Il concetto di libertà è una prerogativa base di Cyberpunk 2077 che oggi aggiunge un nuovo importante tassello al suo puzzle: la personalizzazione delle armi sarà dettagliata.
In queste settimane sono stati fatti numerosi paragoni con The Witcher 3, altro titolo che elevava lo stesso concetto della nuova IP di CD Projekt, dall’evoluzione delle storie d’amore agli esiti finali delle nostre scelte, sino all’ultima rivelazione circa l’assenza di un sistema di moralità.
Cyberpunk 2077 sta dimostrando l’ampiezza della parola “libertà” abbracciando i diversi ambiti del gameplay e, al momento, sembra andare incontro alle esigenze dei videogiocatori, offrendo svariate opzioni.
Ormai il “non avere confini” è una prerogativa di tutti i recenti titoli AAA, anche se a volte si rischia di cadere nella banalità, nel confronto e nella ripetitività. Ogni qualvolta viene annunciata una nuova IP, fare dei confronti è pressoché naturale per capire se un titolo ha le giuste potenzialità e se risponde alle esigenze di un giocatore medio. Cyberpunk 2077 sembra, ad oggi, districarsi bene in questo terreno minato riuscendo a coprire quella zona grigia ancora inesplorata dalla community.
In una recente intervista rilasciata a Gamingbolt, il quest director Mateusz Tomaszkiewicz ha rivelato novità e dettagli interessanti sulla varietà e tipologia delle armi, indicando che la loro personalizzazione sarà dettagliata.
In Cyberpunk 2077 ci saranno sia armi corpo a corpo che a distanza: katana, martello, coltello, nanowire (un cavo utilizzato per combattere?), pistole pesanti e leggere, mitragliatrici leggere, revolver, fucili da cecchino e molto altro ancora. L’arsenale a disposizione, come ha rivelato il Quest Director, sarà personalizzabile attraverso l’utilizzo di mod, quali ad esempio ottiche di mira e silenziatori. Il loro numero si baserà sulla quantità di slot specifici per ogni tipologia di arma (come un buon action rpg ci insegna).