Death Stranding è pronto ad arrivare in una nuova veste grazie alla versione Director’s Cut, ma Kojima pare non essere d’accordo con questa affermazione.
Queste nuova dicitura dal sapore prettamente cinematografico sembra essere il nuovo trend di Sony (leggi Ghost of Tsushima) e Kojima, quale cinefilo incallito com’è, non ha potuto mancare nel dire la sua.
Death Stranding Director’s Cut non è una Director’s Cut
Attraverso il suo canale ufficiale Twitter, il noto game director si è lasciato andare a un suo proprio pensiero (forse critica?) riguardo alla nuova versione di Death Stranding. Secondo Kojima, una director’s cut non dovrebbe aggiungere nulla di nuovo, ma inserire quei contenuti, appunto tagliati, durante lo sviluppo.
“La director’s cut in un film è una modifica aggiuntiva a una versione ridotta che è stata rilasciata a malincuore perché il regista non aveva il diritto di modificarla o perché il tempo di esecuzione doveva essere ridotto”, spiega Kojima.
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In the game, it is not what was cut, but what was additionally produced that was included. Delector's Plus? So, in my opinion, I don't like to call "director's cut".— HIDEO_KOJIMA (@HIDEO_KOJIMA_EN) July 12, 2021
“Nel gioco, non è ciò che è stato tagliato, ma ciò che è stato prodotto in aggiunta che è stato incluso. Delector’s Plus? Perciò, secondo me, non mi piace chiamarlo ‘”director’s cut.” continua Kojima.
Forse per Kojima sarebbe stato meglio chiamarla Death Stranding: Game of the Year Edition, piuttosto che Death Stranding Director’s Cut ma facendo un collegamento cinematografico, il pensiero non può che andare alla discussa Zack Snyder’s Justice League, la quale non è stata una semplice operazione di aggiunta di parti tagliate, ma un intero lavoro di ricostruzione, rigirando addirittura intere scene.
Death Stranding Director’s Cut sarà un’esclusiva PlayStation 5 con l’uscita prevista per il 24 settembre 2021.