prese in giro del web, che poco si è risparmiato in merito all’argomento.
C’è da sottolineare, ovviamente, che Cyberpunk 2077 è ancora un titolo work in progress, di cui si attendono aggiornamenti e DLC che, allo stato attuale delle cose, vedremo solo con il 2022. Non resta quindi vedere l’evoluzione dei fatti, sperando un una redenzione della nostra CD Projekt RED.