E’ finalmente online l’evento per festeggiare insieme su Destiny 2 i 30 anni di Bungie, e ovviamente non poteva mancare la panoramica dell’intero comparto sotto il segno di iCrewPlay!
La nota casa videoludica, infatti, ha ben pensato di gettare la propria community in una miriade di sfide e attività diverse, in grado di omaggiare e ringraziare i propri utenti da sempre al suo fianco, e allo stesso tempo far passare rapidamente e con piacere quest’ultimo lasso di tempo rimasto prima dell’arrivo di The Witch Queen. Andiamo, quindi, a vedere nello specifico cosa ti aspetta su Destiny 2 per questo 30esimo anniversario di Bungie.
Destiny 2: cosa offre il pacchetto?
Il pack, che puoi acquistare al modico prezzo di 24,99 euro, contiene al suo interno una nuova Segreta (chiamata Morsa della Cupidigia), numerosi elementi estetici (emote esotiche e non, armi, armature, il tanto amato Gjallarhorn assieme al suo Catalizzatore, modifiche e decori universali), una nuova zona social e un’attività a 6 giocatori chiamata Sfide dell’Eternità.
E la storia? Beh, c’è da dire una cosa: la storia è il punto di debolezza (se così si può definire) dell’interno comparto. Non esiste una vera e propria lore, ma piccole informazioni costruite a tavolino per accompagnare gli elementi appena introdotti (come per esempio i dialoghi di Wilhelm-7 nella Segreta oppure le notizie della Guerra Rossa nella quest del Gjallarhorn). Dunque, non abbiamo davanti un’espansione di Destiny 2 dotata di propria campagna (alla pari dei Rinnegati o di Oltre la Luce), ma un pack di attività ed elementi estetici nuovi.
Sono però degli di nota gli easter egg pensati per i più attenti (ma soprattutto veterani della storia di Bungie), come alcuni sottili riferimenti ad Halo, il titolo che catapultò definitivamente la casa videoludica nell’Olimpo dei videogiochi. Per esempio, la cella criogenica presentata alla fine della quest del Precursore è un parallelo chiarissimo della medesima nella quale Master Chief si fece ibernare, oppure l’emote “Fantoccio“, è palesemente l’animazione della morte per caduta di Halo.
Insomma, piccoli tratti che mirano a celebrare la storia di una casa videoludica orgogliosa del proprio lavoro, ma soprattutto certa di aver toccato il cuore e ricordi della propria utenza.
Come tutto ha inizio…ecco le Sfide dell’Eternità!
Ci troviamo catapultati fin dal primo accesso nelle Sfide dell’Eternità, la nuova attività a 6 giocatori pensata appositamente per celebrare la nostra cara mamma Bungie qui su Destiny 2. Dopo una breve introduzione nella quale Xur ha preso la parola, definendosi “Tramite di forze oltre la sua comprensione” e augurando a tutti i guardiani di “non morire.
Detto questo, si entra nel vivo dell’azione. Siamo subito portati a far fuori avversari e a completare sfide per poter ottenere il nostro famigerato bottino.
L’obiettivo delle Sfide dell’Eternità è liberare la zona da tutti i nemici, per poi consentire alla ruota di “scegliere il nostro destino”. Quest’ultima infatti ha la funzionalità di selezionare in maniera casuale una razza tra quelle iconiche del mondo di Destiny (per esempio la mia prima partita è stata in una prima fase contro i Caduti, mentre nella seconda fase contro i Cabal).
La mappa è costellata di potenziamenti (come quello inerente alla forza, quello inerente alla rapidità e così via), che facilitano la buona riuscita dell’attività.
Inoltre, ogni avversario presenterà la sua sfida specifica da soddisfare per aver accesso alla fase successiva: per esempio, nel caso dei precedentemente citati Caduti occorrerà disinnescare alcune mine disseminate per la mappa (Prigione degli Anziani docet), e nello stesso istante far fuori la moltitudine di avversari che si sono riversate sul team di gioco, mentre nel caso dei Cabal bisognerà sconfiggere determinati nemici per raccogliere un nucleo da schiantare sullo scudo dei comandanti Cabal oggetto di sfida.
