Destiny è un videogame uscito nel 2014 che ha piacevolmente impressionato critica e utenza. Un titolo ed un progetto creato da Bungie per portare nuovi standard nel mondo degli FPS; una scommessa vinta se vediamo i numeri dei giocatori negli anni e il feedback che il primo e il secondo capitolo della saga hanno ricevuto e stanno ricevendo.
Anche se spesso è una saga afflitta da problemi di connettività (in particolar modo con l’uscita di Destiny 2) la trama e l’aspetto di quanto creato da Bungie hanno riscosso sempre successo. Un FPS in shared-world, anche se spesso viene identificato come MMORPG.
Destiny è un’universo enorme, ricco di storie ed eroismo; ad ogni anno Bungie ci ha abituato a grandi introduzioni. Una campagna, attività e destinazioni nuove, creando nel tempo un ecosistema ampio e pieno di possibilità per ogni tipo di giocatore.
Destiny 2 si è discostato dal predecessore anche per lo zampino di Activision che ha forzato la mano di Bungie per creare un prodotto più facile e accessibile, cosa che ha creato molto malcontento, soprattutto tra gli hardcore gamer che hanno visto una difficoltà molto inferiore a quanto erano abituati.
Il divorzio c’è stato ed ora Bungie ha di nuovo le redini dell’IP in mano, e come sta già dimostrando, il tentativo di rialzare le sorti di un gioco sono già in atto. Le espansioni si fanno più interessanti, gli aggiornamenti non sono più semplici aggiunte per mettere altra carne al fuoco e non annoiare una community piuttosto affezionata.
Il problema di Destiny ora non sono più i server dedicati (che ancora mancano), ma le dimensioni del videogame. Un DLC dopo l’altro, stagione dopo stagione Destiny 2 si è arricchito di attività e destinazioni che erano utili in un dato periodo, ma col tempo “scadevano” e hanno costretto Bungie ad applicare una drastica soluzione.
Destiny Content Vault
Con il sistema del Destiny Content Vault, Bungie propone, anzi mette in atto una scelta molto discussa e discutibile; tutti i contenuti datati, obsoleti verranno rimossi dal gioco in maniera definitiva e rimessi poi a disposizione dell’utenza con un sistema a rotazione.
Diverse attività e destinazioni non saranno più liberamente accessibili con l’avvento di Beyond Light questo autunno, contenuti rilasciati nel corso degli anni saranno messi “in cantina” salvo poi ripescare qualcosa ad ogni stagione in memoria dei vecchi tempi.
Una scelta unica nella storia, non solo di Destiny, ma dei videogame in genere; un gioco che nel corso del tempo ha raggiunto l’esorbitante peso di 115GB, considerando che la dimensione di Destiny 2 Vanilla era circa la metà alla data del rilascio.
Una decisione doverosa per “un futuro sostenibile” secondo le parole di Bungie. Vista l’imponente mole del gioco sci-fi si deve in qualche modo snellire Destiny per aumentare la possibilità di patch e dare alla community qualcosa di fresco e nuovo.
Il costo dell’obsolescenza
Già da questa Stagione degli Arrivi abbiamo visto che armi e armature hanno dei limiti di infusione con il conseguente effetto di diventare inutili allo scadere di un dato lasso di tempo. Armi sudate come Per non Dimenticare, La Vetta, Asceta supereranno il limite massimo di infusione diventando inutili nelle diverse attività che richiedono un adeguato livello di Luce.
Insieme al nostro tanto faticato equipaggiamento anche diversi pianeti, destinazioni ed attività vedranno il loro tramonto con il prossimo anno di Destiny 2. Finchè si tratta di armature si potrebbe anche soprassedere, alla fine basta smantellare le vecchie, infondere le nuove dopo aver trovato i pezzi ben “rollati” e fine della storia.
Per quanto riguarda le armi è già un altro paio di maniche; se l’importante per le armature è avere un set di statistiche adeguato alle nostre esigenze, ritrovare un’arma unica come quelle del Pinnacolo delle stagioni passate è impossibile.
