Subito dopo l’uscita di Final Fantasy Pixel Remaster, avevamo fatto una piccola guida su tutti in Final Fantasy principali in 2D e da quale sarebbe opportuno iniziare per non trovarsi totalmente spaesati. Visto che siamo a ridosso di Final Fantasy XVI (prima o dopo, dipende da quando leggerai questo articolo, al momento della stesura ancora Final Fantasy XVI non è uscito), non la vuoi fare una guida sulla stessa falsariga, ma con tutti i Final Fantasy in 3D? Ma certo che la facciamo, visto che è cosa buona e giusta!
Ovviamente prima di partire alcuni paletti. Ovviamente non includerò Final Fantasy XVI, visto che è appena uscito e ancora non l’ho giocato, se non alla demo (ed è fantastica), altra cosa non verranno contati spin-off o sequel, ma solo capitoli principali (quindi niente Dissidia o Final Fantasy X-2, ma poi vorresti davvero iniziare da questo capitolo?).
Vicino ad ogni titolo metterò su quale console sono usciti all’origine e in che anno, giusto per darti un attimo di background storico, poi lo sappiamo tutti che Square Enix ha fatto uscire alcuni di questi titoli anche per i tostapane. Infine, visto che c’è parecchio da dire per ogni capitolo di questa gloriosa saga, devo per forza di cose spezzare questo articolo in due, quindi le conclusioni le tiriamo nella parte 2.
Detto questo possiamo iniziare.
Final Fantasy VII – 1997 – PlayStation
Ovvero il primo Final Fantasy in 3D. Sono abbastanza sicuro che questo sia stato il punto di partenza per molti giocatori, perché è la fan base che si fa sentire di più online, ha venduto davvero benissimo ed è stato il gioco che ha creato il maggior clamore al momento del suo rilascio, con molte persone che lo definivano il miglior RPG, anzi, il miglior gioco di tutti i tempi e in quel momento storico poteva anche essere vero. È il titolo che ha portato le persone a chiedersi perché sette? Per i miei compagni di classe era tutto: “Ma esistono anche Final Fantasy 1, 2, 3, 4, 5 e 6?”. Oh, davvero, questa è storia di vita vissuta.
In realtà a molti giocatori, anche amanti della saga, piace criticare il settimo capitolo, dicendo: “Guarda che schifo le mani, sembrano mattoni, Final Fantasy VII è invecchiato male!”. Da una parte questo è vero, tuttavia la storia e il gameplay del settimo capitolo sono qualcosa da provare. La trama è piuttosto semplice, in pratica sei un ecoterrorista (Greta Thunberg approves), vai a salvare il mondo. Ma perché stai cercando di salvare il mondo? Chi sei realmente? Ma soprattutto a Cloud piaceva di più Tifa o Aeris? Inoltre, c’è un cattivo con i capelli lunghi, anzi, per molti il cattivo per eccellenza (anche se mia moglie dice che Sephiroth è bellissimo…che dici mi devo preoccupare?).
Il sistema di combattimento è memorabile ed è facile da usare anche per i principianti. Utilizzerai le sfere di Materia e le dovrai equipaggiare su armi e accessori per lanciare incantesimi. Ad esempio se vuoi usare il fuoco, metti la Materia Fira e poi dai fiamme ai tuoi nemici.
Final Fantasy VII ha un sacco di mini-giochi parecchio divertenti, come l’allevamento dei Chocobo, la gara di squat, lo snowboarding e, ovviamente, la sezione della fuga in moto. In più potrai viaggiare su delle navi volanti, le quali non sono una novità nella serie di Final Fantasy, ma volare in uno spazio tridimensionale è sempre bellissimo. Direi che il settimo capitolo è un buon punto di partenza per iniziare Final Fantasy, tuttavia dovrai chiudere un occhio sulla grafica che diciamoci la verità, non è invecchiata benissimo.
Final Fantasy VIII – 1999 – PlayStation
Inizialmente non l’ho giocato perché ero in forte fissa con Metal Gear Solid, ma l’ho recuperato successivamente. Alla sua uscita è stato il Final Fantasy più atteso che io ricordi, soprattutto grazie al boost del settimo capitolo e al fatto che non avrebbe avuto i personaggi super deformed.
