Il tower defense è uno di quei generi che nel corso degli anni non ha mai subito grandi cambiamenti, non per mancanza di inventiva o disinteresse da parte degli sviluppatori, piuttosto perché la sua formula risultava talmente semplice e allo stesso tempo solida da riuscire a risultare divertente per giocatori di ogni tipo senza doversi necessariamente reinventare.
Nel corso degli anni però, con l’evoluzione del mercato videoludico, in cui gran parte delle software house punta a proporre titoli sempre più grandi, complessi e articolati, un genere dalle premesse semplici some il tower defense è stato spesso e volentieri relegato a minigioco all’interno di produzioni di portata maggiore, o semplicemente a spin-off per mobile.
Certo, non sono mancati esempi ben riusciti negli ultimi anni che partivano con lo scopo ben preciso di rendere omaggio ai tower defense, primo su tutti Plants vs. Zombies, che grazie alla sua ironia e al suo stile grafico piacevole ha avuto il merito di avvicinare molti giocatori al genere, magari anche utenti che non avevano mai avuto esperienze in tal senso!
Proprio a causa di questa particolare condizione del genere, ogni volta che uno sviluppatore al giorno d’oggi parte con l’idea di portare su PC e console (e non solo su mobile) un tower defense vecchio stile deve prendere in considerazione il fatto di poter aver la strada in salita. Planetfall Studios, la software house dietro Defentron, nello sviluppare il titolo ha deciso di puntare sull’effetto nostalgia che pervade i media negli ultimi anni così da giustificare l’impianto così retrò della sua proposta videoludica, riuscendo in parte nell’intento a causa di qualche difetto che mina la godibilità di Defentron.
Dove stiamo andando non c’è bisogno di trame!
Defentron vuole offrire al giocatore un’esperienza di puro gameplay, non c’è una vera e propria trama, potremo piuttosto ricostruire una lore con un grande (e sottolineo grande) sforzo di fantasia. Infatti, per proseguire basterà terminare in sequenza i livelli di difficoltà (quasi sempre) crescente suddivisi in cinque mondi. Dando un’occhiata ai nomi dei mondi in questione, potremo intuire che il nostro obiettivo è difendere le varie componenti di un vero e proprio computer dalla minaccia di fastidiosissimi virus.
E da questo punto di vista potremmo dire che è letteralmente tutto qui, non c’è davvero null’altro da dire, è palese il fatto che la trama non fosse una priorità per gli sviluppatori. Ed è un vero peccato che da al titolo il sapore di un’occasione mancata; se si pensa al già citato Plants vs. Zombies, la trama presentata non sarà originalissima, ma è comunque avvincente e diventa sempre più articolata, arrivando a coinvolgere concetti sempre più complessi fino ad arrivare ai viaggi nel tempo!
Tutto questo manca in Defentron, sebbene non si possa propriamente annoverare tra i difetti dal momento che non risulta essenziale per il genere, l’ambientazione vaporwave e retrofuturistica poteva perfettamente essere legata a un (anche minimo) accenno di storia, avrebbe reso le poche ore che i giocatori passeranno in compagnia del titolo più interessanti. Infatti, è possibile completare il gioco anche in un paio d’ore, dal momento che il tutto si articolerà in circa una quarantina di livelli, senza offrire alternative alla campagna principale come una modalità survival, che sarebbe stata decisamente azzeccata.
Pensa prima di sparare!
I vari livelli di Defentron sono composti da percorsi più o meno labirintici che verranno sul quale si faranno strada i vari virus, che tenteranno di raggiungere la parte opposta del percorso, dove c’è la metà che andrà difesa a ogni costo. In punti specifici ai lati del percorso in questione potremo piazzare delle torrette dai diversi effetti che impediranno l’avanzata dei virus.
In totale ci sono sei tipi di torrette, e presto ci renderemo conto che la forza bruta non è sempre la soluzione giusta. Alle prime torrette, classiche mitragliatrici gatling utili per un buon dps, se ne aggiungeranno presto alcune che spareranno particolari mine utili a rallentare i virus, si proseguirà poi con cannoni e altre bocche da fuoco che scrificheranno la velocità in favore del danno o viceversa.
