Come ben sappiamo le avventure punta e clicca, a differenza di generi che puntano tutto sul comparto online, fanno della narrativa il loro punto di forza e Darkestville Castle riesce in questa impresa al 100%.
Il titolo, inizialmente uscito nel 2017 e vincitore del premio Indie Prize per la miglior narrativa, è disponibile sul Nintendo Switch eshop al prezzo di 14.99€.
Cid, il demone burlone
La trama del titolo è realizzata ispirandosi a mostri sacri del cinema di animazione, così come il comparto grafico.
I personaggi sono ben caratterizzati e tutti presentano una personalità ben precisa e delineata che rende la trama, nonostante sia basata su una comicità spesso demenziale, profonda e piena di sfumature interessanti.
Le parti comiche sono realizzate a regola d’arte mischiando con astuzia alcune battute velate con altre più esplicite in modo da accontentare più persone possibili.
Una grafica Burtonesca, peccato per le sbavature
Lo stile grafico del titolo si abbina benissimo all’atmosfera che il team di sviluppo ha voluto creare e la grande varietà di ambienti e personaggi rende riconoscibili in tempo zero tutti coloro che sono utili al fine della trama.
Il comparto visivo di Darkestville Castle è molto altalenante e alterna ambienti e personaggi realizzati a mano in modo magistrale ad alcuni modelli che non reggono il confronto con gli altri elementi a schermo, creando una grafica di discreto livello che però vola tra alti e bassi, cosa che si sarebbe potuta evitare con alcuni accorgimenti.
Point and click, aponte e clique, apuntar y hacer clic
Il gameplay del gioco segue le classiche linee dei punta e clicca, senza sbavature, ma senza neanche elementi innovativi che riescono ad alzare l’asticella del genere.
Per proseguire all’interno dell’opera dovremo, come si evince dal genere, cliccare sugli oggetti e decidere quale tra le tre azioni disponibili eseguire su di loro, oltre a questo dovremo combinare fra loro gli oggetti in modo da renderli utili al fine di completare le missioni.
Saranno presenti tre azioni che varieranno a seconda se sceglieremo di interagire con una persona od un oggetto, ognuna di queste ci garantirà un piccolo monologo che spesso ci strapperà più di un sorriso.
Gli enigmi non sono sempre ispiratissimi e la difficoltà non è mai troppo elevata, in modo che i videogiocatori possano concentrarsi principalmente sulla trama.
I comandi sono semplicissimi da imparare ed è possibile anche utilizzare lo schermo touch di Nintendo Switch, anche se in questo caso i comandi diventeranno sensibilmente più legnosi e meno intuitivi.
La quinta sinfonia di Beethoven risuona in Darkestville Castle
La colonna sonora di Darkestville Castle riesce a caratterizzare bene gli ambienti di gioco e a non essere ripetitiva, non fa comunque gridare al miracolo e nonostante faccia un buon lavoro non riesce a reggere il confronto con altri titoli la cui colonna sonora vale da sola il prezzo del biglietto.
Le voci sono ben realizzate e nonostante non sia presente la lingua italiana per quanto riguarda il doppiaggio sono disponibili i sottotitoli che permettono anche a chi non è avvezzo alla lingua inglese di godere del titolo.
Vale la pena di diventare Cid
Il conclusione Darkestville Castle è di buona fattura e garantisce un’esperienza di livello sia per chi è già fan delle avventure punta e clicca, sia per chi sta cercando di avvicinarsi a questo genere.
Il prezzo contenuto e le 7 ore di campagna principale lo rendono un acquisto valido.