Si ritorna a Lordran
Nello scorso episodio della nostra rubrica dedicata all’universo di Dark Souls, siamo riusciti ad uscire, o quasi, indenni da uno dei luoghi più minacciosi di Lordran, le Profondità. A separarci dal tanto agognato ritorno in superficie vi è ancora un ultimo e gigantesco (e con tanti denti) ostacolo: il Drago Famelico. Ma siamo sicuri che ciò che troveremo al di là della creatura sia veramente un barlume di speranza?
Lo scontro col Drago Famelico è uno dei più duri finora affrontati
Il Drago Famelico è forse il primo boss veramente impegnativo che ci troviamo a fronteggiare. La gigantesca creatura si pone tra noi e la salvezza ma superarla non sarà così facile. Nello scontro bisognerà prestare tantissima attenzione ad ogni singolo movimento della bestia: il gigante, la cui pancia è interamente ricoperta da denti, è in grado di ucciderci con pochi colpi, punendo ogni nostro piccolo errore. Nello scontro potremo avvalerci dell’aiuto di Lautrec (previa liberazione nella Chiesa dei Non Morti) e Solaire di Astora, che però avranno più che altro la funzione di assorbire colpi piuttosto che di arrecare danno alla creatura. Una volta che avremo imparato quali attacchi schivare ed i tempi giusti per farlo, il resto verrà da sè. Lo scontro è finito e la battaglia vinta. La carcassa morente del Drago Famelico ci donerà la chiave per uscire da quelle tanto odiate fogne, portandoci però in una nuova e temibile area, una delle peggiori dell’universo di Lordran: la Città Infame.
La discesa nella Città Infame rappresenta una vera e propria discesa negli inferi
Attraversare le rovinose mura della putrida Città Infame sarà uno dei pericoli più grandi finora affrontati. Agguati, trappole, creature velenose, esseri in putrefazione che ci assalgono e insetti giganti popolano questa landa, ed uscirne indenni ci sembrerà sempre più improbabile. Quel che a prima vista risulta orribile e disgustoso è in realtà soltanto un piccolo assaggio dell’orrore che si cela dietro alla Città Infame (di nome e di fatto): scendendo verso il livello più basso della città si finisce in una gigantesca palude popolata da insetti velenosi e strane creature che ci scagliano massi giganti, attaccandoci a prima vista. Questi esseri, chiaramente, sono a difesa di qualcosa di grosso, di importante. Proprio in questo luogo è possibile fare la conoscenza di uno dei personaggi più significativi della lore del gioco: Quelana di Izalith, Figlia del Chaos e creatrice della Piromanzia.
La Città Infame è la dimora delle figlie delle Strega di Izalith
La Strega di Izalith, una dei quattro grandi antichi che fronteggiarono i draghi durante la Grande Guerra, aveva preso dimora in quel luogo oscuro che oggi conosciamo come Città Infame. Le “Figlie del Chaos”, rimaste quasi intrappolate nelle fetide paludi di quella triste landa, hanno creato il loro dominio, dando vita ad una vera e propria civiltà al di là di ogni umana immaginazione. Quelana, in particolare, ha deciso di seguire le orme della madre, attingendo ancora una volta al potere proibito della Prima Fiamma e creando quella che oggi tutti conoscono come piromanzia. Tale personaggio è molto importante ai fini della lore e sarà proprio grazie a lei che riusciremo a salvare l’anima di Solaire durante il corso della storia. L’altra “Figlia del Chaos”, Queelag, nel frattempo, ha preso il controllo della situazione, estendendo il proprio dominio in maniera autoritaria. Tanti sono i suoi schiavi, raccapriccianti ma allo stesso tempo disperati, e trasmettono una grandissima sensazione di pietà. Essi venerano l’affascinante strega che ci troveremo a fronteggiare di lì a poco.
Quelana di Izalith: l’arte della piromanzia al nostro servizio
L’incontro con Quelana è uno dei più importanti di tutto il gioco. Questo personaggio, che interagirà con noi solo a certe condizioni, si offrirà di iniziarci all’arte della piromanzia, da sempre temuta e ritenuta blasfema. La storia che accompagna questo personaggio è incredibilmente affascinante e raccapricciante allo stesso tempo. La madre delle Streghe del Chaos, nel tentativo di ricreare la Prima Fiamma, aveva dato vita ad una gigantesca esplosione che aveva colpito sè stessa e le altre streghe nei paraggi, compresa Queelag. Vennero trasformate così in creature mostruose e furono generati i primi Demoni del Chaos. Quelana, unica superstite di tale sciagura, decise di scomparire dalla vista di tutti, compresa la sua famiglia. Lei, infatti, non sembra dimostrare interesse per Queelag, della quale il dominio è lì a pochi passi, mentre quest’ultima custodisce con grande cura i resti di ciò che ritiene essere una delle sue sorelle scomparse.
La tragica storia delle Figlie del Chaos è solo una delle tristi vicende che impareremo a conoscere nel corso della nostra avventura. Il viaggio si fa sempre più minaccioso: Queelag, la Strega del Chaos, ci attende mortifera. Sconfiggerla è l’ imperativo per proseguire, ma dopo faremo un passo indietro ed andremo a visitare la “città degli uomini”, abbandonata ad un triste destino: Petite Londo.