E poi era in italiano, davvero un toccasana per l’epoca, visto che non tutti sapevamo l’inglese come oggi (beh dai non proprio tutti tutti). Il gioco è uscito ed era una storia d’amore, ma con un tocco di viaggi nel tempo. Probabilmente Hironobu Sakaguchi ha avuto in mano la trama di Tre Metri Sopra il Cielo, prima che uscisse al cinema e l’ha mischiata con Ritorno al Futuro…GRANDE GIOVE!
Dopo il settimo, questo è stato il secondo Final Fantasy ad abbandonare completamente l’ambientazione fantasy e molte delle caratteristiche principali che avevamo avuto fino a quel periodo (come ad esempio i cristalli, da sempre uno dei capisaldi del franchise). La cosa principale che ha scoraggiato le persone, oltre alla storia non propriamente da film anni ’80, ma più simile ad una puntata del Il Segreto, con tanto di risvolto di trama non azzeccato nelle fasi avanzate del gioco, è stato il sistema di Junction che per alcuni era fisica quantistica applicata.
Ho sempre pensato che fosse davvero facile da applicare (oh a me piace tantissimo ancora oggi), dovevi solo leggere il tutorial, ma soprattutto non farmare a casaccio visto che i nemici si adattano al tuo livello e la difficoltà si calibra man mano che si prosegue nel titolo, quindi si dovrebbe passare più tempo a pensare ad una strategia e molto meno livellamento brutale.
Final Fantasy VIII è assolutamente da evitare come punto di partenza della serie. È troppo diverso da molti dei titoli che lo precedono, ma anche rispetto a quelli successivi. Provalo solo dopo aver giocato almeno uno o due giochi della saga, dopo aver fatto ciò potrai guardare la faccia a blocchi di Squall mentre Rinoa gli dice che il più bello della festa. Peccato che nella remastered l’hanno fatto più carino.
Final Fantasy IX – 2000 – PlayStation
Da molti considerato il più bello di sempre, io per quanto mi riguarda ho sempre odiato quello scimmiottare i dialetti tipici della versione in italiano. Non penso che sia un buon punto di partenza per alcuni motivi.
È piuttosto lento, specialmente se confrontato con gli altri giochi della serie, anche se puoi ovviare a questo problema giocando alla remastered, visto che tutti i capitoli rimasterizzati godono dell’accelerazione e ti posso dire che è un vero e propria toccasana in alcuni momenti.
Prenderai i panni di Gidan (o Zidane in Giappone, sì come quello che si è preso una testata da Materazzi ai mondiali del 2006), il quale fa parte di una gilda di ladri. La missione sarà quella di rapire la principessa di Alexandria, Garnet (nome completo Garnet Til Alexandros XVII). Dopo essere riuscito, in maniera particolarmente goffa, scoprirai che questa questo più che un rapimento si è trasformato in un salvataggio, visto che la principessa Garnet non voleva stare a palazzo.
Ritorna la questione dei cristalli, la quale era stata abbandonata in Final Fantasy VII e VIII, ma sopratutto viene data una caratterizzazione ai personaggi al limite dell’umoristico, grazie anche al fatto che nella localizzazione in italiano, i personaggi parlano in dialetto (può piacere o meno).
Tuttavia c’è da sottolineare una cosa, Final Fantasy IX è una sottospecie di celebrazione della saga quindi, se non hai giocato a nessun capitolo precedente, ci saranno molte cose che ti potrebbero sfuggire. Nonostante questo, la trama è una delle migliori che il franchise offre. Quindi, se non ti interessano particolarmente gli aspetti nostalgici, potrebbe essere un buon punto di partenza, anche se io aspetterei, visto che parecchi rumor danno praticamente per certo un suo remake con una grafica e un gameplay al passo con i tempi…staremo a vedere.