L’attività di per sé risulta molto dinamica (vuoi un po’ per la frenesia degli step, vuoi per le rapide parti platform inserite tra un nemico e l’altro), sebbene qualche piccolo calo di frame (probabilmente perché ho affrontato le sfide dall’alto della mia modesta PlayStation 4); tuttavia giocandola mi sono resa conto sin da subito del riutilizzo di meccaniche già testate in innumerevoli attività (passate e presenti) nel titolo, ma la cosa non mi ha stancata. Le Sfide dell’Eternità scorrono in fretta, e senza rendersene conto ci si ritrova alla fine di tutto e col drop nel sacco.
Le parti platform non risultano pesanti come sempre, ma sono un piacevole intermezzo che contribuisce alla vivacizzazione della sfida, mentre i boss sono davvero il pezzo forte.
Parliamo di vecchi nemici ripescati dal buon vecchio primo capitolo del franchise e dalla storia del secondo (il Guardiaporta Zydron, Crota, e così via) che, accompagnati da una rivisitazione in chiave moderna del sound delle precedenti colonne sonore, costruiscono un ambiente in cui si respirano a pieno i vecchi ricordi di Destiny 1.
Insomma, un’attività particolarmente divertente e rievocativa che, se poi è giocata in squadra, si presenta come un ottimo modo di divertirsi tutti assieme.
La cosa che però mi lascia perplessa è l’insistenza continua espressa da mamma Bungie nel processo di farming che ha caratterizzato le ultime season di Destiny 2. Ritroviamo anche stavolta la ripetizione ossessiva delle attività per poter ottenere bottino, valuta o ricompense. Proprio questo potrebbe risultare un altro punto di debolezza di tutto questo bel comparto (e penalizzarne la longevità), ma nonostante ciò, non siamo davanti a una criticità in grado di demolire il buon lavoro effettuato dagli sviluppatori.
Ai coraggiosi andrà il bottino
Parliamo ora dei pacchetti di ricompense in game pensato da Bungie per i suoi giocatori di Destiny 2. Al loro interno troverai strane monete, i decori universali streetwear per titano, stregone e cacciatore, l’emote “bambolina“, il biglietto da visita “Ruota della Sfortuna” e “coriandoli meritati” (ovvero una modifica per armatura che consente di far uscire coriandoli dalle teste dei nemici con ogni uccisione precisa).
Aldilà di queste potrai anche portare a casa, completando Sfide dell’Eternità, accumulando Strane Monete e, di per sé, giocando e completando trionfi, potrai ottenere ulteriori emote (in vendita da Xur), l’astore esotico Eidolon Ispirato, la nave esotica Girovago Unixûrsale e molte altre chicche.
Queste ricompense mi sono particolarmente piaciute: ho apprezzato la simpatia messa in campo da Bungie, che ha saputo alternare il clima di mistero proprio delle ambientazioni e delle attività, alla gioia e alla ventata di divertimento portati da questi allegri elementi estetici.
Accanto a queste, poi, troverai offerte settimanali e doni gratuiti di polvere luminosa disponibili nella sezione in evidenza dell’Everversum di Destiny 2.
Il ritorno del Gjallarhorn
Passiamo adesso ad uno dei pezzi forti di questo pack. Lo strabiliante Gjallarhorn, tornato su Destiny 2 a far strage di avversari. La quest per il suo ottenimento non è stata un problema: si tratta infatti di un insieme di missioni relativamente semplice ed immediato, ma che ti consentirà di mettere le mani su una delle armi più forti dell’intero gioco. E’ a dir poco devastante e, se poi viene catalizzato (e anche in questo caso impiegherai davvero pochissimo tempo), diventa davvero la prima scelta di ogni guardiano.
