In questi anni ci sono diversi generi videoludici che hanno preso il sopravvento, tanto che ogni anno escono molteplici titoli dello stesso tipo, ma magari con qualche differenza. Abbiamo quindi visto apparire per esempio parecchi battle royale e tanti survival horror. C’è però un genere relativamente nuovo che è diventato famoso grazie all’ormai adoratissimo The Binding of Isaac, stiamo parlando dei roguelike!
Despot’s Game il gioco che tratteremo rientra proprio in questa categoria e questo però potrebbe non essere un suo grosso punto a favore. Vista infatti la presenza massiccia di titoli del genere rogu-like, molti videogiocatori hanno cominciato a saltarne parecchi per paura che siano la “solita solfa”. In effetti molte volte ci si trova davanti a titoli che offrono un’esperienza davvero troppo simile a giochi già presenti da anni e non riescono quindi a guadagnare una propria indipendenza.
In questo caso però ti dico di non scappare via, perché Despot’s Game è un roguelike che possiede una sua originalissima anima e a dimostrarlo è il fatto che sia un’auto battler. Se non dovessi conoscere questo genere di gameplay, ti basti sapere che si tratta di una tipologia di giochi dove schieri delle unità che combattono in automatico, senza che tu giocatore possa influire in qualche modo sulla battaglia in corso.
Despot’s Game ha quindi sicuramente una sua anima, ma il genere roguelike si sposerà bene la battaglia automatica? Scoprilo continuando a leggere la nostra anteprima di Despot’s Game!
Rogue-like e auto battler insieme
Come moltissimi roguelike, anche Despot’s Game non possiede una vera e propria storia, anche se durante l’avventura avremo la possibilità di incontrare diversi personaggi che ci chiederanno di compiere una missione per loro e nel caso ci riuscissimo ci ricompenseranno con qualche bonus. La base del gioco è parecchio simile a quella vista in The Binding of Isaac, ovvero ci ritroveremo in una stanza e potremo scegliere di spostarci in altre stanze adiacenti.
Per proseguire bisognerà affrontare un boss e una volta sconfitto si potrà andare nel livello successivo. Come però precedentemente detto, Despot’s Game utilizza un gameplay da auto battler e questo cambia parecchio l’esperienza. Per fare capire meglio l’andamento della partita, ti spiegheremo l’inizio di essa. Prima di cominciare bisognerà scegliere una formazione di partenza, che sarà composta da qualche personaggio armato in diverso modo.
In Despot’s Game si potranno utilizzare diversi tipi di unità, da quelli che combattono corpo a corpo, a quelli che utilizzano armi a distanza. Una volta scelta quindi la formazione inizierà la partita e ci si potrà muovere in una stanza a scelta. Una volta fatto bisognerà affrontare il combattimento, ma prima di farlo il gioco ti permette di sistemare al meglio le tue unità e il posizionamento in Despot’s Game è uno degli aspetti fondamentali del gameplay.
Se infatti utilizzerai un posizionamento sbagliato, quasi sicuramente ti costerà la partita. Una volta quindi iniziato il combattimento i nostri personaggi affronteranno i nemici in maniera automatica. Una volta sconfitti il gioco ci permetterà spesso di acquistare nuovi personaggi che potremo armare con le dotazioni che il negozio ci fornirà.
L’importanza del cibo
Oltre però ad avere un forte team, bisognerà porre attenzione al cibo. In Despot’s Game è infatti presente la meccanica del cibo, che ci obbligherà a sfamare i nostri uomini ad ogni passaggio di stanza e quindi converrà utilizzare piuttosto spesso i punti utilizzati affrontando i nemici, per comprare cibo (più personaggi avremo più sarà il cibo richiesto).
Potremo anche sacrificare qualche punto per potenziare il negozio e ottenere quindi dotazioni più potenti da dare alla nostra squadra. Come se non bastasse sono anche presenti skill passive che daranno vari bonus ai nostri personaggi e garantiranno anche una certa differenza alle varie partite.
Tante unità da scoprire in Despot’s Game
Parlando di varietà, vorremmo spendere qualche parola sulle dotazioni presenti all’interno di Despot’s Game, che possono trasformare un personaggio disarmato in una vera macchina da guerra. Nonostante Despot’s Game sia in accesso anticipato, sono già presenti parecchie dotazioni, che vengono suddivise in classi. Non illuderti però, perché nonostante una dotazione possa condividere una classe con un’altra, saranno comunque parecchio diverse tra loro.
Il gioco inoltre ti premia quando riesci a mettere sul campo personaggi con dotazioni diverse, ma della stessa classe, attivando delle abilità (che potranno essere passive o attive). Il gioco ti permette quindi di avere una grossa varietà di approcci e toccherà a te scegliere quale tipo di armata avere.
Siamo rimasti anche colpiti dalle tante reference presenti, molte dotazioni infatti trasformeranno i deboli uomini in personaggi iconici della cultura pop. Insomma, la base di Despot’s Game è già piuttosto buona e offre una ottima varietà, che ovviamente non può essere confrontata ad altri titoli del genere già presenti sul mercato da svariati anni. Abbiamo anche trovato la parte da auto battler assolutamente non noiosa, però alla fine qui rientra in maniera forzata il gusto personale. Fin dall’inizio infatti capirai se apprezzerai questa tipologia di gameplay, oppure no.
Lato tecnico e conclusioni
Arriviamo ora al lato tecnico di Despot’s Game, che ci è sembrato piuttosto solido nel suo insieme. Il titolo è parecchio leggero e sfrutta uno stile in pixel art semplice, ma davvero funzionale. I vari personaggi presenti sono ben realizzati e si distinguono facilmente anche in mezzo a tanti altri omini. Dal punto di vista sonoro, il gioco presenta un sottofondo musicale piacevole, ma che dopo diverse ore comincia a diventare piuttosto monotono.
Diamo ora le conclusioni su Despot’s Game, dicendo che il connubio tra auto battler e roguelike ci ha convinti, però il titolo necessita ancora di diverso lavoro per risplendere per davvero. Per il momento infatti sono presenti pochi eventi casuali all’interno del gioco e anche la varietà di nemici non è altissima. Quello però che ti potrebbe portare a spendere diverse ore sul titolo, sono la buona quantità di dotazioni, che ti permettono di creare una squadra sempre varia.
Despot’s Game è quindi un buon punto di inizio e siamo curiosi di vedere quanto si evolverà nei mesi a venire. Come infatti ben saprai, gli accessi anticipati sono sempre una roulette russa e la qualità di questi titoli è dettata anche dal tipo di supporto che avranno.
Noi consigliamo Despot’s Game già allo stato attuale, perché comunque riesce già a regalare diverse ore di divertimento. Se sei inoltre un grande fan del genere roguelike, dovresti provare Despot’s Game anche solo per testare il suo gameplay ibrido, che magari ti potrebbe spingere in futuro a provare altri giochi auto battler. Il titolo è in vendita a 12,49€ su Steam (fino al 21 ottobre in sconto a 11,24€), un prezzo piuttosto budget e in linea con la produzione.