Con la nuova espansione di Destiny 2, denominata la Forma Ultima, il titolo di Bungie tocca il punto più alto del suo arco narrativo, dove finalmente vengono date delle risposte più concrete sul rapporto tra il Viaggiatore e il Testimone, ovvero tra luce e oscurità. Oltre dal punto di vista della trama il DLC porta con se nuovi contenuti, nuovi nemici (dopo anni), elementi ed eventi incentrati su questa ambivalenza, tanto che controllando e canalizzando le due riusciremo a scomporre la luce ottenendo una nuova sottoclasse chiamata prismatica.
Il confine fra Luce e Oscurità… non … non c’è più. È sparito! Guardiano, tu hai … hai fuso Luce e Oscurità armonizzandole. Ma come?
Spettro
La recensione di questo DLC si propone di dare vari giudizi, sia estetici che tecnici per quello che possiamo tranquillamente definire come uno dei capitoli più importanti della storia siglata Bungie, dove 10 anni convergono in un unico momento gestito in maniera egregia.
Impedire la forma ultima
Dal punto di vista della trama, Bungie regala sempre emozioni, ma questa volta diciamo che si è superata. Nella storia di questo DLC si affrontano verità e risposte a lungo sopite, incentrate principalmente su due ideali di vita: ordine e libertà. Già dal precedente capitolo Lightfall (Eclissi), sappiamo come ha avuto origine il Testimone e il perché del suo obiettivo, ovvero utilizzare il Viaggatore e il velo per poter plasmare la realtà, eliminando il caos dell’esistenza e calcificandolo in una forma finale, eterna e perfetta.
In questo scontro, tra l’ordine immobile del Testimone e la libertà degli esseri viventi, il nostro scopo è quello di impedire la forma ultima (preferisco chiamarla forma finale), cercando un modo per eliminare la presa dell’oscurità sul Viaggiatore. Cercherò di limitare il discorso senza fare troppi spoiler, perché parlare troppo della storia principale non ha senso, va vissuta attimo dopo attimo e soprattutto conoscendo tutti gli eventi dei precedenti capitoli.
Allerta spoiler!!!
Una campagna mozzafiato
La campagna è stata un’esperienza abbastanza lineare e penso sia stata la scelta perfetta, poiché sia la storia che la destinazione finale riflettono la volontà narrativa che Bungie ha voluto imporre alla trama. Attraversata la soglia l’intera vicenda si svolge dentro il Viaggiatore, un’ambientazione che varia a seconda della vicinanza dal Testimone, dove rincontreremo Cayde-6, uno dei personaggi più iconici, morto nel DLC Rinnegati. Inoltre troveremo anche nuovi tipi di nemici Dread, Husk, Geist e Subjugators (uno dei più tosti da buttare giù), tutti molto difficili da gestire, soprattutto quando, oltre che a collaborare con i vecchi avversari, appaiono in massa.
Gli indizi e i fili, che Bungie ha tessuto nella storia, piano piano vanno a formare una grande tela facendoci guardare indietro a momenti precedenti della lore e della storia del gioco come la prima Torre e il cosmodromo dove siamo stati rianimati dallo spettro all’inizio della nostra avventura. Tutti elementi familiari, ma abbastanza strani da farci riflettere, dato anche dal modo in cui sono stati progettati. Durante la battaglia contro la corruzione causata dal Testimone, troveremo i membri dell’ Avanguardia uno per uno – Corvo, Zavala, Ikora – e il portale dal quale siamo entrati diventerà sempre più piccolo fino a quando potremo entrare nel monolito.
Il Raid
Come in ogni DLC di Destiny il raid è un enorme dungeon, strettamente collegato alla trama dato che, dopo il suo completamento da parte di un team, viene sbloccato il passo successivo della campagna principale. Inoltre con il fattore competizione, che premia il il primo team con una cintura personalizzata a seconda del raid, Bungie ha trasformato i raid in degli eventi degni di nota in tutto il mondo videoludico, tanto da toccare il mezzo milione di spettatori su Twitch.
