Tra 6 giorni sbarcherà su Destiny 2 l’evento per festeggiare i 30 anni di mamma Bungie, e la casa videoludica, per celebrare al meglio questo importante traguardo raggiunto, ha messo a disposizione dei propri utenti un pack esclusivo contenente non solo il mitico Gjallarhorn ma anche nuovi dungeon, attività a 6 giocatori e numerosi elementi di tipo estetico.
Ma le novità non sono certo finite qui: ovviamente Bungie ha optato anche per un ulteriore bilanciamento, volto a sistemare alcune problematiche presentatisi sia in PvE che in PvP. E via, dunque, a nerf sulle classi di gioco, che però i giocatori non hanno apprezzato per via dell’impatto decisamente prorompente che potrebbero avere sulle numerose build costruite in game.
Destiny 2: cosa potrebbe danneggiare le build?
A destare particolare preoccupazione tra i membri della community di Destiny 2 è sicuramente il problema cooldown: infatti, l’introduzione di un tempo di recupero differente a seconda del tipo di super utilizzata (e la presenza, per l’appunto, di livelli prestabiliti) potrebbe demolire in breve tempo l’intero comparto di build pensate dai giocatori per variare il loro gameplay e per dare un apporto significativo alla propria squadra.
E tra granate differenti, effetti diversi e tempi di recupero poco omogenei, ci sarà da rivedere un bel po’ di cose per ottimizzare le build. Non resta, quindi, che attendere le modifiche e fare i conti con un bilanciamento decisamente troppo invasivo.