Cyberpunk 2o77, videogioco che è risultato essere un vero e proprio fenomeno mediatico, sia durante il suo travagliato sviluppo, sia nel periodo del suo rilascio ufficiale sul mercato, è un vero e proprio spartiacque nella storia recente del gaming.
L’action-gdr di CD Projekt Red, nota azienda che si era già fatta amare per il capolavoro fantasy di The Witcher 3, è riuscita a stravolgere la sua stessa immagine con il rilascio del suo ultimo videogioco.
Risulta difficile, infatti, ricordare un lancio più problematico e disastroso di Cyberpunk 2077 e, nonostante i continui “mea culpa” e le promesse di miglioramenti, per moltissimi utenti tale videogioco è ormai percepito come una delusione o un prodotto “rotto”.
Gli sviluppatori, dopo la campagna di rimborsi prevista a seguito del rilascio del day-one, le prime patch per rendere il gioco fruibile sulle console old-gen e la previsione di una road map indicante tutti gli aggiornamenti previsti (poi anch’essi non rispettati), stanno comunque cercando di supportare la loro creatura.
Di recente, il presidente di CD Projekt Red è tornato a parlare del videogioco, rilasciando alcune dichiarazioni parecchio coraggiose.
I dettagli sul futuro di Cyberpunk 2077
Adam Kiciński ha infatti affermato che, nonostante tutti i problemi legati al titolo, lo stesso, tra 10 anni, sarà ricordato dagli utenti e dalla stampa di settore come “un ottimo videogioco“.
Questa dichiarazione, anche alla luce delle promesse non mantenute e del marketing e delle comunicazioni ritenute da una certa fascia di pubblico come “ingannevoli”, non è stata particolarmente apprezzata, sopratutto da quegli utenti che si sono sentiti traditi dalla fiducia riposta.
Kiciński ha poi ribadito la volontà dell’azienda di supportare attivamente il suo gioco di ruolo, riconfermando l’arrivo della versione next-gen per il primo trimestre del 2022.
Nella speranza che gli sviluppatori possano migliorare l’imperfetta creatura a cui hanno dato vita, non possiamo fare altro che attendere i futuri aggiornamenti, sperando che la previsione del presidente sia corretta.