Demeo: PC Edition parte da premesse che sembrano essere letteralmente un sogno a occhi aperti per tutti gli amanti di D&D che sono tristemente da soli o, più in generale, che non vogliono limitarsi alle giocate “fisiche” con gli amici. Il gioco prende infatti chiara ispirazione da classici GDR da tavolo come HeroQuest, cercando di ricrearne l’esperienza.
Siamo quindi davanti a una versione digitale di un GDR da tavolo, che in un certo senso propone al giocatore una versione molto semplificata di D&D che, appunto, è più vicina a HeroQuest o Arcane Quest. Vediamo quindi se vale la pena buttarsi su questo porting PC di Demeo: PC Edition.
Nessuna storia, solo contesti narrativi
Demeo: PC Edition non propone una vera e propria trama ma, al contrario, mette davanti al giocatore delle campagne, ovvero dei contesti narrativi che fanno da sfondo alle avventure nei dungeon. Ogni partita inizia infatti con la selezione di un’avventura, che poi fa da base per la creazione del dungeon stesso e per l’obiettivo finale della missione.
A parte qualche piccolo accenno narrativo, però, la storia non diventa mai il fulcro del gioco e, al contrario, si limita a essere un semplice sfondo per l’esplorazione. Di fatto, questa scelta impatta soprattutto nella generazione dei dungeon, che vengono creati in modo leggermente diverso in base alla campagna selezionata.
Ad esempio, una storia ambientata nelle fogne modifica radicalmente l’atmosfera che si respira, visto che l’estetica degli ambienti è, appunto, quella di una rete fognaria infestata da mostri. Questo cambia anche la conformazione delle stanze stesse, che hanno forme diverse per rendere ogni scenario credibile.
Demeo: PC Edition punta tutto sul gameplay
Demeo: PC Edition, però, punta tutto sulla sua solida struttura di gioco, che ricrea in modo eccellente il feeling da GDR da tavolo, senza però rinunciare a una buona dose di profondità. Una volta selezionata una campagna si entra subito nell’azione, giocando una campagna autoconclusiva generata casualmente di volta in volta.
Il gioco è infatti un dungeon crawler puro, dove l’esplorazione e i combattimenti sono tutto ciò che conta. Ogni partita mette quindi il giocatore davanti a un dungeon composto da tre piani – con un boss che lo aspetta all’ultimo – dalla conformazione variabile, con stanze, nemici e tesori posizionati sempre in modo diverso.
L’obiettivo è molto semplice. Bisogna esplorare i vari scenari, trovare un nemico che possiede la chiave per scendere al piano successivo e ripetere nuovamente questo processo per arrivare al terzo e ultimo piano. Ovviamente, questo è più facile a dirsi che a farsi, visto che ogni piano è popolato da nemici, occasionali trappole e, soprattutto, porte chiuse.
Proprio queste ultime sono infatti un punto centrale del gameplay di Demeo: PC Edition. Ogni piano del dungeon, infatti, appare sempre oscurato e l’unico modo per vedere quali insidie si nascondono dietro l’angolo o dietro una porta è quello di portare un personaggio nella zona, in modo che possa “vedere” la stanza in questione.
Questo aggiunge molta profondità alla formula base, dato che il campo visivo dei personaggi diventa un elemento fondamentale per decidere cosa fare e per avere informazioni sui nemici stessi. Allo stesso modo, alcune abilità possono essere lanciate anche da dietro le porte, purché ci sia una linea di tiro libera.
Ma quindi, come funziona una tipica esplorazione di Demeo: PC Edition? Ogni personaggio può svolgere due azioni per turno, che comprendono il movimento, l’utilizzo di abilità o l’attacco contro i nemici presenti nello scenario. A questo si aggiungono alcune azioni che possono essere svolte senza consumare questo conteggio, come l’utilizzo di alcuni oggetti particolari.
Ogni personaggio può muoversi di un certo numero di caselle e, allo stesso modo, può attaccare solo i nemici adiacenti e utilizzare le abilità solo fino a una certa distanza massima. Il posizionamento diventa quindi importantissimo per avere successo nei dungeon: andare troppo avanti ci espone agli attacchi nemici, ma anche restare dietro un muro può diventare un impedimento per il lancio di una skill a lunga portata.