Salvation’s Edge (in italiano “Orlo della Salvezza”) questo è il nome dell’evento iniziato alle 19 (ora italiana) del 7 giugno e che ha visto i migliori streamer come Datto, Saltagreppo, Aztecross competere per l’ambita cintura. A completarlo è stato però il team Parabellum, non molto noto nel settore, ma di sicuro dopo questo raid sarà presto partner di Destiny, un po’ come è successo con Saltagreppo.
Considerando i 25 livelli di differenza caratteristici delle prime 24 ore, anche se per questo raid Bungie ha esteso il tempo a 48 ore, il mega-dungeon è stato complicato e avvincente, ma in perfetta linea con la trama, dato che si affronta il nemico più potente mai visto in tutto Destiny. Il raid si suddivide principalmente in 5 stage:
- Ottenere l’accesso al Monolito
- Sconfiggere il Messaggero
- Risolvere il puzzle del ricettacolo
- Combattere il Testimone nella nostra mente
- Sconfiggere il Testimone
Dopo che il primo team ha completato l’Orlo della salvezza, in questo caso 19 ore dopo la data d’inizio del raid, è stata sbloccata la missione finale “Escissione”.
Attimi fa una squadra si è infiltrata nel monolite del testimone spezzandone la presa sulla luce del viaggiatore. Questo coraggio ci ha offerto un’ultima occasione per farla finita. Il testimone è ancora in vita.
Comandante Zavala
Guardiani, uniti!
Che dire di questa missione finale, una quest per 12 giocatori, qualcosa che Destiny 2 non aveva mai fatto prima, con guardiani, npc alleati, tonnelate di abilità, ed un introduzione da pelle d’oca in stile Avengers Endgame che ci conducono, dopo anni di cutscene e storie riguardanti il Testimone, verso lo scontro finale faccia a faccia con questo personaggio oscuro e singolare.
Guardiani e spettri lo affronteranno mentre noi elimineremo ciò che resta delle sue forze. L’ultima occasione di libertà attende in quel campo. Questo nemico ha preso troppo a tutti noi. Eliksni, Cabal, Insonni, umanità, Alveare. Il Testimone iniziò questa guerra tempo fa … ora noi la concluderemo.
Comandante Zavala
Con una chiusura da lacrime e un futuro aperto, questa missione conclude un pezzo di storia importante per l’arco narrativo di Destiny 2, e Bungie ha saputo gestirlo in maniera ottimale, con originalità e sentimento segnando questo titolo per sempre nella storia videoludica.
Nuova sottoclasse e feature
Il grande cambiamento di questo DLC di Destiny 2 riguarda gli oggetti esotici di classe e il sistema prismatico. Questi oggetti ci permettono di combinare gli aspetti principali di diverse armature esotiche, offrendo così una vasta gamma di possibilità di personalizzazione delle build. Insieme alla nuova sottoclasse e all’abilità trascendente, abbiamo la possibilità di mescolare e abbinare gli aspetti delle sottoclassi esistenti.
L’abilità trascendente si attiva sia infliggendo colpi con tipi di danno sia della luce che dell’oscurità in egual misura, sia applicando buff della sottoclasse agli alleati. Una volta attivata, la nostra granata viene sostituita da una di tipo prismatico che infligge danni sia di luce che di oscurità. Durante lo stato trascendente, l’uso del corpo a corpo aumenta notevolmente la rigenerazione dell’energia della granata e viceversa. Inoltre, sconfiggere nemici mentre si è trascendenti estende la durata dell’abilità.
È possibile usare armi cinetiche per accelerare il progresso verso entrambe le barre di energia contemporaneamente, come la mitraglietta cinetica Osteo Striga. È fondamentale notare che le uccisioni non aumentano direttamente l’energia necessaria per attivare la trascendenza, ma è piuttosto l’atto di infliggere danni che conta.
