La tanto vociferata presenta di Hideo Kojima al Summer Game Fest si è concretizzata con l’annuncio di Death Stranding: Director’s Cut, un upgrade di nuova generazione che però potrebbe voler comunicare qualcosa di più.
Prima di tutto è bene confermare che questo aggiornamento sarà disponibile in esclusiva PlayStation 5, oltre alle ovvie migliorie dal lato comparto tecnico c’è da aspettarsi anche un ampliamento della narrazione.
Come già riportato in numerosi rumor, pare che Kojima avesse l’intenzione di produrre una “versione estesa” del suo ultimo lavoro.
Partendo dal presupposto che una director’s cut intende inserire ciò che il director non ha avuto modo, per un motivo o per un altro, di inserire nel prodotto finito.
La cosa mi intriga e non poco, faccio parte di quella netta metà di videogiocatori che ha amato il titolo e poter tornare a far lavorare le meningi per comprendere ogni chiave di lettura della narrazione è proprio ciò di cui ho bisogno.
Fatte le dovute premesse penso quindi sia molto probabile che in questa nuova versione venga aggiunta una fetta narrativa accantonata in fase di produzione originale. Moltissimi art book rappresentano numerosi concept poi tagliati dall’opera finale, sarebbe davvero fenomenale poterli vivere in questa director’s cut.
Death Stranding: Director’s Cut, due annunci in uno?
In molti hanno ovviamente iniziato a teorizzare quanto possa in effetti trattarsi di qualcosa di più di un semplice annuncio; va considerato l’aspetto volutamente criptico del trailer, come ben ci ha abituati il caro Hideo Kojima ogni dettaglio deve essere valutato con attenzione.
In questo trailer vediamo Sam Porter Bridges introdursi in una struttura che ha tanto l’aspetto della ben nota Shadow Moses, il tutto viene enfatizzato ancora di più da una colonna sonora di sottofondo che urla Metal Gear Solid a ogni nota musicale.
La cosa diventa chiara quando, trovando una cassa targata “Fragile“, il nostro Sam decide di infilarcisi dentro in chiaro stile Solid Snake. La cassa è la chiave di lettura necessaria, la scritta “Fragile” potrebbe infatti non tanto riferirsi alla compagnia di consegne dell’omonimo personaggio di Death Stranding, quanto più al vero e proprio contenuto metaforico di quest’ultima.
Sappiamo bene che dovrebbe essere in cantiere un remake di Metal Gear Solid a cura di Bluepoint Games (talentuoso team specializzato nel restauro videoludico, vedasi Shadow of the Colossus e il più recente Demon’s Souls).
Kojima potrebbe essersi servito del suo ultimo personaggio di fantasia per “riporre nelle mani” del team Bluepoint Games un contenuto “Fragile” come Metal Gear Solid. La scatola cita anche “maneggiare con amore” proprio come a voler prima di tutto stuzzicare i fan sull’effettiva esistenza del remake e anche a volersi accertare che il team lavori sodo sul prodotto, con la dovuta accortezza.
Devo dire che adoro questo tipo di presentazioni, Hideo Kojima sa bene come giocare con il pubblico e spero tanto che quanto detto in questo articolo possa essere realtà.
Va comunque anche citata una lettura differente fatta da alcuni fan, che hanno interpretato questo trailer come un semplice addio alla saga di successo del fondatore della Kojima Production, a favore di uno sguardo puntato al futuro, una sorta di conclusione con il passato per concentrarsi su nuove produzioni che ancora una volta mireranno a sconvolgere (in bene o in male) il pubblico di appassionati.
Che l’annuncio voglia comunicare più di quanto sembri o meno sono comunque molto felice di poter vestire nuovamente i panni di Sam Porter Bridges, se anche tu sei del mio stesso parere resta sintonizzato con noi, perché non appena avremo novità in merito sarai subito aggiornato!