Proprio ieri è tornato su Destiny 2, a distanza di ben 7 anni, lo storico raid della Volta di Vetro (perfettamente in tema con l’atmosfera Vex creata dalla Stagione del Tecnosimbionte), e subito i team si sono messi all’opera per aggiudicarsi il tanto agognato emblema prima dello scadere del contest (che terminerà oggi alle 19).
Ovviamente però è iniziata anche la corsa al World First, ovvero il primo completamento ufficiale che avrebbe consentito alla fortunata squadra di portarsi a casa una grande cintura azzurra e argento con inciso il proprio nome (simbolo di questo importante traguardo).
Con non poche difficoltà il clan Elysium è riuscito ad arrivare alla vittoria (con un tempo di un’ora e 43 minuti), ma vicino ad esso (anzi, subito dopo, in seconda posizione) c’è stato anche un altro team in grado di terminare definitivamente la Volta: fatto sta che accanto al successo per l’impresa compiuta, questo clan ha dovuto fare i conti col ban di un suo membro accusato pesantemente di razzismo.
Destiny 2: vediamo da vicino la vicenda
Se si analizza con attenzione la classifica è possibile notare che proprio il secondo team presenta non 6 ma 5 giocatori: questo perché il membro in questione presentava un username davvero fuori luogo e di cattivo gusto (quello di #BlackLivesDon’tMatter), che ha subito attirato l’attenzione dei moderatori, i quali hanno optato prontamente per il ban.
Non c’è da meravigliarsi quindi per la dura decisione presa dagli alti vertici di Destiny 2, da sempre accorti sul far rispettare le regole ai propri utenti: proprio il senior community manager del gioco è infatti intervenuto su Twitter ribadendo l’importanza di segnalare coloro che non rispettano in ogni modo il codice di condotta prestabilito.
This breaks our Code of Conduct. The player in question will be banned.
Please make sure to report any names like this at the platform level, too.
— dmg04 (@A_dmg04) May 22, 2021
D’altro canto Destiny 2 non è il solo titolo ad applicare un così rigido comportamento (ovviamente giustificato): per esempio lo stesso Raimbow Six Siege ha sempre dimostrato attenzione per la problematica, bannando automaticamente tutti coloro che scrivono insulti e offese nella chat di gioco.