Death Stranding Director’s Cut è stato annunciato al Summer Game Fest e, come di consueto, ha dato il via ad una corsa all’interpretazione del trailer.
L’autore, Hideo Kojima, è solito nascondere dettagli poco chiari a prima vista, questo trailer non è stato da meno e anche noi della redazione abbiamo teorizzato qualche possibile collegamento con un remake di Metal Gear Solid; il trailer potrebbe infatti fungere da cavallo di Troia per veicolare più di un semplice annuncio.
Tornando con i piedi per terra, sappiamo ancora davvero poco del contenuto di quest’opera che, a quanto sembra, dovrebbe permettere all’autore di inserire al suo interno tutto ciò che non ha potuto inserire per svariati motivi in fase di progettazione dell’opera come l’abbiamo poi conosciuta.
Si parla di un nuovo arco narrativo, la cosa davvero mi intriga e non poco in quanto mi tufferei volentieri di nuovo tra le lande desolate delle Città Unite d’America in compagnia di Sam e degli altri grandi personaggi.
Ciò non è tutto, con molta probabilità saranno presentate nuove C.A. (creature arenate), negli art book è possibile vedere quanto lavoro fu impiegato nella creazione di queste entità bloccate tra il mondo terreno e l’aldilà, ma purtroppo solo in questi dato che nell’opera conclusa gli esseri arenati risultano molto monotoni e poco approfonditi, forse rappresentano il vero punto di debolezza di Death Stranding, soprattutto durante le boss fight.
Sarebbe entusiasmante poter vedere cosa avrebbe voluto realmente partorire la mente contorta di Kojima, lui stesso affermò che il titolo avrebbe dovuto avere toni molto più cupi e tendenti all’horror (genere che Hideo vuole fortemente riabbracciare) e devo dire che gradirei moltissimo una piccola virata in questa Director’s Cut.
Death Stranding Director’s Cut ammette le debolezze dell’opera originale
Non solo contenuti aggiuntivi in termini di trama e inserimenti di vari cut content, nella versione annunciata al Summer Game Fest ci saranno anche migliorie dal lato gameplay.
Appena uscito Death Stranding ha diviso a metà il pubblico tra adulatori e detrattori, ma in pochi hanno valutato correttamente l’opera; per citare un esempio, anche io ho apprezzato tantissimo il prodotto in generale, ma ho potuto comunque constatare notevoli pecche soprattutto dal lato gameplay.
L’esplorazione la gestione del peso e l’interazione con l’ambiente per me sono state tutto fuorché monotone e noiose, la cosa che davvero mi ha fatto storcere il naso è la componente stealth davvero risicata e poco approfondita.
Se consideriamo che l’autore è forse uno dei padri del genere stealth moderno, l’aspettativa era altissima; eccoci dunque con una sorta di “ammissione di colpevolezza“, lo stresso team introducendo un sistema stealth più affinato nella Director’s Cut afferma le debolezza dell’opera originale.
Speriamo davvero si possa ottenere un prodotto più completo sia dal lato narrativo che dal lato ludico, in ogni caso partendo da una base conoscitiva davvero risicata come quella attuale non posso fare altro che rimandarti alla prossima, non appena avremo notizie più dettagliate in merito sarai subito informato, resta sintonizzato con noi!