Per rendersi conto di quanto Death Stranding sia già un vero e proprio fenomeno di massa, almeno per quando riguarda il pubblico videoludico, basterebbe probabilmente visitare la sezione commenti sotto a una qualsiasi notizia riguardante il nuovo progetto di Hideo Kojima. Da sempre abile aizzatore di folle dalle opinioni discordanti, l’ideatore della celebre saga di Metal Gear non ha mai nascosto la sua enorme passione e cultura in fatto di cinema, facendola sempre e comunque trasparire anche all’interno dei suoi videogiochi. Chiunque conosca bene l’autore in questione saprà sicuramente riconoscergli un’innata abilità nel creare scene coinvolgenti, attraverso un lavoro che spesso non ha effettivamente nulla da invidiare a quello di un vero regista cinematografico. Questa sua qualità e il suo continuo volersi spingere verso una sempre più evidente unione dei due medium all’interno delle sue opere, ha contribuito nel tempo a standardizzare quella che oggi potremmo tranquillamente riconoscere (che piaccia o meno) come una vera e propria impronta stilistica.
Death Stranding uscirà il prossimo mese e comunque vada, credo saremo entrambi d’accordo sul fatto che il titolo non passerà inosservato. A sostegno di questo, negli ultimi tempi, le molteplici dichiarazioni di personalità note al grande pubblico che hanno avuto modo di vedere il lavoro di Hideo più da vicino. Da Norman Reedus e Mads Mikkelsen (entrambi parte integrante del cast di attori partecipanti alla realizzazione del progetto) che hanno più volte elogiato il genio di Kojima, alla celebre attrice Diane Kruger che in passato ne ha sottolineato la cura per i dettagli e la carica emotiva trasmessa attraverso le sue scene, sono stati in molti a voler lodare l’intensità dell’autore giapponese.
A questa lista di entusiasti si è recentemente aggiunto un altro nome piuttosto altisonante del mondo del cinema: George Miller. Il creatore di Mad Max, con il quale nel lontano 1979 ha dettato le basi di quelle che sarebbe poi state riconosciute e riprese da chiunque come le linee guida della concezione post apocalittica nelle opere d’intrattenimento, ha rilasciato un’intervista per IGN in cui spiega chiaramente gli innegabili meriti di Death Stranding. Nel breve ma intenso video (che trovate in calce all’articolo), Miller sembra voler dare molto peso all’innovazione come chiave di volta indispensabile per evolversi e, riferendosi nello specifico a Death Stranding, aggiunge:
Le abilità che io vedo nei grandi registi, le vedo anche nel lavoro di Kojima-san. Tutto il linguaggio visivo, la sintassi, le scene avvincenti, è tutto lì. È tutto nel servizio di dare al pubblico un’esperienza intensa. Il rischio è che le persone semplicemente non lo accettino.
Prima di lasciarti all’interessante video completo che immortala le reazioni a caldo del regista australiano a quanto gli viene mostrato dell’opera, ti ricordo che l’uscita di Death Stranding è prevista per l’8 novembre su PlayStation 4.
Di sicuro uno dei videogiochi più attesi di sempre, in ambito videoludico, e prodotto da Kojima, finalmente sarà bello vederlo ritornare. Aspettative alte, si spera che il gioco le rispetti e che Kojima si mostri, di conseguenza, in forma smagliante!