Non è la prima volta che, con i suoi contenuti aggiuntivi, CD Project Red rielabora i filamenti delle sue opere. Con Cyberpunk 2077: Phantom liberty, presentato durante l’Xbox Showcase del Summer Game Festival l’obbiettivo sembra essere molto ambizioso. Non si tratta semplicemente di un ampliamento del gioco originale, bensì anche una risposta ai giocatori che negli anni hanno mosso dubbi e perplessità.
Cyberpunk 2077 (che a suo tempo recensimmo qui) è stato un titolo controverso sotto molteplici aspetti. Da un lancio a dir poco disastroso fino alla disattesa delle aspettative e delle promesse fatte, la software house polacca si è dovuta confrontare con molti grattacapi per rendere il loro gioco godibile. Nell’arco di quasi tre anni Cyberpunk 2077 è riuscito a trovare il suo equilibrio arrivando ad essere considerato tutt’oggi, sotto certi aspetti, un punto di riferimento.
Cyberpunk 2077: Phantom Liberty, un focus sul DLC
La storia che accompagna Cyberpunk 2077: Phantom Liberty è espressione del grande classico thriller di spionaggio. L’escamotage narrativo è uno dei più tipici che si possa immaginare: un personaggio misterioso di nome Songbird promette a V di rimuovere il micidiale biochip dalla testa se questo riuscirà a salvare e proteggere il presidente dei Nuovi Stati Uniti dopo che il suo aereo si è schiantato a Dogtown (la nuova area di gioco).
CD Project Red avvisa che che quasi ogni aspetto dell’interfaccia è stato cambiato, ottimizzato o completamente ripensato. Le abilità sbloccabili nell’albero apposito sono più corpose e rappresentano dei vantaggi reali in gioco anzichè aspetti meramente passivi. Le abilità che riguardano la cibernetica sono state irrobustite e le IA degli agenti di polizia sarebbero state riprogettate da zero.
Anche l’inventario pare abbia subito delle modifiche, a partire dalla fusione degli oggetti. Adesso sarà possibile imbattersi in un quantitativo maggiore di attachment che oltre a modificare le statistiche numeriche di un’arma (aggiungendo un 2 o 3% qua e là) conferiranno anche un’abilità a V come ad esempio la ricarica in scivolata. In generale, è cambiato anche il modo in cui la schermata dell’inventario presenterà le informazioni, l’interfaccia sarà visivamente meno disordinata in modo tale da rendere tutto quanto più ovvio e intuitivo, soprattutto quando ci troviamo a dover inserire un potenziamento in uno slot.
Altra interfaccia che ha subito dei cambiamenti è stata quella dedicata agli aumenti delle statistiche. Adesso i componenti dell’armatura sembrano essere completamente separati dall’abbigliamento, rendendo l’aspetto estetico di ciò che si indossa slegato dalle statistiche reali del nostro PG. Per quanto attiene al menù dedicato al Cyberware, anche questo sembra essere stato riprogettato in chiave più intuitiva.
Con Cyberpunk 2077: Phantom Liberty è stata inoltre colmata una grande mancanza: la guerra con i veicoli. Mentre alcune auto sono armate direttamente con mitragliatrici e altri gadget, adesso potremmo anche sparare dal veicolo con le nostre armi. Infine, dalle prove svolte, sembra che d’ora in avanti esagerare con l’installazione dei Cyberware possa portare V a sviluppare la famosa Cyberpsicosi nella quale ci imbattiamo spesso nella trama principale. Non è chiaro quanto potremmo intervenire con le abilità volte a limitare il più possibile questo fenomeno.
Il giocatore potrà accedere a questa nuova quest sia dal menù principale del gioco (quindi in modo diretto), sia attraverso le sessioni di roaming all’interno di Night City, dove, a un certo punto della trama, V riceverà una chiamata da Songbird che lo avviserà di essere a conoscenza della sua delicata situazione e gli chiederà di prendere parte alla nuova missione. Questa sequenza viene mostrata anche nel trailer ufficiale dove è stato anche confermato il ruolo di Idris Elba nei panni di Solomon Reed, un’agente facente parte di una cellula dormiente.
Cyberpunk 2077: Phantom Liberty uscirà su PC e Xbox Series X/S il 26 settembre al prezzo di 29,99€. Chi prenoterà l’espansione riceverà come bonus una muscle car, la Quadra “Vigilante”.