Certi obiettivi devono essere riconosciuti e quello di Death’s Door non è da meno! Festeggiando gli oltre centomila giocatori, il piccolo corvo nero comincia ad essere famoso e riconosciuto ovunque, grazie anche alla critica che ha elogiato la freschezza, la passione ed ispirazione per un titolo completamente nuovo ed allo stesso tempo familiare.
Che sia il suo stile cartoon ed innocente alla Link’s Awakening o la sua difficoltà di combattimento ed il ritmo serrato alla Dark Souls ad aver attirato così tanti giocatori tra le braccia del suo piccolo corvo? Di sicuro qualsiasi sia la risposta nulla toglie che per un gioco ed uno studio indie raggiungere un traguardo del genere è davvero importante e soprattutto getta una nuova luce su quella branca di mercato dove impegno e cura dei dettagli sa rendere pan per focaccia a titoli tripla A e studi giganti!
Ecco il primo trailer del gioco:
Death’s Door festeggia i primi centomila giocatori e lancia la sfida ai grandi del mercato!
Ricevere approvazione ed appagamento da numerose testate giornalistiche di videogiochi, sovrastare altri titoli più grossi e famosi non ha prezzo, soprattutto se a farlo è la semplicità, la cura maniacale dei segreti ed un personaggio semplice, caratterizzato e perfetto per l’avventura che presenta il gioco!
Fortunatamente non è la prima volta che piccoli studi indie riescono dove tripla A falliscono, anzi! Col passare degli anni e del tempo, studi sempre più piccoli dimostrano che produzioni enormi e più di 200 anni collettivi di esperienza (Cit. Riot Games) non sempre sono sinonimi di qualità e perfezione, tanto che maggiore è la sua produzione e più probabile sarà sbagliare.
Ovviamente non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma come sempre compaiono esempi sempre più tangibili che forse il vero futuro dei videogiochi sono gli indie?
AI posteri ed alla nostra Sezione Notizie l’ardua sentenza!