È finalmente eccoci qui con Depht of Extinction, un interessante indie sviluppato e lanciato da HOF Studios il 27 settembre scorso. A prima vista ricorda molto Faster Than Light soprattutto per la grafica, ma vi assicuro che la componente gameplay principale richiama molto XCOM. Si tratta di un Roguelike RPG tattico a turni ambientato in un futuro che vede il nostro pianeta completamente sommerso dalle acque, tutto quello che spunta dalla superficie sono delle piattaforme che l’uomo ha costruito per sopravvivere.
Analizziamo ‘Roguelike RPG tattico a turni‘: ‘Roguelike‘ è un termine molto usato che indica un preciso tipo di level-design, ovvero quello composto da stanze generate proceduralmente, indica anche il fatto che, quando moriremo in-game, i nostri ultimi progressi andranno persi e dovremo ricominciare il livello dall’inizio; ‘RPG tattico‘ indica che nel corso del gioco ci sarà una progressione dei personaggi personalizzata dal giocatore che inciderà profondamente sullo stile di gioco; ‘a turni‘: organizzare limitate mosse in turni è una caratteristica peculiare dei Roguelike, perciò Depth of Extinction non sarà sicuramente da meno! Ho preferito soffermarmi su questi dettagli, che possono sembrare scontati, perché sono tutti elementi fondamentali che ritroveremo nel gioco. Il titolo non è disponibile in lingua Italiana e spiegazioni/dialoghi (in inglese) a volte possono essere difficili da comprendere velocemente, perciò tenete pronto Google Traduttore se non avete una buona conoscenza della lingua.
“In un mondo pieno di violenza, le voci di macchine killer si sono diffuse in lungo e in largo. Quando alcune fazioni emergono e lottano per il potere, diventi l’unico difensore dell’ultimo governo della Terra. Solo tu puoi creare la squadra perfetta e salvare l’umanità!“
-Trama basata su mappe generate casualmente con incontri casuali;
-Sblocca 8 classi di personaggi unici;
-Equipaggia la tua squadra con 115 armi, armature e oggetti diversi;
-Combatti 25 nemici unici di 5 fazioni;
–Morte permanente (in stile Roguelike).
Ora che i convenevoli sono terminati, possiamo addentrarci meglio nel mondo disastrato di Depht of Extinction!
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Il Gameplay – Tattica e Fortuna!
Il nostro compito, in sintesi, è quello di formare una squadra di soldati, armarli e guidarli per raggiungere l’obbiettivo. Il bersaglio non è mai vicino e, in un mondo totalmente inondato, si ricorre ad una specie di sottomarino per effettuare gli spostamenti. Nel tragitto (che sceglieremo noi) si incontrano numerose strutture che possono contenere nemici, civili, mercanti, risorse o interessanti tesori, sta a noi decidere se e come entrare in questi edifici: questa è una feature molto caratteristica e divertente, infatti decideremo noi se fare irruzione violentemente o adottare un approccio stealth, ogni atteggiamento avrà le sue conseguenze!
All’interno delle strutture, nel caso sia necessario combattere, muoveremo la nostra squadra tramite piccoli movimenti attraverso varie stanze generate casualmente. Ogni soldato ha a disposizione 2 mosse che possono essere impegnate con svariate azioni: spostarsi, fare fuoco, ricaricare, lanciare una granata, ripararsi e così via. Questo rende tutto molto più tattico, ogni mossa necessita di una buona pianificazione, infatti la difficoltà media è abbastanza elevata se il gioco è affrontato senza nessun tatticismo.
I soldati acquisiscono punti esperienza che gli permettono di aumentare di livello e di specializzarsi in una determinata disciplina (tiratore scelto, assalto ecc ecc), ogni classe ha determinate caratteristiche e determinati armamenti appropriati. Saremo noi a personalizzare equipaggiamento e ‘skin‘ dei poveri malcapitati, tutto ciò valorizza notevolmente la componente RPG del videogioco.
Le missioni (tenendo conto degli ‘scali‘ nelle strutture intermedie) hanno una durata abbastanza elevata, ma questo è variabile poiché (ancora una volta) saremo noi a decidere il tragitto e le tappe da effettuare. Per quanto riguarda i combattimenti che si incontrano nel mezzo del percorso, io li ho trovati abbastanza noiosi e ripetitivi: nonostante ci sia una buona varietà di scenari e situazioni, gli scontri risultano spesso fin troppo lenti e ‘senza mordente‘. La varietà di armi, nemici e items vari invece è soddisfacente. Il successo di un attacco dipende dalla percentuale di riuscita che è mostrata accanto al bersaglio, quest’ultima a sua volta dipende dalla distanza, dal tipo di arma, dalla posizione del nemico e dal materiale che lo protegge, perciò pianificate con cura il vostro attacco o rischierete di lasciare indifeso il vostro soldato!
I comandi sono abbastanza semplici e il tutorial è molto esaustivo in tal senso, il principale mezzo su cui faremo affidamento è il mouse che permette spostamenti, attacchi, navigazione nei menu e negli hub. I tasti ‘WASD‘ permetteranno di muovere la visuale all’interno del livello di gioco. Altri tasti come ‘crtl‘, ‘alt‘ e i numeri da 1 a 5 faranno svolgere alcune azioni ai soldati come ricaricare, ripararsi, lanciare una granata ecc ecc…
L’intelligenza artificiale che guida gli spostamenti dei nemici è sicuramente collegata alla difficoltà di gioco: ad un livello più alto, le truppe nemiche cercano prima di guadagnare una posizione di vantaggio rispetto a noi, per poi attaccare. In una situazione mi è sembrato anche che gli avversari attuassero tattiche ben precise come attirare i miei soldati in un preciso punto per poi lanciare gli esplosivi, ma potrebbe trattarsi di un caso… ad ogni modo, è stato davvero realistico nonostante si tratti di un gioco che si sviluppa in turni! In generale, le meccaniche richiedono un po’ di tempo per essere comprese, ottimizzate e velocizzate.
Ogni soldato che perderete non potrà mai essere riportato indietro e, se moriranno tutte le vostre truppe, dovrete ricominciare la spedizione dall’inizio… un Roguelike coi fiocchi insomma! Scherzi a parte: in Depth of Extinction è fondamentale la pianificazione e l’utilizzo di tattiche, senza ciò non andrete lontano e probabilmente vi stuferete di ripetere sempre la stessa spedizione.
I contenuti, però, non valgono il prezzo pieno del prodotto, le ore di gioco possono essere molte, ma la quantità non basta se le meccaniche di gioco arrivano ad annoiare il giocatore.
- Grafica, Colori, Animazioni, Suoni e Musica
La grafica di gioco richiama il classico stile retrò (‘a pixels‘), di questo ne risentono i colori che non appaiono molto chiari e distinti, infatti bisogna abituarsi per riuscire ad individuare casse, porte e via dicendo senza guardare la minimappa. Le animazioni sono basilari, forse fin troppo lunghe a volte, rallentando così il gameplay. I dialoghi durante il gioco e gli scontri sono corti o quasi inesistenti, salvo per qualche simpatica imprecazione del nemico. Sui suoni e sulla musica non ho nulla da dire, riescono ad accompagnare bene le ambientazioni e le situazioni in-game, unico appunto: le frasi dei personaggi intenti a effettuare un’azione risultano molto ripetitive e finirete col pensarle ancora prima di impartire l’ordine… GO! GO! GO!
Depth of Extinction è ora disponibile su Steam ( vi segnalo che nel momento in cui questa recensione è stata scritta, il gioco si trova scontato del 10%) al prezzo di 19.99 euro.