Il primo grande progetto dello studio indipendente fondato da Alexander Berndt, Kevin Ho e Daniel Milo sta finalmente per fare il suo debutto nel mercato videoludico. Nonostante il titolo non riesca a colpire nel segno a causa di alcune pecche che vanno a minare l’esperienza di gioco è da dire che ci sono alcune feature che possono costituire sicuramente delle buone fondamenta per un prossimo grande progetto.
Derelict Void arriverà su Steam il 18 marzo 2021 e si presenta come un survival roguelite di stampo strategico e gestionale.
Persi nello spazio profondo
La trama del titolo è abbastanza lineare, un’intera flotta di navi spaziali è stata dispersa nell’universo infinito per un motivo sconosciuto, noi come capitani di uno di mezzi dovremo aiutare la nostra ciurma a tornare a casa sani e salvi. Durante la nostra avventura ci troveremo davanti ad una serie di scelte che potrebbero costare la vita a migliaia di persone, saremo solo noi a dover decidere se essere clementi e mettere a rischio l’intera operazione o se dare la priorità alla sicurezza del nostro equipaggio e lasciare al loro triste destino tutte le persone in cerca d’aiuto.
La storia di Derelict Void avanza tramite finestre di dialogo che appariranno in certi momenti della nostra run. Non è presente il doppiaggio nemmeno in lingua originale, ne tantomeno avremo la possibilità di ammirare delle sequenze animate.
Grandi spunti ma poca scelta
Il gameplay è la caratteristica in cui il titolo riesce a dare il meglio di sé, ma è anche il comparto in cui sono presenti le pecche maggiori. Il grande punto di forza è sicuramente quello di aver reso delle meccaniche spesso molto complesse come quelle dei gestionali estremamente semplici ed accessibili a tutti, integrandole molto bene alle feature survival e roguelite di Derelict Void. Questo è stato sicuramente un mix estremamente delicato da realizzare, tuttavia il prezzo da pagare è stato davvero alto.
Se sulla carta le meccaniche del progetto di Stirling Games sembrano estremamente promettenti, nella pratica la situazione cambia e non poco. Mentre sul piano della quality of life sono stati fatti degli accorgimenti davvero azzeccati come dei menù di gioco estremamente ben fatti e molto semplici da capire, sul piano del gameplay ci sono ancora delle lacune che vanno colmate quanto prima.
In primis una mappatura dei comandi più user friendly sarebbe stata estremamente apprezzata, all’interno di Derelict Void la maggior parte delle azioni verrà effettuata con il mouse, di conseguenza sarebbe stato più semplice usare quest’ultimo anche per spostare la telecamera. Sfortunatamente per muoverci all’interno della mappa saremo costretti ad utilizzare WASD, feature che ci costringerà a rimanere tutto il tempo con entrambe le mani su tastiera e mouse.
Le meccaniche gestionali funzionano, come detto prima, estremamente bene data la loro semplicità. Sarà infatti molto semplice utilizzare i macchinari, spostarli, ripararli e addirittura demolirli.
Il difetto maggiore del titolo arriva nel momento in cui ci si porranno davanti delle scelte da compiere in quanto sono davvero molto simili tra loro e una volta capito il meccanismo sarà sempre più facile evitare scelte sbagliate. Anche per quanto riguarda i viaggi e gli eventi casuali i problemi rimangono, il tutto è troppo ripetitivo e capiterà più volte di trovarci davanti alle stesse opzioni, sapendo già quale sarà quella più remunerativa e di conseguenza il senso di rischio andrà a perdersi molto in fretta.
Per quanto riguarda il comparto survival invece avremo bisogno di recuperare risorse per far rimanere in vita tutto l’equipaggio e dovremo anche attrezzarci creando dei macchinari che faciliteranno il processo di sopravvivenza. Una nota positiva riguarda il sistema di viaggio, in quanto avremo la possibilità di scegliere tra 4 destinazioni casuali che cambieranno in maniera regolare, per poterci muovere da una destinazione all’altra dovremo scegliere quali risorse trasformare in carburante, anche a costo di rimetterci cibo o acqua preziosi.
Presente anche un editor in cui la community potrà creare le proprie storie, al momento non è ancora in funzione dato che il titolo non è ancora stato rilasciato, ma una volta sul mercato gli utenti sapranno sicuramente inventarsi delle trame mozzafiato.
Derelict Void fashion
Il comparto grafico del titolo risulta abbastanza solido anche se non riesce a colpire particolarmente, i modelli degli hub delle navi sono molto simili tra loro e nonostante la semplicità dell’hud sia sicuramente piacevole e aiuti a mantenere tutto sotto controllo, il titolo non riesce ad offrire all’utente quell’effetto wow che ci si aspetta da un gioco ambientato nello spazio.
I disegni che accompagnano le finestre di dialogo sono ben realizzati, anche se un po’ più di varietà sarebbe stata apprezzata.
Rocket man, burning out his fuse up here alone
Il comparto sonoro di Derelict Void riesce a trasmettere quel senso di vuoto che il videogiocatore vuole provare durante la sua esperienza e questo è un grandissimo pregio, tuttavia anche la tracklist soffre di quello che è il più grande difetto del gioco, la carenza di possibilità trasforma un comparto sonoro a prima impatto davvero convincente in un mero suono di sottofondo dopo davvero poco tempo.
Una conclusione agrodolce
Alla fine dei conti Derelict Void è un titolo che per certi versi risulta molto godibile, ma che a causa delle pecche che vanno a minare pesantemente l’esperienza di gioco non riesce a colpire nel segno e non restituisce quel senso di vuoto e paura che grazie alle giuste correzioni sarebbe trasparito in maniera stupenda.
Sicuramente si vede il talento del team di sviluppo che ha messo il cuore dietro a questo progetto, nonostante in Derelict Void siano presenti diversi problemi è sicuramente un inizio promettente, resteremo in attesa del prossimo titolo di Stirling Games che riuscirà sicuramente a fare il salto di qualità.