Final Fantasy X – 2002 – PlayStation 2
Finalmente abbiamo un Final Fantasy con il doppiaggio (anche se non in italiano, per quello dobbiamo aspettare il 22 giugno 2023). Quando esce il titolo, Square (sì, allora non si chiamava ancora Square Enix) stava guadagnando un sacco di soldi da tutti i Final Fantasy, ma anche con i mille mila GDR per PlayStation. Eravamo nel periodo in cui se dicevi Square e pensavi solo ed esclusivamente a questa tipologia di giochi (beh, se dobbiamo dirla tutta un po’ anche oggi è così).
La trama di Final Fantasy X è semplicissima, controlli Tidus, un giocatore di blitzball (una sottospecie di pallanuoto, ma che si svolge sott’acqua) che finisce per essere risucchiato in qualcosa di gigantesco e di colpo si ritrova in un mondo totalmente differente chiamato Spira. Da lì devi cercare di capire cosa diavolo sta succedendo.
Tutti gli diranno: “Guarda questo stupido ragazzo, ha l’amnesia”. E Tidus risponde: “No, non ho l’amnesia, sono solo molto confuso”. Qui su Spira scoprirai le persone parlano lingue strane, che sono tutti iper religiosi (tranne gli Albehed), ma sopratutto c’è una ragazza molto attraente vestita con un kimono che controlla un uccello gigante (ehm, sì capisco che messa in questo modo è un po’ ambigua, ma è la verità, controlla Valefor che è effettivamente un gigantesco volatile), ci sono personaggi con la testa da leone e una maga vestita come un emo prima che questi andassero di moda.
Final Fantasy X sembra un po’ una combinazione tra Final Fantasy V e VIII. Ti piace la personalizzazione delle classi? C’è la sferografia. Adori il romanticismo? Bene, allora questo è il tuo gioco. A dirla tutta Final Fantasy X è un po’ divisivo tra i fan, visto che per molti è il momento più alto della saga, mentre per altri è troppo semplice.
Ovviamente la verità sta nel mezzo, visto che è innegabile che abbia moltissimi meriti. Ciascuno dei personaggi ha una bellissima crescita psicologica durante il viaggio per Spira, sì, anche Wakka che odia gli Albehed e attraversa un processo di crescita che lo rende leggermente meno razzista.
Ovviamente ci sono delle scelte discutibili, come ad esempio il fatto che qualcuno degli sviluppatori abbia pensato che fosse una buona idea farti schivare 100 fulmini per ottenere un oggetto al limite del fondamentale, oppure quella dannatissima Zaffa Chocobo (adesso so che arriveranno tutti quelli che diranno, ah, ma io ho l’ho superata al primo colpo! Non è vero, è inutile mentire).
In ogni caso Final Fantasy X è un ottimo punto di partenza se vuoi giocare qualcosa di moderno, con una storia eccellente che ti farà scendere una lacrima…a meno che tu non abbia il cuore fatto di pietra, quello è un altro discorso.
Final Fantasy XI – 2002 Giappone, 2003 USA e 2004 Europa – PC e PlayStation 2
Probabilmente il Final Fantasy meno famoso e meno giocato qui dalle nostre parti perché fondamentalmente non è un vero e proprio Final Fantasy in quanto è un MMO. Sì ben prima di World of Warcraft che è del 2006. Leggenda vuole che Hironobu Sakaguchi avesse visto Everquest e l’abbia praticamente adorato, tanto da volerci far una versione propria basandosi sul franchise più famoso di Square.
In Italia fu un flop perché non siamo mai stati un popolo con delle connessioni internet all’avanguardia e quindi il fatto che per giocarlo bisognava essere perennemente connessi alla rete, per alcuni era uno scoglio davvero insormontabile.
Final Fantasy 11 è un buon punto di partenza se sei un masochista, anche perché si vocifera che vogliano spegnere i server, quindi direi che sarebbe meglio dedicarsi ad altro a meno che qualcuno non metta dei server privati…cosa che molto probabilmente accadrà.
Per oggi ci fermiamo qui la seconda parte arriva fra qualche giorno e lì ti dirò da quale Final Fantasy in 3D dovresti partire!