Democracy 4 è uno strategico che si inserisce nel filone dei gestionali. Gli sviluppatori hanno in un certo senso “puntato in alto”, proponendoti un ambiente di gioco nel quale sarai posto a capo di una intera nazione moderna, con tutti i suoi problemi e difficoltà.
Positech Games ha già all’attivo diversi titoli del genere grand strategy, in particolare possiamo ricordare i vari capitoli della saga Democracy, accolti con favore dal pubblico di Steam. Democracy 3 è il precedente capitolo della saga, uscito nel lontano 2013 e con diversi DLC alle spalle, un titolo maturo e consolidato che mostra l’esperienza della casa produttrice nel genere.
A tutti gli effetti l’ultimo capitolo della saga Democracy 4, protagonista di questa anteprima è ancora in fase di sviluppo, e uscirà in early access su Steam il 6 ottobre. Precisiamo questo elemento perchè il titolo presenta alcune criticità causate molto probabilmente dal suo stadio di sviluppo.
In ogni caso, Democracy 4 si inserisce in un filone ben collaudato, pieno di titoli illustri e famosi, che in un certo senso hanno aperto la strada a diversi sottogeneri e interessanti variazioni sul tema. Dagli strategici RTS ai gestionali più puri come Rollercoaster Tycoon o Cities Skylines, ai simulatori di governo come i titoli della serie Tropico, un genere davvero molto articolato e intrigante.
Nel caso di Democracy 4 avrai i poteri di un primo ministro di una nazione moderna (per il momento sono solo quattro: USA, Regno Unito, Francia e Germania) e tutti i problemi di una democrazia contemporanea. Ma non farti ingannare dal titolo, con un po’ di insistenza e una buona dose di sconsideratezza si può trasformare una nazione liberale in una feroce dittatura! Questo genere di titoli infatti sono adatti a una sorta di modalità sand-box, nella quale sperimentare anche le più folli idee.
Democracy 4 – la trama
In Democracy 4 si può parlare di trama in senso lato, all’inizio di ogni run sarai un premier appena eletto nella nazione scelta, che si appresta ad affrontare il difficile compito del governo. Durante ogni partita dovrai risolvere conflitti e tensioni all’interno della tua nazione, generando esssenzialmente una “storia” differente ogni volta. Come prevedibile dunque gli imprevisti sono dietro l’angolo e potrebbero colpire il tuo governo in ogni momento, portandolo da un alto gradimento a temere della propria incolumità. Nello specifico, i turni di gioco sono divisi in quadrimestri e rappresentano una sorta di count-down alle prossime elezioni, meglio arrivare preparati per quella scadenza!
Obiettivo principale del titolo è farsi rieleggere alla prossima elezione. Tenendo d’occhio parametri come il PIL, uniti ad indicatori macro-economici come il tasso di disoccupazione o la sostenibilità del tuo debito pubblico potrai aspirare a diventare di nuovo il leader della tua nazione.
Tuttavia, non sarà di certo così facile! In Democracy 4 infatti dovrai continuamente tenere conto anche delle varie “categorie” nelle quali è diviso il corpo elettorale per averne il consenso e farti eleggere di nuovo. La chiave come al solito sta nell’accontentare tutti e nessuno.
Dovrai tenere conto di vari interessi che spesso entreranno in conflitto. Prendiamo ad esempio la categoria degli elettori ambientalisti: per accontentarli dovrai implementare alcune politiche come una tassa più alta per le automobili più inquinanti ad esempio. Questa scelta in particolare scontenterà la categoria degli automobilisti, tenere tutti in equilibrio è la chiave del gioco.
L’evento principale è dunque la scadenza elettorale, le cui meccaniche esploreremo più avanti. Nel gioco sono inoltre presenti alcuni “eventi” random che avverranno ogni 4 mesi, il periodo standard che segna il passaggio da un turno di gioco all’altro. Questi stessi eventi sono fondamentalmente la tua storia come primo ministro ed essenzialmente la trama dal gioco.
Democracy 4 – il gameplay
Le meccaniche in Democracy 4 sono allo stesso tempo complesse ma abbastanza intuitive. La schermata iniziale dalla quale si controllano le varie problematiche di una nazione è costituita da una serie di diagrammi a cerchio. Questi rappresentano le varie arie tematiche o politiche come ad esempio il PIL.
Le informazioni visualizzate a schermo sono davvero tante, ma per comodità la schermata iniziale è stata divisa in settori specifici come parte del lavoro, economica, della previdenza, del settore pubblico e degli esteri. In questa maniera potrai sempre tenere sotto mano i vari parametri e ti sarà relativamente facile selezionare le politiche o gli interventi.
Selezionando il diagramma a cerchio del PIL potrai vedere cosa lo influenza in termini positivi (produttività o basse tasse sulle grandi aziende ad esempio) oppure cosa lo influenza in termini negativi (come bassa produttività o sussidi troppo alti per la disoccupazione). Cercando la relazione fra effetti positivi e negativi puoi influenzare un parametro, essenzialmente in due modi: potrai investire su un determinato settore (come l’educazione, che ha effetti positivi sul PIL) oppure potrai proporre nuove politiche, investendo punti politica.
