Tra genio è follia ci vuole pochissimo, specialmente in un periodo dove l’epidemia del Coronavirus (COVID-19) ci ha costretti a stare a casa. Eppure c’è chi per affrontare questa difficile situazione ha deciso di non arrendersi alla noia e di inventarsi qualcosa di nuovo, stiamo parlando di SuperLouis_64, un utente che ha modificato Dark Souls III per poterlo giocare in un modo alquanto insolito.
Dark Souls 3 può diventare ancora più complicato!
Lo youtuber SuperLouis_64 non è un giocatore come gli altri, infatti, è diventato un volto noto sulla piattaforma di Google grazie alle sue idee “particolari” applicate al mondo dei videogiochi. Tra le più incredibili mi limito a citare NieR: Automata completato utilizzando un tappetino da ballo, giocare a Super Smash Bros. Ultimate con i Bongo DK , oppure finire tutta la storia di Halo 3 (difficoltà massima) con la stessa chitarra utilizzata per giocare a Guitar Hero.
Il caro Louis ha altresì deciso che, vista l’impossibilità di uscire fuori all’aperto per poter fare esercizio fisico, si sarebbe rivelata una buona idea affrontare l’intera campagna di Dark Souls III direttamente utilizzando uno degli ultimi gadget rilasciati da Nintendo per la sua Switch, mi riferisco al Ring-Con. Questo strumento, lanciato in concomitanza di Ring-Fit Adventure, si propone di aiutare le persone a mantenersi in forma anche stando a casa e, per questo motivo, SuperLouis_64 ha trovato molto interessante poterlo utilizzare per fare una “tranquilla passeggiata” per il regno di Lothric.
“Come se Dark Souls III non fosse già complicato…”
Correre sul posto per far muovere il proprio personaggio, premere l’anello per lanciare un attacco e persino fare squat per bere una fiala di Estus, sono solo alcune delle nuove meccaniche di gioco introdotte dalla mod creata da questo geniale youtuber. Forse non sarà il massimo fare un po’ di Jogging mentre un’orda di mostri assetati di sangue ti sta alle calcagna, ciononostante, la sfida lanciata da louis resta una buona e stimolante idea per tenersi in forma restando tra le “sicure” mura di casa propria.