Quando si parla di JRPG la nostra mente volo subito verso il Giappone e mi sembra pure ovvio visto che la “J” nell’acronimo vuol dire letteralmente “Japan”, ma negli ultimi anni il genere sembra essere evaso dai confini nipponici, arrivando tra le braccia degli sviluppatori occidentali. Titoli come Chained Echoes o l’appena presentato Clair Obscur: Expedition 33, ci dimostrano come il gioco di ruolo giapponese possa rientrare perfettamente nella sensibilità di sviluppo occidentale, creando prodotti originali e unici.
Lo stesso discorso vale per Demonschool, un JRPG tattico sviluppato da Necrosoft Games, figlio illegittimo di Persona 2 e Shin Megami Tensei: Devil Survivor, che abbraccia un humour e una narrativa ancorata alla gen-z, tirando fuori un’identità tutta sua. In occasione della Steam Next Fest ho potuto provare una demo di poche ore che mi ha lasciato con un pensiero: “wow, ne voglio ancora!”
Scuola, ragazzi e demoni
Demonschool è ambientato negli anni ’90 in una scuola all’interno di un complesso cittadino vivo, colorato e pieno di interazioni. Ogni location, come la piazza centrale, il cimitero o le varie aule della scuola, sono aree a parte, caratterizzate da uno stile grafico veramente suggestivo che cambia a seconda del ciclo notte/giorno. Il nostro party, almeno nella demo giocata, è composto da quattro ragazzi: Faye, la protagonista, orfana e sopra le righe con un pizzico di ribellione, Namako la “classica” brava studentessa, Destin il tipo “fuocoso” del gruppo e infine Knute, il nerd amante dei VHS.
La demo di Demonschool inizia poco dopo le prime fasi del gioco, a quanto pare i quattro giovani sono stati incaricati dal loro professore per recuperare un VHS maledetto, infestato da un demone che uccide chiunque lo abbia guardato dopo tre giorni. Infatti, la demo si aprirà portandoci all’interno della classe del professore a cose fatte e potremo subito consegnare il VHS maledetto, non prima di ricevere un ulteriore missione e qualche dettaglio in più su cosa stia succedendo.
A quanto pare l’isola dove è ambientata l’avventura è stata presa di mira dai demoni, ritenuti scomparsi, che giungono dal loro mondo attraverso dei portali. Oltre a questo, sembrerebbe che le persone, ad eccezione dei quattro protagonisti, stiano perdendo la memoria. Insomma, fin dall’inizio Demonschool sembra mettere in piedi una struttura narrativa piena di mistero senza però mai prendersi troppo sul serio, alla stregua di un teen movie.
Demonschool: tattica dinamica
In Demonschool per proseguire nell’avventura dovremo spostarci in una delle tante zone disponibili contrassegnata dall’icona di una stella, ossia quella della missione principale. Una volta giunti a destinazione potremo innescare gli eventi principali parlando con un NPC con il medesimo simbolo sopra la testa, ma volendo potremo tranquillamente visitare gli altri posti e parlare con chi vogliamo ed è sempre un piacere farlo, vista la bellezza e l’atmosfera delle location.
Dopo essere partiti alla ricerca di un pennello demoniaco verremmo attaccati da un gruppo di gangster fiancheggiati da orrendi mostri striscianti, è tempo di combattere! Ma come? Demonschool prende ispirazione dai classici tattici come Fire Emblem, ma lo fa proponendo un combat system con una propria identità. A inizio combattimento dovremmo schierare il nostro party all’interno di una griglia, in basso a sinistra vediamo le icone dei personaggi con i loro parametri e il pool di AP (punti azione), fondamentali per gestire le azioni degli stessi.
I personaggi utilizzeranno gli AP in comune e più azioni faremo con lo stesso personaggio, più AP consumeremo, così da incentivare l’utilizzo dell’intero party. Il combattimento può essere diviso in due fasi: la prima sarà la fase di pianificazione, nella quale sposteremo i nostri personaggi e li faremo attaccare, Demonschool ci farà vedere una sorta di anteprima di cosa accadrà e dei danni che andremo a fare. La seconda fase sarà invece la fase di combattimento vera e propria ed è una gioia per gli occhi: i personaggi si muoveranno all’unisono, con animazioni di tutto rispetto, creando una coreografia di botte veramente soddisfacente.
Per vincere lo scontro non dovremo far fuori tutti gli avversari, visto che quest’ultimi rinasceranno all’infinito, ma dovremo raggiungere un requisito minimo di uccisioni e poi provvedere a chiudere il portale demoniaco posizionando uno dei membri del party sull’ultima linea della scacchiera. Una volta chiuso il passaggio il combattimento sarà terminato e verremo ricompensati con un voto da A a E, a seconda della nostra performance.
Un titolo da tenere sott’occhio
Inutile dirlo ma Demonschool è uno di quegli indie che potrebbe rivelarsi una vera e propria sorpresa, anche se al momento della demo molte delle meccaniche e delle interazioni sono limitate, l’atmosfera creata da Necrosoft Games ha fatto davvero centro, grazie ad un design accattivante e una colonna sonora, ispiratissima ai Persona, che non stanca mai.
La data d’uscita di Demonschool è prevista per questo settembre, il gioco sarà disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series S/X, Nintendo Switch e ovviamente su Steam. Date un occhio alla demo perché merita davvero!