I punti politica sono essenzialmente la “moneta” del gioco, una buona scorta ti consente di implementare nuove politiche o modificarne altre. Questi si rigenerano ad ogni passaggio di turno (ogni quattro mesi) e vengono prodotti dalla squadra di ministri che hai selezionato. Questi ti sosterranno e ti proporranno nuove politiche, a patto che non scontenti la categoria di elettori che li sostiene. Naturalmente potrai sostiuire i membri del governo come più ti piace, selezionando il personaggio più utile fra quelli disponibili.
Andiamo ora nel dettaglio e vediamo come si modificano dal punto di vista pratico le politiche. Nell’immagine qui sotto puoi vedere un esempio di una politica: in questo caso la tasse sul prezzo dei carburanti. Potrai decidere se abbassare la tassa o alzarla, accontentando determinate categorie di elettori e scontentandone delle altre.
Naturalmente per qualsiasi intervento saranno necessari i punti politica rigenerati ad ogni turno e prodotti dai tuoi ministri, sono infatti la “valuta” del gioco. Attenzione però, modificare alcune politiche avrà effetti anche sull’economia, influendo positivamente o negativamente sul PIL. Come sempre è necessario mantenere tutto in equilibrio.
Democracy 4 ha poi in serbo una ulteriore meccanica fondamentale: le elezioni. L’appuntamento elettorale è di fatto lo scopo del gioco, farti eleggere ancora sarà lo scopo della tua partita.
Le elezioni avvengono in maniera regolare, alla fine di un countdown che si basa su un numero di trimestri passati, ovverosia su una serie di turni del giocatore. All’inizio del periodo elettorale avrai a disposizione delle finestre temporali nelle quali potrai selezionare un tuo discorso. Questi eventi pubblici sono importanti perchè a seconda del contenuto ti consentono di acquisire sostenitori per una determinata categoria. Infatti anche i tuoi discorsi avranno un effetto sulle categorie elettorali e a seconda di quello che selezionerai fra le scelte disponibili avrai maggiore appeal nei confronti di una determinata categoria di elettori piuttosto che di un’altra.
Una volta conclusa la fase di campagna elettorale con i discorsi si arriva alla resa dei conti: la sera delle elezioni. In questo momento si decide il tuo futuro da premier, vedrai se le politiche che hai selezionato daranno i loro frutti o se quanto deciso dal tuo governo sarà stato un fiasco totale.
Democracy 4 – la grafica
Democracy 4 è un titolo dalla grafica scarna e la gran parte dell’azione si svolge fra pagine piene di numeri o titoli, senza un vero e proprio impianto grafico. Tuttavia sarebbe ingeneroso non riconoscere agli sviluppatori di Positech Games la capacità di dare corpo, anche se con un simbolo o con un grafico, a dei concetti complessi come il PIL di un paese o altri indicatori economici.
Il momento delle elezioni avremo un’animazione a schermo con il risultato, uno dei pochi momenti del gioco con questi elementi. Siamo di fronte ad un gestionale, ma Democracy 4 forse sente la mancanza di una maggiore cura dell’impianto grafico.
Avremmo gradito delle animazioni più presenti, o magari dei disegni dei personaggi più vari fra loro (i ministri saranno in tutto 10 “tipi” di persona ripetuti). Riconosciamo tuttavia lo sforzo di Positech Games a realizzare un titolo che mostra così tante informazioni a schermo in maniera chiara.
Come nota finale è necessario sottolineare che Democracy 4 presenta ancora alcuni difetti. La difficoltà del gioco non è ancora “scalata” correttamente e alle volte ci si può trovare di fronte a situazioni troppo facili o troppo difficili da risolvere. In particolare gli eventi random ad ogni passaggio del turno saranno abbastanza squilibrati e alle volte saranno in grado di far precipitare la situazione in maniera molto facile.
Ancora, nelle varie partite abbiamo notato che è presente una sorta di “algoritmo della vittoria”, una serie di scelte che ti consentono di vincere una elezione, non tenendo conto della specificità dei paesi con i quali si va a iniziare una partita. Manca ancora il supporto alla lingua italiana (gli sviluppatori hanno promesso più traduzioni in futuro), sono ancora troppo pochi i paesi con i quali poter giocare.
Molti di questi difetti sono da imputare alla fase dello sviluppo non matura, rimane solamente la grafica ridotta all’osso che potrebbe essere arricchita da qualche animazione o disegno in più, per rendere l’esperienza generale più piacevole e divertente.
In conclusione, Democracy 4 è un titolo intrigante, uno strategico/gestionale complesso per chi ama le sfide di un certo livello. Confidiamo che l’esperienza di Positech Games possa sistemare i piccoli difetti evidenziati. All’uscita avremo un titolo davvero stimolante, per gli appassionati del genere e non solo. Disponibile su Steam in early access dal 6 ottobre.