Bisogna poi tenere conto del “fuoco amico” di alcune abilità, che hanno un AoE potenzialmente fatale anche per i membri del gruppo. Se poi ci aggiungiamo la presenza di lanterne da far scoppiare, nubi di veleno, porte da aprire (che quindi nascondono eventuali minacce nella stanza), o nemici con attacchi a lungo raggio, abbiamo un quadro generale decisamente interessante.
E non è finita qui. I nostri membri del gruppo non sono avventurieri generici, ma personaggi appartenenti a classi ben definite, che vantano abilità specifiche e uniche. Ogni personaggio possiede infatti una carta-abilità che può essere utilizzata ogni turno, a cui si affiancano carte trovate durante l’esplorazione, che di fatto costituiscono il l’arsenale di ogni membro del gruppo.
Queste carte delineano un sistema di combattimento profondo, che dà modo al giocatore di sperimentare varie strategie nelle diverse situazioni. Nonostante il risultato finale sia davvero ottimo, purtroppo siamo di fronte ad alcune classi meno performanti di altre, nonché a una penuria di contenuti.
Per adesso, infatti, abbiamo soltanto tre campagne, affiancate da soli cinque eroi. Essendo il gruppo composto da quattro personaggi, le combinazioni disponibili sono davvero poche. Ci aspettiamo quindi, come anche dichiarato dagli sviluppatori, un supporto post lancio che possa dare giustizia alla profondità di questa formula, aggiungendo contenuti che diano al tutto più varietà.
Proprio parlando di varietà, maritano una menzione d’onore il numero di nemici e di carte, che riescono a creare un numero di situazioni tattiche sempre diverse, anche grazie alla conformazione casuale dei dungeon stessi. Un pregio non da poco in un titolo simile, che deve in qualche modo dare al giocatore qualcosa di diverso nel corso delle varie partite.
Purtroppo, però, parlando dei nemici ci troviamo anche davanti a un difetto non da poco. Il comportamento di questi ultimi, infatti, va assolutamente rivisto. Capita spesso di trovarsi in situazioni dove tutti i mostri del piano convergono nella posizione del nostro gruppo, dando vita a una sorta di “orda” che non lascia un attimo di respiro e che, turno dopo turno, si esaurisce nella stessa posizione in cui è iniziato lo scontro.
Questo, chiaramente, risulta fastidioso, visto che costringe il giocatore a rintanarsi in una sola stanza, uccidendo un nemico dopo l’altro in puro stile D-Day. Altre volte, invece, ci troviamo davanti a dei respawn poco soddisfacenti, dove i nemici cadono letteralmente dal cielo, oppure compaiono in angolo che un attimo prima erano vuoti.
Infine, il numero di nemici andrebbe decisamente rivisto, soprattutto nel caso di partite con pochi giocatori. Giocando in due, ad esempio, ci si ritrova ad affrontare un piccolo esercito di mostri, che in alcuni casi diventano letteralmente impossibili da gestire.
Nel complesso, comunque Demeo: PC Edition è davvero eccellente ed si conferma un ottimo titolo per tutti coloro che cercano una versione digitale semplificata di Dungeons & Dragons. I difetti, infatti, non rovinano un’esperienza che resta decisamente godibile, soprattutto se giocata in compagnia.
Chiaramente, resta da vedere se gli sviluppatori supporteranno Demeo: PC Edition nei mesi o addirittura negli anni a venire, aggiungendo contenuti di vario tipo (soprattutto eroi e campagne) che possano dare al tutto più varietà. Supportato a dovere, di fatto, il titolo può diventare uno dei migliori del genere.
Un tavolo visto dall’alto
Il comparto tecnico di Demeo: PC Edition è davvero ottimo. Il gioco vanta infatti ambienti complessi e dettagliati, che si affiancano a miniature di eroi e nemici particolareggiate e belle da vedere. Non siamo davanti un livello di dettaglio grafico troppo complesso, ma il peculiare comparto artistico del titolo contribuisce a creare un colpo d’occhio sempre piacevole.
Esteticamente, infatti, Demeo: PC Edition richiama Hero Quest. Il dungeon sembra essere una vera e propria miniatura e, allo stesso modo, eroi e nemici sono delle semplici miniature con animazioni che riguardano soprattutto gli attacchi.
Infine, il comparto sonoro si conferma ottimo, con musiche ed effetti sempre adatti alle varie occasioni.