Quando un progetto videoludico parte con una premessa altisonante come quella di Death Crown, è facile scadere nel banale e creare un prodotto privo di anima e pieno di cliché. Fortunatamente non è questo il caso in quanto, in un mare di prodotti sempre più simili tra loro, il progetto di CO5MONAUT si distingue dalla massa con uno stile grafico davvero particolare e una direzione artistica sopraffina che ci accompagna lungo tutta la lunghezza del gioco.
Pronti a tutto per la Death Crown
Il gioco si suddivide in tre storie diverse che ci permettono di vivere una serie di vicende attraverso gli occhi dei regnanti dei diversi popoli destinati a scontrarsi tra di loro per una ragione o un’altra.
La campagna principale ci mette nei panni della Morte, che dopo essere stata derubata dal Re del genere umano, è pronta a decimare le sue fila per recuperare il potentissimo artefatto che è stato sottratto dalle sue mani. In contemporanea potremo vivere altre due trame, una dove vestiremo i panni di un valoroso guerriero umano che guiderà il suo esercito per sconfiggere il dominio incontrastato della Morte. Mentre l’altra prenderà una piega totalmente diversa in quanto tratterà il leggendario scontro tra la Regina dei non-morti e un Demone, che impersoneremo per tutta la lunghezza della campagna.
Nonostante delle cutscene realizzate in modo magistrale, risulta complicato comprendere le vicende che accadono a schermo in quanto il gioco non ha alcun dialogo, parlato o scritto che sia. Lo spazio lasciato alle interpretazioni è ampio, tuttavia non credo debba essere visto necessariamente come un difetto in quanto è stata una scelta del team di sviluppo quella di dare la possibilità ad ognuno di carpire dei messaggi differenti. Vista però la bellezza e la peculiarità di alcune strutture sarebbe stato interessante avere un pizzico di lore in più.
Un bit basta e avanza
Il comparto grafico è sicuramente il punto di forza più grande del titolo, Death Crown è la prova del fatto che non serve per forza una grafica pomposa per avere una grande resa. Il gioco come avrai ben capito da quanto scritto in precedenza ha uno stile grafico a 1-bit estremamente semplice, tuttavia il superbo lavoro del team di sviluppo con poche linee e due colori è riuscito a creare ambienti e personaggi stupendi che vanno a creare un’atmosfera meravigliosa.
La direzione artistica è di livello, l’unica pecca è il fatto di non poter ricevere delle spiegazioni sulle varie strutture presenti all’interno della mappa che sarebbero state ben gradite. Sia i modelli dei personaggi che quelli degli ambienti sono fantastici e valgono da soli il prezzo del biglietto. L’area meno caratterizzata è la “scacchiera” su cui andremo a giocare, tuttavia anche in questo caso il livello è molto buono e non va ad abbassare la qualità generale.
Ovviamente la semplicità dello stile grafico va a porre delle serie limitazioni a livello di animazioni, risultano infatti molto minimal e passano quasi inosservate quando si ammira il quadro generale.
Gli inni di guerra riecheggiano sul campo di battaglia
Il comparto sonoro del gioco non è realizzato male ma non riesce a convincere pienamente. Sia la colonna sonora che gli effettivi suoni del titolo sono molto semplici così come il resto del gioco, tuttavia questo non è un problema in quanto risulta coerente con la direzione generale che si è voluto dare a Death Crown.
La vera pecca della colonna sonora è che le musiche non rimangono per niente impresse, seppur siano orecchiabili. Ci attestiamo di conseguenza su un comparto sonoro sufficiente ma niente di più.
Un buon punto di partenza per i novizi
Il gameplay del gioco nonostante navighi spesso tra alti e bassi riesce ancora a fare della semplicità la sua arma più potente. Una volta entrati nel titolo si capisce subito che i ragazzi del team di sviluppo hanno voluto creare un progetto che fosse godibile da tutti sia per una serie di feature per la quality of life sia grazie a una velocità e un’immediatezza del gameplay che non si vede sempre in questo genere di giochi.
Death Crown è un titolo strategico in tempo reale che propone delle meccaniche davvero semplici le quali permettono a tutti di gettarsi subito in battaglia. Gli scontri si svolgono in mappe composte da esagoni su cui potremo costruire uno dei tre edifici disponibili, una miniera che produce oro che ci permetterà di costruire altre strutture, una torre che sparerà ai nemici avversari in modo da difendere il nostro castello e una caserma da cui spawneranno le nostre unità d’attacco.
Ogni edificio ha un costo preciso e potrà essere costruito sugli esagoni adiacenti al nostro castello o alle altre strutture in nostro possesso. All’interno della mappa saranno disposti tre cristalli di colore nero, questi se conquistati potenzieranno le nostre unità e ci daranno un grande vantaggio in battaglia. Sarà infatti di vitale importanza prendere possesso di almeno due dei tre cristalli per non venire schiacciati dall’esercito nemico soprattutto alla difficoltà più alte.
Una dinamica molto interessante del gameplay di Death Crown è la morfologia del terreno che dona bonus o malus a seconda della civiltà con la quale si sta giocando. Altre tipologie di terreno invece verranno utilizzate per le strategie offensive in quanto si tratterà di barriere naturali su cui non si potrà costruire ma che potranno essere attraversate dai soldati.
Oltre alla modalità storia (disponibile anche in versione co-op), sarà presente una componente multiplayer locale, una modalità sopravvivenza e la più classica partita in giocatore singolo.
Il gameplay come detto in precedenza è molto semplice, di conseguenza le peculiarità si fermano a quelle descritte poco sopra. Tuttavia durante la campagna andremo ad affrontare una serie di boss che utilizzeranno tattiche molto particolari che doneranno un po’ di varietà ad un titolo che sfortunatamente non gode di un’evoluzione costante nel tempo.
La semplicità unita all’immediatezza dei comandi rende Death Crown un gioco perfetto per tutti coloro che vogliono approcciarsi al genere ma sono sempre stati allontanati da sistemi di crescita troppo complessi.