Buon compleanno Demon’s Souls! Dieci anni fa, dal matrimonio di From Software con un “monumento” del videogioco come Hidetaka Miyazaki, nasceva Demon’s Souls che arrivò sul mercato nipponico proprio il 5 febbraio del 2019; ad ottobre fu la volta dell’America a stelle e strisce, mentre nel resto del mondo (tra cui l’Europa) il D-day fu fissato per l’estate del 2010.
Se in Giappone il capostipite della serie Souls conquista in men che non si dica un’utenza che vede di buon occhio un titolo indubbiamente ostico, il gamer d’oltreoceano rimane spiazzato di fronte ad un gdr criptico ed enigmatico – forse ancor più di qualunque Souls della successiva saga (al debutto nel 2011 con il primissimo, iconico capitolo di Dark Souls) -; un gameplay difficile da approcciare e – soprattutto! – una storyline (o lore, nel caso volessimo ricorrere ad un termine gettonatissimo nel panorama Souls e Souls-like) non alla luce del sole (SEMPRE SIA LODATO!), ma abilmente velata allo sguardo del giocatore superficiale, mortificano il potenziale di un gioco che, al di fuori del Giappone, non prende il volo.
Solo dopo la consacrazione ottenuta con Dark Souls [DSII e DSIII], Demon’s Souls comincia a riscuotere il riconoscimento che merita e sarà riconosciuto come il “falò primordiale” dal quale i successori scaturirono. Lordran, Drangleic e Lothric – dopotutto – mostrano una evidentissima contaminazione del microcosmo di Boletaria. Un esempio sono NPCs come Patches, la Iena o il Crestfallen Warrior; mai assenti ed, anzi, reiterati per ciascun capitolo. Yurt, il Capo Silenzioso fu la palese fonte d’ispirazione per Lautrec di Dark Souls; l’Ancella del Santuario di DSIII, al contrario, è un rimando lampante alla Maiden in Black. In Dark Souls III addirittura un’intera area di gioco (le Prigioni di Irithyll) ricalca la location più suggestiva e terrificante di Demon’s Souls: la Torre di Latria.
Insomma, Demon’s Souls è senz’ombra di dubbio una [arci]pietra miliare nel percorso videoludico della “famiglia” Souls; allo scoccare del suo decimo compleanno, il modo più adatto per festeggiare questo ennesimo, fantastico capolavoro di From Software è certamente spronarti (nel caso tu non l’abbia già fatto) a giocarlo e goderti un’entusiasmante avventura in soccorso del regno di Boletaria!
Quanto vorrei una remastered… In epoca PS3 ero ancora troppo fifone
Non sei l’unico! Purtroppo l’ultima parola è di Sony che possiede i diritti legati al titolo… la vedo dura D: