Prepariamoci alla discesa negli Inferi
L’Inferno è una di quelle cose che ci vengono insegnate fin dai primi anni della nostra vita, un monito alle nostre eventuali cattive azioni. Peccare è errato e tutte le malefatte che un essere umano commette verranno poi giudicate al momento della sua morte.
L’inferno è, dunque, quel luogo in cui solo i malvagi finiscono, se diamo per buono tutto ciò che abbiamo imparato dall’indottrinamento, a tratti forzato, di un mondo fin troppo ancorato ai dogmi del passato. Appare quindi impossibile immaginare l’esistenza di un simile luogo nello spettrale mondo di Lordran, già di per sé una vera e propria fetta di Inferno sulla Terra, accompagnata da ogni genere di orrore. Le informazioni in nostro possesso, poi, offrono una concezione dell’Inferno stesso ben precisa: fiamme, dolore, demoni di ogni sorta e tormento continuo. Per questo motivo risulta praticamente scontato pensare di essere finiti lì, appena messo piede nella landa infuocata di Lost Izalith, un luogo enorme, situato a pochi passi dallo scontro con la Strega del Caos, Queelag.
Il Caos, l’orrore generato dal voler per forza giocare a fare Dio da parte della Strega di Izalith, è tutto ciò che circonda il poco ospitale ambiente. Sì, probabilmente non c’è posto più vicino all’inferno di questo. Benvenuti a Lost Izalith, la dimora delle streghe.
La strada che porta a Lost Izalith è piena di orrori
Ad inaugurare l’accesso troviamo ad attenderci gli stessi schiavi che trasportano delle strane uova che abbiamo già incontrato nel dominio della Strega.
Le strade, tendenti alla discesa, sono circondate dagli strani esseri che in alcuni casi cercheranno anche di attaccarci, seppur con poca convinzione. Superati i primi metri, la realtà che ci attende è ben diversa da ciò che crediamo. Un Demone Capra, lo stesso che difendeva l’accesso alle fogne, ci attacca sbucando dal nulla, sottolineando ancora una volta la pericolosità di questo luogo. Progredendo, poi, le cose non vanno di certo migliorando. Oltre ad una vera e propria legione di Demoni Capra, continuando nel cammino ci imbatteremo anche in svariati Demoni del Toro, anch’essi vecchia conoscenza del nostro Non Morto Prescelto. Superare gli attacchi combinati di quelli che fino a poco fa ci erano apparsi sotto forma di boss non è per niente facile, ma la voglia di portare a termine la missione si dimostrerà ancora una volta un carburante eccellente.
Superata indenni la prima area, gli orrori non sono di certo finiti, anzi: ad attenderci, infatti, troviamo un gigantesco demone dalle fattezze simili a quelle di una creatura infernale, con tanto di corna e fiamme che lo avvolgono.
La tristezza infinita di Scarica Infinita
Stiamo parlando del Demone conosciuto col nome di Scarica Infinita. Egli è l’unico figlio maschio della Strega del Caos, mutato orribilmente dall’ossessione della madre nel voler per forza ravvivare la Prima Fiamma.
Il gigante infuocato incute una sensazione di tristezza incredibile e, non a caso, ci attaccherà solamente nel caso in cui cercassimo di appropriarci delle vesti appartenute a sua sorella, Quelana, situate in un baule proprio accanto al demone. Una volta sconfitto, tra urla strazianti, il gigante, con la sua dipartita, porterà via con sé buona parte della lava che ricopre la zona sottostante, garantendoci l’accesso ad un livello ancor più basso. L’accesso a quella che è veramente la Città delle Streghe è difeso non soltanto dai numerosi Demoni Capra e Demoni Toro, ma anche da un gigantesco Demone del Fuoco, altra creatura generata dalla follia della Strega di Izalith. Sconfitto il gigantesco Demone dalle stesse sembianze di quel Demone del Rifugio che ci ha iniziati all’arte del dolore ad inizio avventura, non ci resta che proseguire ed addentrarci veramente nel cuore pulsante dall’area.
Alle spalle della creatura c’è, infatti, l’accesso alla Lost Izalith vera e propria, la dimora di ciò che resta della Strega del Caos, divorata dal suo stesso desiderio di arrivare lì dove nessun’altro è riuscito.
Il Demone Centipede e la traversata nella lava
Pronto ad accoglierci troviamo un enorme verme che tenta di divorarci senza pietà. L’essere, conosciuto col nome di Demone Centipede, fa la guardia ad un prezioso anello, fondamentale per proseguire la nostra traversata tra le fiamme.
L’anello in questione ci offrirà la possibilità di subire meno danni a contatto col fuoco, ed in una landa completamente ricoperta di lava si tratta di un vantaggio considerevole. Le numerose costruzioni presenti all’interno dell’infernale mappa offrono un panorama grottesco a spaventoso allo stesso tempo. Tali costruzioni sono popolate da statue di pietra animate, che ci assalgono ogni volta con dei raggi di fuoco fuoriuscenti dalle loro fauci. L’orrore che pervade le strade di Lost Izalith è poi gravemente accentuato dalla presenza di mastodontici draghi consumati dalle fiamme. Ci si rende subito conto che risulta impossibile esplorare la zona e, dunque, avviarsi vero l’area successiva, seguendo una piacevole stradina fatta da grossi rami lignei, appare l’unica soluzione possibile. Seguendo il percorso, ci ritroveremo ben presto in una successiva zona, senza fiamme ma comunque pregna di orrori di ogni sorta.
Strane creature velenose ci attaccheranno, spiriti oscuri attenteranno alla nostra vita, ma una volta superati questi ultimi ostacoli niente più separerà il nostro Chosen Undead dallo scontro con l’origine di tutto l’orrore presente nell’infernale landa.
La Culla del Caos
Superata l’ormai classica nebbia ci ritroveremo in una gigantesca arena completamente ricoperta da rami di generose dimensioni. Ci accorgeremo ben presto che tali ramificazioni rappresentano il corpo della gigantesca creatura che ci attacca: La Culla del Caos.
L’essere è l’ultimo dei quattro grandi Lord che abbiamo affrontato durante la terribile traversata e rappresenta, quindi, l’ultimo ostacolo che separa le nostre strade dall’accesso alla Fornace della Prima Fiamma. Lo scontro si dimostrerà sin da subito molto complesso, giacché ogni colpo della creatura sarà sufficiente (o quasi) per terminarlo, ovviamente in suo favore. Man mano che si combatterà, però, l’arena comincerà a disgregarsi sotto ai nostri piedi fino a farci notare un percorso sotterraneo al di sotto dello strano essere. Lanciandoci nel posto giusto, ciò che troveremo è un qualcosa di inimmaginabile: la Culla del Caos è in realtà un piccolo essere racchiuso in un agglomerato di ramificazioni che formano quasi una vera e propria culla. Colpendo la creatura al di là dei rami sarà possibile concludere vittoriosamente lo scontro con un sol colpo ed assicurarci, così, l’ultima grande anima necessaria per porre fine alla nostra avventura. Sconfitta anche la Strega di Izalith, divenuta ormai un essere indifeso e senza forma potremo ritornare ai piedi della grande porta d’accesso alla Fornace.
Collocando l’ultima anima di Lord nel Ricettacolo l’enorme porta si spalancherà di fronte ai nostri occhi, spianandoci la strada per lo scontro finale. Ma cosa ci attenderà una volta lì dentro?