Sin dalla sua nascita, THQ Nordic si è contraddistinta per la volontà di riportare in vita serie popolari del passato, finite successivamente, più o meno meritatamente e per svariati motivi, nel dimenticatoio.
Dopo tanti porting, conversioni e remake, stavolta siamo in presenza di un titolo del tutto inedito, il terzo capitolo di quel Desperados che riscosse tanto successo agli inizi del XXI secolo.
I primi anni 2000 infatti videro l’introduzione di numerose serie, destinate a sparire nel breve volgere di qualche anno, che non abbiamo più rivisto da allora. Tra queste, alcune appartenevano al genere strategico/stealth: le più famose erano Commandos e, per l’appunto, Desperados. Serie ambientata, come suggerisce il nome, nel Selvaggio West, riscosse un buon successo di pubblico con i 2 capitoli principali e Helldorado, tuttavia lo sviluppatore Spellbound Entertainment fallì nel 2012, fermando la vita del franchise nel 2007.
Desperados III riporta in vita la serie dei primi anni 2000
Visto che salvare serie dimenticate è il compito di THQ Nordic ecco arrivare, quasi a sorpresa, Desperados III. Sviluppato da Mimimi Games, il titolo prova a riportare in vita la serie, presentando il cowboy John Cooper e i suoi sodali ad una nuova generazione di giocatori.
Tenuto conto che questo è il primo titolo della serie ad approdare su console, sono riusciti nell’intento di rivitalizzare la serie, oppure era meglio se fosse rimasta confinata nel passato e nella memoria dei giocatori più “stagionati”?
Vero e proprio prequel del primo capitolo, Desperados III segue le avventure di John Cooper, un uomo in cerca di redenzione. Mentre caccia nemici provenienti dal proprio passato, Cooper incontra e unisce le proprie forze con il cacciatore di taglie Doc McCoy, la sposa in fuga Kate e due new entry della serie: il cacciatore Hector Mendoza e la maga Isabelle Moreau.
Insieme, questa squadra mal assortita abbatte tutti i pistoleri che incontra durante un viaggio che, inevitabilmente, teminerà con una drammatica resa dei conti tipica dei film ambientati nel Selvaggio West.
Si tratta di una trama abbastanza lineare, ma è voluto. In una tipologia di videogame in cui la trama resta per lo più sullo sfondo, semplice presupposto per partire all’avventura, Mimimi Games si è concentrata per produrre una storia convincente e che esplori le personalità dei propri protagonisti.
Cooper, Hector, McCoy, Kate e Isabella sono personaggi ben caratterizzati, divertenti da vedere interagire tra di loro e con l’ambiente. La chimica che si sviluppa tra di loro è l’elemento che manda realmente avanti la storia.
Gameplay
Il gameplay di Desperados III si divide, in parti più o meno uguali, tra stealth e strategia in tempo reale. Per quanto i giocatori siano lasciati liberi di affrontare ogni missione nel modo che preferiscono, un approccio silenzioso è altamente consigliato, dal momento che causare una sparatoria porta inevitabilmente alla sconfitta.
In ogni caso, la libertà che Desperados III da ai giocatori è uno dei suoi elementi migliori.
Difficilmente due giocatori affronteranno le varie missioni allo stesso modo; anche quando prediligeranno lo stesso approccio, il modo in cui ciascuno eliminerà i vari nemici sarà completamente unico e dettato solo dalla fantasia e dall’interpretazione della situazione contingente.
Purtroppo, anche se non è una sorpresa per chi ha giocato con i capitoli precedent della serie, sgattaiolare in giro ed eliminare silenziosamente i nemici è più facile a dirsi che a farsi.
Desperados III è un titolo che incoraggia il trial and error, ma i giocatori possono utilizzare il salvataggio istantaneo (semplicemente premendo il touch pad del dualshock) per avanzare più agevolmente.
Lo stesso gioco fa apparire un timer che indica quanto tempo è trascorso dall’ultimo salvataggio, costringendo quasi il giocatore a salvare più spesso possibile. Del resto, attraversare un’intera zona e poi morire per una disattenzione, dovendo ricominciare da capo, è altamente sconsigliato.
Questo tipo di approccio basato su tentativi ripetuti funziona bene e ci consente di assistere a momenti divertenti. Per quanto possa essere frustrante ripetere un segmento decine di volte, nel momento in cui concluderemo con successo una manovra perfetta la sensazione di appagamento ci ripagherà degli sforzi sostenuti.
Ognuno dei 5 personaggi giocabili di Desperados III è divertente da controllare, dal momento che avrà abilità differenti e diversi punti di forza e debolezze.
Hector ad esempio è un bulldozer, in grado di subire numerosi danni, ed eliminare nemici con la sua enorme trappola per orsi e il suo fucile.
Kate, invece, è più dedita alla distrazione, abile com’è ad attirare l’attenzione dei nemici distogliendola dai suoi compagni.
Padroneggiare le abilità dei vari personaggi e decidere come utilizzarle a seconda della situazione è fondamentale per completare con successo una missione.
Anche se normalmente gli strategici in tempo reale rendono al meglio con tastiera e mouse, Mimimi Games ha fatto un buon lavoro adattando i comandi di Desperados III ai controller delle console.
Anche se lo schema dei comandi necessita di un po’ di pratica prima di essere padroneggiato a dovere, alla fine riesce a dare soddisfazioni al giocatore.
Desperados III è un gioco sfidante, che necessita di una buona dose di pazienza per essere affrontato. Anche se spesso la difficoltà è motivata, ci sono alcuni frangenti in cui il gioco diventa eccessivamente punitivo.
Chi non è avvezzo al genere potrebbe trovarsi in difficoltà anche al livello standard, mentre i più smaliziati potranno aumentare il livello di sfida per rendere il gioco quasi infernale.
Oltre alla difficoltà, Desperados III offre numerose sfide ai giocatori. Per esempio, ogni livello ha un timer, che invita i giocatori a completare la sezione nel minor tempo possibile. Altre sfide variano dall’uccidere quanti più nemici possibile con un solo personaggio all’eliminare chiunque sulla mappa o al non eliminare nessuno oppure ancora a fare una fotografia ad un determinato cadavere.
Si tratta di elementi che, pur non fondamentali, aggiungono un ulteriore livello di divertimento e invogliano il giocatore a variare l’approccio alle varie missioni.
Segnali di Stile
Desperados III non avrà sicuramente la miglior grafica sul mercato, ma non serve. Il gioco, come da tradizione, presenta una visuale isometrica che pur con il massimo livello di zoom non si avvicina troppo ai personaggi.
E’ vero, alla minima distanza non sono un granchè, ma non è importante nel momento in cui staremo pianificando le nostre mosse da una posizione panoramica.
Per quanto riguarda il comparto audio, la colonna sonora è molto evocativa e sembra uscita da un film di Sergio Leone. Egregio il lavoro fatto in sede di doppiaggio, solo in lingua inglese, con i vari personaggi caratterizzati da inflessioni dialettali e slang tipico delle zone di provenienza, elementi questi che contribuiscono a definirne le personalità.