CD Projekt Red punta molto in alto con il suo Cyberpunk 2077. Dopo aver presentato uno dei migliori GDR della generazione corrente, The Witcher 3, vuole alzare ancora di più l’asticella con il suo nuovo progetto.
Durante un’intervista rilasciata a Gamestar, gli sviluppatori hanno concentrato le proprie riflessioni sul modo con cui il gioco gestirà le missioni. Non solo i giocatori avranno tantissime e diverse possibilità di affrontare una sezione ma non esisterà neanche un vero e proprio game over. Questo per lasciare la più completa libertà d’azione al fruitore che si ritroverà immancabilmente a fare i conti con il peso delle sue scelte e decisioni. L’esempio a cui gli sviluppatori si sono riferiti è quello di una missione nella quale ci attardiamo a svolgere l’incarico, un ostaggio muore e questo non significa game over ma avrà ripercussioni coerenti con lo sviluppo della narrazione.
In un tempo in cui molti giochi, anche importanti, scelgono la strada dei binari lungo i quali condurre il giocatore impedendone deviazioni notificando in quel caso un avviso di missione fallita, pare che Cyberpunk 2077 voglia invece puntare tutto sul realismo e sulle conseguenze che certe scelte comportano. Sulla stessa linea di pensiero è anche Hideo Kojima che, con il suo Death Stranding, vuole rivoluzionare il concetto di morte in-game. Nonostante dobbiamo ancora capire di cosa si tratterà nello specifico è interessante e positivo notare nuovi approcci al significato di missione fallita che siano coerenti con la narrazione.
Non avendo ancora una data ufficiale a disposizione, non sappiamo quando potremo mettere le mani sul nuovo titolo di CD Projekt Red. Ne sapremo sicuramente di più nel corso dell’E3 2019 che, stando alle parole della stessa software house, sarà il più importante della loro carriera. Restate con noi per avere tutti i nuovi aggiornamenti in merito.