Tomonobu Itagaki, il creatore di Dead or Alive e Ninja Gaiden, ha deciso di fondare una nuova software house, la Itakagi Games. La notizia arriva direttamente dal profilo Facebook di Itagaki, dove lo sviluppatore ha pubblicato un’intervista rilasciata a Bloomberg in occasione del ventesimo anniversario di Xbox.
Dall’intervista si possono estrarre spunti molto interessanti sulla storia della creazione della prima Xbox, di come questa abbia modificato il panorama videoludico dell’epoca e del perché non sia riuscita a stabilire una presenza stabile con il mercato videoludico giapponese.
Itagaki e il passato in Xbox
Ti parlerò delle cose più rilevanti, a mio giudizio, che sono riportate nell’intervista come la politica Xbox e lo sviluppo di Dead or Alive, oppure del perché il lancio sul mercato giapponese sia stato fallimentare per l’azienda di Redmond.
La politica Xbox per l’ingresso nel mercato videoludico a detta di Itagaki era piuttosto aggressiva, chiaramente diversa da Nintendo e Sony. Loro realizzavano hardware e chip con architettura unica e dedicata, Microsft d’altra parte ha invece assemblato le migliori componenti già esistenti dando l’impressione alle software house giapponesi che Xbox fosse solo una versione di un normalissimo Pc. Itagaki ha incontrato Microsoft, circa 13 mesi prima del lancio della console, e fu avvicinato, insieme ad altri studi giapponesi, proprio perché Xbox aveva bisogno di un gioco che mettesse in mostra le capacità della macchina.
Lo sviluppo vero e proprio di Dead or Alive per Xbox sarebbe dovuto quindi di 13 mesi al massimo, di fronte a questa sfida Itagaki, non si è certo tirato indietro, prendendola come una “missione”, investendo tempo e risorse per portarla a termine.
Il lancio del gioco fu un successo in tutto il mondo, con oltre 2 milioni di copie vendute e le proiezioni di vendita Microsoft ampiamente superate. Tutto molto bello se non fosse che in Giappone fu un vero e proprio fallimento.
La causa di ciò fu una quantità molto inferiore di unità messe a disposizione da Microsoft su questo mercato, di quanto era stato concordato anticipatamente. Infatti, era stato assicurato che ci sarebbero state 500.000 unità della console al lancio, quindi il team al lavoro su Dead or Alive aveva accumulato ordini per 262.000 copie dai rivenditori. Poco prima del lancio però, qualcosa è andato storto, Microsoft Japan si scusò affermando di poter distribuire al lancio soltanto 250.000 console. Questo portò ad un esaurimento delle console in un brevissimo tempo, e visto che non tutti i videogiocatori sono amanti dei picchiaduro, Dead or Alive finì nei cestoni delle offerte videoludiche e venduto a soli 3 dollari a copia, per un totale di 170.000 copie vendute. Lo stesso Itagaki, nonostante il successo nel mondo, afferma:
“Sai, quando i giocatori vedono un gioco economico in un carro, tendono a giudicare che sia un gioco terribile. È stato frustrante e triste. E questo ha promosso altre società di software che non volevano pubblicare giochi su Xbox. Guarda, Dead or Alive 3, che scommette su Xbox, è ora venduto solo per 3 dollari”.
Questa fu una delle principali cause del perché Xbox non riuscì a conquistare i favori degli studi di sviluppo e dei videogiocatori giapponesi.
Itagaki presente e futuro
Allo sviluppatore nell’intervista vengono fatte molte domande riguardanti il passato e la sua collaborazione lavorativa con Xbox, ma adesso concentriamoci sul presente e il futuro della sua nuova software house. Gli viene chiesto per esempio cosa avesse combinato di recente, egli ha risposto che avrebbe passato gli ultimi 4 anni ad insegnare a giovani ragazzi in affido, ma che dentro di sé sentiva sempre il bisogno di creare un nuovo gioco ed è proprio per questo motivo che ha fondato la Itagaki Games.
Alla domanda successiva ha inoltre aperto uno spiraglio su un futuro in Microsoft del suo studio, infatti quando gli è stato chiesto se sarebbe stato disponibile ad un’eventuale acquisizione ha risposto:
“Haha, ricomincerei a fare le stesse domande che ho fatto a Seamus (designer Xbox) due decenni fa. Sei sicuro di poter battere PlayStation? Egli mi rispose di si, e con Project Midway (Xbox) guadagnerò la supremazia. Ed è per questo motivo che mi sono fidato e ho creato giochi esclusivi Xbox per circa 10 anni. Adesso ne sono passati 20 e ho fondato un mio studio, se Microsoft mi contatterà ne sarò onorato”.
Itagaki ha lasciato Koei Tecmo nel 2008 ed è stato uno dei membri fondatori di Valhalla Game Studio nel 2010. Da allora ha rilasciato un solo gioco in terza persona, Devil’s Third, annunciato per PlayStation e Xbox e diventato poi esclusiva Nintendo. Si è poi dimesso dallo studio nel 2017.
Ti lascio il link della pagina Facebook di Itagaki, potrai così leggere l’intervista per intero e potrai “spulciarla” più a fondo, se lo vorrai.