Una volta piazzate le torrette dovremo gestirne i potenziamenti. Ci sono diversi livelli di power up cresecente divisi in tre rami: velocità, portata e danno; man mano quindi, con l’avanzare delle ondate che ci metteranno alla prova con virus sempre più numerosi e potenti (virus più veloci oppure corazzati, arrivando fino a veri e propri boss di fine ondata), potremo allestire delle risposte più efficaci grazie ai punti da spendere rilasciati istantaneamente dai nemici abbattuti e non solo! Se infatti avremo bisogno di una scarica istantanea di potenza oppure vorremo ripensare al volo la strategia posizionando un tipo diverso di torretta in uno spazio già occupato potremo usare l’Overload che sovraccaricherà la torretta donandole caratteristiche al massimo per qualche secondo, ma con l’autodistruzione come prezzo da pagare.
Si capisce subito che, per quanto basilare nelle premesse, Defentron sia in grado di offrire ai giocatori una buona dose di divertimento, allo stesso tempo però il gameplay nasconde dei difetti che minano la godibilità dell’intera esperienza. La difficoltà non mi è sembrata ben bilanciata, alcuni livelli delle prime battute di gioco si sono rivelati decisamente più punitivi rispetto ad alcuni in fasi avanzate, portando il giocatore a un trial and error forzato, e non a un utilizzo più accurato delle varie strategie disponibili.
Come già anticipato poi, l’esperienza si esaurisce in troppo poco tempo, un paio d’ore di gioco intenso saranno più che sufficienti per portare a termine l’intera campagna, l’unico fattore di rigiocabilità sta nella voglia del giocatore di ottenere in ogni livello le fatidiche tre stelle che rappresentano il punteggio massimo, al massimo si potrebbe puntare a completare gli obiettivi interni proposti dal gioco, ma anche qui niente di più da aggiungere.
Inoltre, c’è un difetto che colpisce la versione Nintendo Switch e rivela la natura di un titolo pensato principalmente per PC e che appartiene a un genere che al giorno d’oggi è facile da trovare su mobile per un ottimo motivo: la gestione dei comandi. L’intero campo da gioco di ogni livello è formato da una griglia composta di quadrati, per spostarci però da un punto all’altro del percorso e controllare la situazione in vari punti non potremo semplicemente utilizzare lo stick analogico, saremo obbligati a selezionare un quadrato vuoto e muoverci lì.
In un titolo in cui la velocità di pensiero e d’esecuzione date da una visione totale del campo da gioco sono fondamentali, avere un sistema di movimento così scomodo influisce pesantemente sulla fruizione. Inspiegabile inoltre l’impossibilità di utilizzare lo schermo touch dell’ibrida di casa Nintendo, sarebbe stata la soluzione ideale richiamando proprio il mobile gaming, inceve rientra nella lista delle occasioni mancate di Defentron. Va specificato però che sto scrivendo la recensione ben dieci giorni prima del day one, una patch al lancio potrebbe tranquillamente risolvere la cosa.
Luci (al neon) e ombre del comparto tecnico
Defentron se la cava comunque discretamente dal punto di vista tecnico e artistico. I ragazzi di Planetfall Studios hanno voluto omaggiare lo stile vaporwave tanto in voga negli ultimi anni specialmente tra i nostalgici, il risultato a livello visivo è una costante esplosione di luci al neon che bombarda costantemente il giocatore e riesce a rendere molto gradevole l’esperienza alla vista per quanto comunque il comparto grafico punti sempre al minimalismo in ogni livello ed elemento del gioco.
C’è però un piccolo appunto da fare sulla versione per Nintendo Switch, per quanto abbia già detto che il comparto grafico è minimale e di conseguenza non dovrebbe comportare eccessivi sforzi per gli hardware, nelle fasi più concitate, sia in versione docked che portatile, l’ammiraglia della grande N ha fatto non poca fatica a gestire la situazione arrivando a cali di frame pesantissimi e quasi vicino ai freeze. L’unica soluzione a cui riesco a pensare è che non ci sia stato in generale un buon lavoro di ottimizzazione nei confronti della console.
Per quanto riguarda il comparto sonoro invece, Defentron omaggia in tutto e per tutto la corrente artistica che vuole tributare, con una colonna sonora certamente non molto ampia, con pochi temi musicali che si susseguono, ma tutti estremamente orecchiabili, specialmente per i fan del genere, ma apprezzabili da tutti.
In conclusione, Defentron è un gioco concettualmente semplice e senza troppe pretese, soffre di un’eccessiva brevità e di qualche problema tecnico di troppo su Nintendo Switch. Tuttavia, non si tratta di un titolo da scartare a prescindere, anzi, chi cerca un’esperienza classica e magari anche rapida da fruire, magari contornata da un’estetica accattivante, troverà pane per i suoi denti!