Morsa della Cupidigia
La nuova Segreta di Destiny 2 è assolutamente ciò che ho amato di più di tutta questa ricorrenza. Bella, originale ma anche divertente e riflessiva. Il tutto parte in un’ambientazione che abbiamo imparato a conoscere bene (ma che non stanca mai, ma ti porta a soffermarti sui suoi dettagli, sui suoi spazi chiusi e aperti, e sugli innumerevoli segreti contenuti al suo interno), ovvero quella del Cosmodromo, disseminato però di trappole per via del passaggio di Wilhelm-7.
Proprio per questo motivo è necessario prestare particolare attenzione attraverso il percorso platform che dovrai compiere per terminare l’attività: un altro membro del mio team che aveva già affrontato determinati passi della Segreta, infatti, si è divertito a metterci alla prova sulle strade da prendere, sugli interruttori da spingere (e che spesso ci schiantavano addosso spuntoni e grate), sui nemici da uccidere.
L’intera attività si basa sulla meccanica di scaricamento di particelle (un po’ come in Azzardo) che cadono dai nemici e che devono essere depositate in alcuni cristalli bianchi (pena il wipe). A questa solida base si intrecciano obiettivi e step simpatici, diversificati ed intuitivi, in grado di potenziare il gioco di squadra e e di consentire al tempo (e all’attività) di scorrere in fretta.
Insomma, una ventata di aria fresca, ancora più godibile grazie ai drop, costituiti da armature decisamente prorompenti e armi vecchie e nuove (come l’Eyasluna). Finirlo, quindi, è una grande e pura soddisfazione, vuoi un po’ per le maledizioni lanciate mentre si prendevano spuntoni in faccia, vuoi perché, tutto sommato, sei riuscito a divertirti su Destiny 2 con i tuoi amici e hai portato a casa un bel bottino.
Andiamo ora a vedere la zona social!
E qui che entra in gioco la nuova zona social sbarcata su Destiny 2 con l’evento, ovvero il Cumulo di Tesori di Xur. Proprio tramite le chiavi ottenute in game potrai aprire le diverse casse qui presenti (e tra l’altro ciascuna cassa presenta diversi loghi quali: armi, armature, spettri, astori, e così via), sfruttando però anche il tuo grado di Strano Favore.
Riguardo alle casse, troverai al centro della sala una cassa contenente le armi dei 30 anni di Bungie (che potrai aprire con una chiave), mentre le altre avranno Favore e numero di chiavi richieste diversi, proprio perché di carattere specifico.
Con 7 strane monete potrai ottenere Magnum Opus, la quest esotica per portarti a casa l’arma da supporto Precursore (che però ti sarà data proseguendo con le diverse imprese dell’evento, assieme ad un ulteriore pacchetto contenete 3 Strane monete in modo tale da raggiungere il valore richiesto per la quest, la modifica dei coriandoli e un’altra chiave del tesoro).
Anche il neoarrivato Cavallo Stellare presenta una sezione propria: al suo interno potrai acquistare gli oggetti propri dell’evento, prendere taglie e ottenere ricompense. Le taglie (e gli oggetti venduti) di questo cavallo però sono acquistabili solo e soltanto spendendo Strane Monete (in quanto si tratta di sfide più importanti, da risolvere in un solo tentativo e con cui potrai ottenere un carico paraversale, ossia un pacchetto di tesori assortiti raccolti tra le macerie delle realtà che si scontrano, e dunque contenenti equipaggiamento esotico, leggendario, strane monete e chiavi del tesoro).
Che dire: ambientazione spettacolare, di una ricchezza a dir poco disarmante. La terza persona (con l’arma impugnata) rende la visione di questo orgoglio barocco ancor più apprezzabile.
Le Strane Monete, poi, sono quella chicca che riempie l’aria di Destiny 2 con una leggera ma godibile nostalgia.