Il sistema prismatico di Destiny 2 ha suscitato reazioni contrastanti nella community. Da un lato, è stato accolto positivamente per la sua capacità di offrire una maggiore varietà di build e opzioni di personalizzazione, permettendoci di sperimentare diverse combinazioni per adattarsi al meglio al proprio stile di gioco. Inoltre c’è stato un miglioramento dal punto di vista del grind per ottenere tutti i frammenti e gli aspetti di classe rispetto alla precedente sottoclasse strand (telascura in italiano).
Tuttavia, al momento nel meta di Destiny 2, c’è un’arma in particolare che crea un forte squilibrio nel gioco, ovvero il fucile di precisione esotico Still Hunt (Caccia Immobileterna), tanto che, durante la raid race, era presente nell’inventario di quasi tutti i partecipanti.
Livellare in modo vario
Il pathfinder (in italiano strumento di scoperta) è una serie di obiettivi simili alle taglie utili per livellare, questi sono rappresentati su dei nodi collegati tra loro e variano dall’eliminazione di nemici nel Cuore Pallido al completamento delle operazioni dell’avanguardia. Ci sono pathfinder per le playlist principali (azzardo, operazioni dell’avanguardia e crogiolo) e uno specifico per il territorio del Viaggiatore.
Il funzionamento è piuttosto semplice, completando un obiettivo, è possibile reclamarlo per ricevere XP. Una volta completato un nodo, si può procedere con quello successivo sullo stesso percorso, oppure, se l’obiettivo è già stato completato in precedenza, si può reclamare immediatamente la ricompensa, fino ad arrivare all’engramma premio. È importante notare che non è necessario seguire una linea retta per completare il percorso, è infatti possibile spostarsi su e giù lungo i nodi purché questi siano collegati.
Una volta completato un percorso è possibile resettarlo e ottenere nuovi obiettivi al costo di 30.000 lumen, ma permetterà di ottenere ulteriori ricompense completando le nuove richieste sia nel Cuore Pallido che nelle playlist principali. Questo processo può essere ripetuto un numero limitato di volte prima che le ricompense comincino a diventare meno potenti.
Grafica e sonoro
Nonostante i suoi anni, Destiny 2 continua a sorprendere dal punto di vista grafico, soprattutto per quanto riguarda il clima e l’atmosfera che riesce a trasmettere. Le ambientazioni di questo DLC, collocate all’interno del Viaggiatore, sono progettate per riflettere il dualismo tra luce e oscurità. All’inizio, le manifestazioni dei pensieri e dei ricordi dei Guardiani sono ricche di vita e speranza, con paesaggi verdi e luminosi. Tuttavia, man mano che ci si avvicina alla posizione del nemico, il paesaggio diventa sempre più tetro, immobile e caratterizzato da strutture piramidali, rappresentando la materializzazione delle idee del Testimone.
Per la colonna sonora di Destiny 2 La Forma Ultima ci sono vari pareri contrastanti nella community. Mentre in molti hanno apprezzato la coerenza, la qualità e le molte citazioni musicali fatte al primo titolo di Destiny, altri non sembrano felicissimi del risultato, lodando più le tracce del DLC precedente Beyond Light (Oltre la Luce). Oggettivamente forse si poteva osare di più, ma a parte questo, secondo il mio parere, la colonna sonora di Destiny 2 La Forma Ultima sembra rispecchiare, a tratti, il clima e l’ambientazione alla quale è riferita, ma complessivamente è un ottima lavoro per il team musicale.
Il futuro di Destiny 2
Il finale del DLC ci apre ad una nuova situazione: i servi dell’oscurità allo sbando, il Viaggiatore che continua a rilasciare luce e oscurità e un nuovo nemico che sembra emergere dagli “echi”, parti del Testimone esplose dopo lo scontro finale. Con un trailer ufficiale e un video dedicato alla presentazione dell’Anno 10, e un possibile anno 11, Bungie ci ha fatto capire che Destiny 2 non è ancora finito e quindi un possibile terzo titolo della serie forse non è neanche nella mente della casa di sviluppo.