Ovviamente ci saranno valide alternative nel loot pool, ma la speranza che abbiano la stessa efficacia di armi diventate obsolete è pari a zero. Il nostro equipaggiamento da guardiano quindi vedrà molte restrizioni da ora in avanti, sia per la difesa che per l’offesa.
Tra orgoglio e portafoglio
La vera vittima del Destiny Content Vault, oltre alle varie attività rimosse, siamo noi guardiani in fin dei conti. Se da un lato il mondo videoludico si sta evolvendo e i game as service sono una formula che sta prendendo piede, la rimozione di contenuto pagato in passato è qualcosa di inedito.
Da un lato vediamo la rimozione di molti contenuti; non solo assalti e incursioni, Verdetto, Forgia e Serraglio, ma anche molte avventure ed interi pianeti verranno eclissati in questo modo. Il risvolto pratico è sicuramente liberare spazio nell’hard disk e alleggerire il gioco di materiale ormai inutile che lo rallenterebbe.
Si tratta dunque di attività poco richieste, scarsamente frequentate e non più funzionali allo stato attuale del gioco. Ma ora mi metto nei panni di una Nuova Luce, di un novizio che si affaccia in questo momento nel mondo di Destiny 2.
Oltre al discorso di coerenza e linearità della storia, veniamo al punto che più ha infuocato buona parte della community. Fondamentalmente con il Destiny Content Vault, Bungie ci sta togliendo materiale pagato di volta in volta.
Il costo di Destiny 2 al lancio era di circa 60€; supponiamo di aver acquistato le varie espansioni con season pass al costo medio di 30€, finora abbiamo giocato: la Maledizione di Osiride, la Mente Bellica, I Rinnegati, Ombre dal Profondo per un totale di 120€ più la versione Vanilla (altrimenti non si gioca solo con i DLC, ovviamente) si arriva a 180€, circa.
Taglia lungo, cuci stretto
Questo “taglio” di contenuti sembrerebbe dunque più un’amputazione in piena regola. La rimozione di tutto questo contenuto va affrontata nella maniera migliore possibile per evitare di scontentare una grande community e creare falle che non esistevano prima.
Ragionando, la prima cosa che si tende a fare in un videogame è affrontare la storia, le prime missioni, familiarizzare con le dinamiche e le meccaniche del gioco. Ma se tolgono la Guerra Rossa da dove inizia la storia?
Nel senso, ci sarà qualcosa che racconta l’attacco alla Torre, la perdita della Luce e via dicendo fino alla caduta di Ghaul? Oppure inizierò con la storia di Osiride? Oltretutto verranno rimosse anche attività “di contorno” alla narrazione come le incursioni. E il loot del Leviatano? Colpo di Mezzanotte, e altre armi spariranno semplicemente dal mondo di gioco?
Questo sistema mi garantirà continuità e solidità nell’arco narrativo, che sicuramente è un punto di forza di Destiny 2? I moltissimi drop delle attività rimosse che fine faranno? Quando verranno ripescate, drop e attività torneranno disponibili aggiornate?
Ovviamente, valutando l’intero mondo di Destiny 2 molte attività o destinazioni sono diventate davvero inutili, occupando solo spazio su disco senza un’effettiva utilità/attrattiva. D’altro canto però si tratta di materiale pagato cui ci verrà negato libero accesso.
Alcuni contenuti saranno anche inutili, ma le incursioni? O le attività che garantiscono il crafting di equipaggiamento unico? Non sarebbe stato meglio rivedere alcune scelte prima di tagliarle fuori da Destiny 2?
In ogni caso Bungie non ha promesso solo tagli e mutilazioni; periodicamente, si presuppone di stagione in stagione, vecchie ed amate conoscenze torneranno a farci visita. Si, mi riferisco proprio ai raid di Destiny: Volta di Vetro, Crota, Oryx e i Tecnosimbionti potrebbero essere reintrodotti per garantire divertimento e spezzare la monotonia.
Speriamo che Bungie abbia preso le decisioni giuste e che Destiny non cada più in basso di quanto non abbia già fatto!